In occasione dell’evento Amazon Business Re:SHAPE, l’azienda ha mostrato come sta rivoluzionando il mondo dell’e-procurement per i settori più disparati. Ecco quanto emerso dalla giornata di incontri e talk dedicati all’argomento.
Amazon Business Re:SHAPE racconta la rivoluzione dell’e-procurement
Come nel caso della sua sezione consumer, l’azione di Amazon Business è basata sulla cosiddetta costumer obsession, ovvero il dare la priorità ai bisogni e alle richieste dei clienti. Tutto parte sempre dalla domanda “Come facciamo a fare un lavoro migliore per i nostri clienti?”. Questo si traduce in una attenzione non solo per la customer experience, ma anche per tutti quei fattori complementari ad essa.
Una diffusione allargata su tutti i fronti
Per darvi un po’ di prospettiva, ecco alcuni dei numeri riguardanti l’attività di Amazon Business. Sono al momento attivi 5 milioni di account business in tutto il mondo, provenienti da 9 paesi. 80 delle cento aziende nell’elenco Fortune 100 utilizzano i suoi servizi. A queste, nel solo contesto statunitense, si aggiungo 92 delle cento più grandi aziende ospedaliere, 45 dei 50 governi degli stati e 80 delle cento più grandi organizzazioni per l’educazione. Infine, troviamo anche più di 75mila organizzazione senza scopo di lucro.
Lo store ospita centinaia di milioni di prodotti, con più di 60 milioni di prodotto con sconti esclusivi per la sezione business. I prodotti provengono da marchi e venditori selezionati e fidati. Parlando di venditori, più della metà del giro di affari, di circa 25 miliardi di dollari, è riconducibile a venditori di terze parti. Amazon ha dichiarato di star lavorando alla diversificazione di questi venditori, per favorire la presenza di minoranze. E i risultati dichiarati sembrano riflettere un successo in questo senso, con un aumento del 68% dei venditori con origini diversificate.
La pandemia
La crisi sanitaria iniziata ormai più di un anno, fin da subito diventata anche crisi socio-economica, ha dato l’opportunità ad Amazon Business di lavorare in prima linea per sostenere le realtà con necessità di approvvigionamento rapido e affidabile.
Dal lato di ospedali e aziende sanitarie, ad esempio, tra marzo e maggio 2020 Amazon ha consegnato 100 milioni di prodotti per la salute e la sicurezza, come igienizzante e mascherine. Si è interfacciata poi con 13mila fornitori di healthcare e 7mila organizzazioni governative.
Non è poi passato inosservato il supporto alla business continuity, con prodotti per favorire il passaggio allo smartworking e strumenti per permettere la digitalizzazione dei processi, e all’educazione. In quest’ultimo caso in particolare, Amazon Business ha dato priorità ai prodotti scolastici, secondi solo a quelli sanitari, permettendo la spedizione verso più indirizzi e l’allocazione rapida di risorse finanziarie.
Tornando al discorso riguardante la diversità e le minoranze, Amazon si è impegnata a supportare la comunità afroamericana, dando ai rispettivi esercizi commerciali più visibilità e rilevanza sulla piattaforma.
Il futuro dell’approvvigionamento
Prima della pandemia, le colonne portanti dell’approvvigionamento erano tre: esperienza utente intuitiva, dati e analytics utili e un ecosistema di soluzioni. Dopo l’arrivo del COVID-19, però, le cose sono cambiate. Ora la priorità principale per i business è una sola: la gestione del rischio dei fornitori.
Le aziende si sono evolute, anche molto rapidamente, per diminuire drasticamente i costi, superando abbondantemente gli obiettivi di risparmio medi. Una linea di azione efficace, ma che va unita ad altri strumenti e interventi per potersi tradurre in una nuova realtà sostenibile nel tempo.
Per saperne di più
Per approfondire l’offerta di Amazon Business, vi rimandiamo alla nostra intervista a Tommaso Marchese di Amazon Business Italia. Ulteriori informazioni sul sito ufficiale di Amazon Business.
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