Bitdefender ha annunciato GravityZone Security for Containers, la nuova soluzione di sicurezza che si “prende cura” dei del carico di lavoro cloud (CWS) a cui aggiunge supporto runtime per container e indipendenza dal kernel Linux.
La nuova soluzione offre prevenzione delle minacce, rilevamento e risposta degli endpoint estesi (XEDR) e protezione anti-exploit per i container in esecuzione su cloud privati e pubblici. La visibilità e il controllo sono assicurati dalla piattaforma unificata dell’azienda, ovvero GravityZone. Con Bitdefender GravityZone Security for Container totalmente indipendente dal kernel Linux, permette alle aziende di passare alle ultime distribuzioni Linux senza subire i ritardi causati dalle dipendenze che sono imposte dai provider di sicurezza informatica.
GravityZone Security for Containers fornisce una soluzione stack completa che supporta anche EDR e CWS, con la capacità di prevenire, rilevare e correggere le minacce contro i carichi di lavoro cloud (inclusi i container Docker e Kubernetes).
Le novità di Bitdefender GravityZone Security for Container
GravityZone Security for Containers, che è giù disponibile, oltre a quanto sopra descritto, porta le seguenti novità:
– Protezione contro gli attacchi di runtime: GravityZone Security for Containers protegge i container e i carichi di lavoro cloud-native contro il kernel Linux, gli attacchi zero-day delle applicazioni e gli exploit noti in tempo reale e identifica l’intero contesto degli incidenti, comprese le immagini e i pod coinvolti.
– Mappatura MITRE ATT&CK: GravityZone Security for Containers mappa gli attacchi dei container del carico di lavoro cloud al Framework MITRE ATT&CK.
“A fronte del costante spostamento dei carichi di lavoro nel cloud, è fondamentale che la nostra sicurezza si estenda a tutti i nostri ambienti, comprese le macchine fisiche e virtuali, il multicloud, gli ambienti ibridi e i container“, ha dichiarato Timothy Du Four, vicepresidente e direttore di information di Greenman-Pedersen. “Con Bitdefender, abbiamo visibilità sui problemi di sicurezza e siamo proattivi e più protetti perché GravityZone ci offre un rilevamento e un sistema di segnalazione migliori per l’intero ambiente aziendale”.
“I criminali informatici stanno sempre più concentrando gli attacchi sui carichi di lavoro in cloud, nei quali risiedono i dati e le applicazioni di molte aziende“, ha affermato Andrei Florescu, vicepresidente, product management, Bitdefender Solutions Group. “Con la maggior parte dei carichi di lavoro cloud creati utilizzando container e microservizi che operano su Linux, estendere la visibilità e il controllo della sicurezza a infrastrutture cloud ibride eterogenee è fondamentale. La soluzione GravityZone Security per Container è pensata per difendere Linux dalle diverse tecniche di attacco e aiutare le aziende a diventare resilienti quando adottano i container per la loro architettura di distribuzione dei carichi di lavoro cloud“.
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