Cybergon fa il punto sulla cybersecurity nel 2023 (con un occhio al 2024)

Nel 2023, il mondo della cybersecurity ha assistito a una crescente complicità tra l’intelligenza artificiale (AI) e le cybergang. L’uso di ransomware infostealer è diventato più sofisticato e mirato, come evidenziato dall’Almanacco annuale di Cybergon, la divisione di Elmec Informatica specializzata in sicurezza informatica.

La cybersecurity nel 2023….

A livello globale e nazionale, gli attacchi informatici hanno mostrato un trend in aumento sia in varietà che in quantità. In Italia, gli attacchi di alta criticità nei primi sei mesi del 2023 sono aumentati del 40% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un incremento del 300% negli ultimi cinque anni.

I dati emergono da report autorevoli come il Clusit e l’ENISA Threat Landscape, che hanno analizzato il primo semestre del 2023 nelle loro edizioni di ottobre. Tuttavia, nonostante l’aumento degli attacchi, si osserva anche un miglioramento nella capacità di tracciamento, grazie all’adozione di tecnologie avanzate sia nei centri di ricerca che nelle aziende di medie e grandi dimensioni.

Nel 2023, il cybercrime ha visto una diffusione di malware e ransomware offerti come servizi (il celebre ransomware as a service). Questi pacchetti, accessibili anche a chi non possiede competenze tecniche, hanno permesso attacchi mirati e hanno trovato vasta accoglienza. Un esempio è l’Infostealer Stealc, che ha preso di mira dati sensibili, criptovalute e account di applicazioni come Outlook e Telegram.

L’evoluzione del cybercrime ha portato a una specializzazione delle tecnologie e alla formazione di vere e proprie “partnership” tra gruppi criminali. Queste alleanze hanno generato malware sempre più sofisticati, difficili da rilevare e capaci di colpire numerose aziende simultaneamente. Di conseguenza il dark web è diventato ancor di più un punto di scambio per i dati esfiltrati, estremamente preziosi e numerosi.

Più in generale il mercato dell’Hybrid Cloud ha registrato una crescita del 24% nel 2023, superando definitivamente le soluzioni on-premise. L’adozione di strategie di difesa adeguate ha portato a significativi investimenti, con la speranza di un ulteriore consolidamento nel 2024, data l’attrattiva del cloud per la grande quantità di dati che vi transita.

…e uno sguardo al 2024

La consapevolezza sul cybercrime sta crescendo gradualmente, sebbene esista ancora un divario significativo rispetto al tasso di crescita delle attività criminali online. Al centro del dibattito in questo 2024 ci sarà ovviamente anche l’AI, che nello scorso anno ha spalancato la strada a nuove potenzialità e rischi. Il deep fake, già noto sui social media, potrebbe essere utilizzato per scopi pericolosi, inclusi attacchi a personalità politiche e individui privati. Di contro la protezione contro queste minacce richiede tecnologie avanzate di rilevamento.

L’analisi di Cybergon sottolinea anche che i conflitti in corso stanno intensificando attacchi specifici come quelli sponsorizzati da stati e l’hacktivism. L’instabilità geopolitica potrebbe alimentare ulteriormente attacchi DDoS, fughe di dati e altri. Potremmo quasi dire che la cybersecurity sta diventando una priorità politica, con regolamentazioni severe e politiche di protezione dei dati.

Allo stesso modo le aziende sono chiamate a fronteggiare una dilagante carenza di competenze, integrando pratiche come zero-trust e DevSecOps per un approccio di tipo olistico.

Infine alcuni attacchi informatici stanno iniziando a richiedere riscatti economicamente vantaggiosi rispetto al costo del ripristino dei sistemi. Cybergon prevede che nel 2024 questo modello di business si rafforzerà ulteriormente, presentando nuove sfide per la sicurezza aziendale.

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