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Come Google si sta adeguando al Digital Markets Act dell’Unione Europea

Con il nuovo Digital Markets Act (DMA), l’Unione Europea mira a garantire una maggiore concorrenza e trasparenza nel mercato digitale. Il DMA è essenzialmente un regolamento che si applica alle cosiddette “Gatekeepers”, ovvero le grandi aziende tecnologiche che controllano l’accesso a servizi e piattaforme online essenziali per gli utenti e le imprese. Tra queste, una delle più influenti è sicuramente Google, che offre una vasta gamma di prodotti e servizi, tra cui il motore di ricerca, il browser Chrome, il sistema operativo Android e molti altri. 

Il DMA entrerà in vigore a marzo 2024 e imporrà una serie di obblighi e restrizioni ai Gatekeepers, al fine di favorire l’innovazione e la scelta dei consumatori, e proteggere i dati personali degli utenti. Per prepararsi a questi cambiamenti, Google ha annunciato di aver iniziato a testare e implementare alcune modifiche ai suoi prodotti e servizi, che saranno visibili alle persone e alle aziende in Europa nelle prossime settimane.

Digital Markets Act: quali sono le principali modifiche che Google sta introducendo?

Google ha spiegato in un post sul suo blog ufficiale quali sono le principali modifiche che sta apportando ai suoi prodotti e servizi in risposta al DMA. Vediamo nello specifico alcuni di questi cambiamenti.

Consensi aggiuntivi per i servizi collegati

Attualmente Google condivide  i dati raccolti tra alcuni dei suoi prodotti e servizi per alcuni specifici scopi (come la personalizzazione di contenuti e annunci), se le impostazioni utente lo consentono. Nelle prossime settimane, Google chiederà agli utenti in Europa un consenso aggiuntivo per permettere a certi servizi di continuare a condividere i dati con altri servizi Google per tali scopi.

Se gli utenti non acconsentiranno, alcuni servizi potrebbero avere funzionalità limitate o persino essere non disponibili. Gli utenti potranno comunque modificare le loro preferenze in qualsiasi momento nelle impostazioni del proprio account Google.

Modifiche ai risultati di ricerca

Nell’eseguire una ricerca, Google tende a restituire tra i risultati alcune informazioni utili non richieste (come immagini o prezzi dei prodotti ricercati). Queste informazioni possono essere parte di un risultato singolo (come un hotel o un ristorante), o di un gruppo di risultati mostrati in primo piano.

Nelle prossime settimane in Europa, Google testerà una serie di modifiche alla pagina dei risultati di ricerca. Alcune di queste includono includono:

  • Unità dedicate che mostrano gruppi di link a siti di comparazione dal web, per offrire agli utenti più opzioni e fonti di informazione.
  • Scorciatoie nella parte superiore della pagina di ricerca, per consentire agli utenti di affinare la loro ricerca, anche limitando i risultati solo ai siti di comparazione.
  • Per alcune categorie, come gli hotel, uno spazio dedicato per i siti di comparazione e i fornitori diretti, per presentare risultati individuali più dettagliati, con immagini, valutazioni e altro.
  • La rimozione di alcune funzionalità dalla pagina di ricerca, come l’unità Google Voli, che mostrava i prezzi e le disponibilità dei voli.

Scelta del browser predefinito per smartphone Android

In conformità con il Digital Markets Act, Google permette già agli utenti di Android di cambiare facilmente il motore di ricerca o il browser predefinito sul loro smartphone. Nonostante ciò il colosso ha annunciato che la scelta del browser e del motore di ricerca potrà essere effettuata tramite un’apposita schermata al momento della configurazione dello smartphone.

Portabilità dei dati

Da più di un decennio Google offre agli utenti la possibilità di scaricare o trasferire una copia dei propri dati da più di 80 prodotti, tramite strumenti come Google Takeout e la Data Transfer Initiative. Mountain View continuerà a investire nella portabilità dei dati e, per soddisfare i nuovi requisiti del DMA, inizierà presto a testare un’API di portabilità dei dati per gli sviluppatori, che consentirà agli utenti di spostare i propri dati da Google verso un’app o un servizio di terze parti.

Negli ultimi mesi abbiamo chiesto riscontri sui nostri cambiamenti alla Commissione Europea e da parti interessate come sviluppatori, inserzionisti e aziende che ne saranno influenzate”, si legge nel blog post di Google. “Supportiamo molte delle ambizioni del DMA in merito alla scelta dei consumatori e all’interoperabilità, ma allo stesso tempo le nuove regole comportano difficili compromessi e temiamo che alcune di queste ridurranno le scelte disponibili per le persone e le imprese in Europa.

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Autore

  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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