Oggi, 22 giugno si sta tenendo a Milano l’edizione 2023 di AWS Summit. Un grande evento in cui la multinazionale americana, che oramai è pervasiva nella vita professionale di tutti noi, anche se a volte non lo percepiamo. AWS Summit rappresenta una grande occasione non solo per capire lo stato dell’arte dei servizi di AWS, ma anche per iniziare a confrontarsi con i trend tecnologici che potrebbero emergere nei prossimi mesi.
Ma che cosa possiamo aspettarci da AWS Summit per questa edizione?
Le prime impressioni sui nuovi trend
In ogni evento grande come AWS Summit si può osservare qualche forma di rottura con il passato. L’anno scorso, nel 2022, abbiamo visto un ingresso importante del Cloud Ibrido, che si è allargato diventando sempre più significativo in questi dodici mesi.
Per il 2023, il keynote è iniziato da poco e Julien Groues, Managing Director di AWS Italia cerca già tracciando un percorso: questa volta è verosimilmente il turno di tre concetti molto importanti. Groues parla di AI generativa, sovranità del dato e sostenibilità.
Nessuno di questi tre concetti è completamente nuovo, come però non lo era neanche il cloud ibrido nel 2022. Come accade per tante tecnologie, però, il vero punto di svolta è quel momento in cui una grande realtà le mette realmente sul tavolo all’interno dei suoi prodotti e servizi. E questo l’abbiamo già visto succedere in molti altri campi.
Con l’AI generativa potremo rompere una delle barriere dell’intelligenza artificiale: la creazione di nuovi contenuti per ottenere soluzioni e risposte mai viste prima.
La sovranità del dato, come tutti sappiamo, garantisce la protezione delle informazioni dei cittadini seguendo una direttiva della Comunità Europea. Quello che pochi sanno, però, è che farlo non è così semplice. Perché il cloud è progettato su un modello di sistema distribuito: una collezione di sistemi di calcolo all’interno dei quali il dato si sparpaglia per ridurre gli sprechi e ottimizzare i costi. Garantire la sovranità del dato costa a un hyperscaler il fatto di dover cambiare la sua infrastruttura di servizio alla base.
Sulla sostenibilità non c’è molto da dire, perché è sulla bocca di tutti. AWS, e non solo, sta fisicamente aprendo una serie di data center sostenibili anche nel nostro Paese. Anche qui, se ne parla da tempo ma è arrivato il momento di agire.
La visione d’insieme
L’introduzione di Julien Groues si chiude con una considerazione molto importante. Il cloud, quello di AWS in particolare, sta diventando un ecosistema estremamente complesso. Più complesso di quanto una singola persona può pensare di gestire. Il concetto viene introdotto con una metafora che riguarda un elefante, di cui ognuno può avere solo una visione parziale e personale in base a con quale elemento viene in contatto.
Uni degli obiettivi che AWS si pone per questo Summit di Milano è quello di aiutare i suoi clienti e gli sviluppatori e sviluppare una visione d’insieme. Per sfruttare tutte le potenzialità di AWS, non è sufficiente capire e gestire singoli servizi verticali ma occorre sviluppare la capacità di collocare i propri prodotti e servizi all’interno di un complesso ecosistema in continua crescita.
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