Un recente studio di Workday, Inc, azienda leader nel settore delle applicazioni cloud per la gestione finanziaria e delle risorse umane, ha indagato il livello di adozione e di fiducia dei leader aziendali nei confronti dell’intelligenza artificiale (AI) e del machine learning (ML).
Nello specifico lo studio ha coinvolto 1.000 responsabili d’azienda provenienti da diverse parti del mondo e ha esplorato i vantaggi, le sfide e le opportunità che queste nuove tecnologie offrono alle organizzazioni.
Intelligenza artificiale e machine learning: i dati dell’indagine di Workday
Tra i principali risultati dello studio, si evidenzia che: il 94% dei leader riconosce l’importanza di mantenere il controllo umano sulle decisioni basate su AI e ML. Nello specifico, una larga parte (72%) si dichiara preoccupato per la qualità e l’affidabilità dei dati che attualmente alimentano queste tecnologie. Nonostante ciò un buon 33% si dice molto fiducioso che AI e ML vengano usati in modo etico nel mondo degli affari.
Dobbiamo considerare che le nuove tecnologie, che sono letteralmente esplose negli ultimi sei mesi, stanno imponendo nuovi standard che sfidano le capacità delle aziende di essere digitalmente avanzate. Non a caso il report evidenzia che il 68% dei leader intervistati avverte la pressione di implementare soluzioni basate su intelligenza artificiale nelle proprie organizzazioni. Tuttavia una percentuale simile (70%) ammette di non avere le competenze necessarie per sfruttare appieno il potenziale di AI e ML.
Dati che quindi oscillano tra necessità di essere al passo con i tempi e la difficoltà ad avere fiducia nell’attuale stato della tecnologia. C’è però un dato confortante: l’82% concorda sul fatto che AI e ML possano migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro dei dipendenti.
Cosa preoccupa i dirigenti?
In linea generale lo studio mostra che i leader aziendali sono consapevoli dei benefici che l’AI può portare alle loro attività, sia in termini di gestione del personale che di ricavi. Infatti, il 90% degli intervistati afferma di utilizzare già l’AI in qualche modo nelle proprie operazioni e l’80% crede che AI e ML possano aiutare i dipendenti a lavorare meglio e a prendere decisioni più efficaci. Inoltre, l’80% ritiene che queste innovazioni siano essenziali per mantenere la competitività della propria organizzazione.
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Tuttavia, l’indagine evidenzia anche alcune sfide e preoccupazioni legate all’uso dell’AI. Tra queste, spiccano la qualità dei dati, il rischio di bias, la sicurezza e la privacy, l’etica e la formazione. Il 77% dei leader si dice preoccupato per la tempestività e l’affidabilità dei dati che alimentano i sistemi di AI e ML, mentre il 39% considera il potenziale bias come un rischio elevato quando si considera l’AI. Un altro 48% cita i problemi di sicurezza e privacy come i principali ostacoli all’implementazione. Inoltre, solo il 29% si dice molto fiducioso che AI o ML vengano usati in modo etico nel business in questo momento, anche se la percentuale sale al 52% guardando ai prossimi cinque anni.
Intelligenza artificiale e machine learning in ambito aziendale: i pro
I leader aziendali riflettono anche sull’impatto dell’AI sulla forza lavoro attuale e futura. Il 45% pensa che AI e ML possano creare nuove opportunità di lavoro e di carriera per i lavoratori, il 43% è invece più prudente e pensa che AI e ML possano sostituire alcune attività, causando una certa disoccupazione tra i lavoratori. Il 12% è più pessimista e pensa che AI e ML possano sostituire completamente gli esseri umani avendo un impatto negativo sui lavoratori.
Infine, lo studio evidenzia una carenza di competenze per un’implementazione efficace dell’AI. Il 72% dei leader ammette che la propria organizzazione non ha le competenze per implementare completamente AI e ML e il 76% riconosce che la propria conoscenza delle applicazioni AI e ML necessita di un miglioramento.
“Il nostro ultimo studio conferma che l’intelligenza artificiale e il machine learning sono essenziali per avere successo nel mondo del lavoro, sempre più in costante evoluzione: questa visione viene condivisa dalla maggior parte dei dirigenti d’impresa di tutto il mondo. Tuttavia, le organizzazioni stanno riscontrando difficoltà nell’implementazione di queste tecnologie a causa di un considerevole deficit di competenze”, ha commentato Jens Löhmar, CTO Continental & Dach, Workday. “Allo stesso tempo, anche l’operatività delle strategie di AI e ML rallenta a causa, in particolar modo, della mancanza d’integrazione dei dati e delle preoccupazioni dei dipendenti, i quali temono di poter essere sostituiti dalla tecnologia. Abbracciare efficacemente le innovazioni citate in precedenza, però, è possibile: a questo proposito risulta fondamentale accrescere le competenze dei singoli professionisti e dei fornitori in modo tale che questi siano in grado di lavorare con l’intelligenza artificiale e con i dati a 360°”.
- Roveda, Federico (Autore)
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