Aziende

Veeam condivide la sua visione per il 2024

Veeam è una azienda che si inserisce in quello che è forse il punto più critico di un processo produttivo digitale: il backup e recovery. Si tratta del punto più difficile da gestire, per un motivo ovvio: il valore di un buon sistema di recupero dati lo si percepisce solo quando se ne ha bisogno. Tuttavia, oggi, tra attacchi alla sicurezza e sistemi sempre più complessi, non è più un problema di “se” ma di “quanto” sarà utile un sistema di recupero dati efficiente. La visione di Veeam per il 2024 può quindi indicarci i trend che durante l’anno si potrebbero dimostrare più strategici per le aziende per la protezione dei loro dati.

I principali problemi nella protezione dei dati

Allo stato attuale, le principali minacce all’integrità dei dati sono tre: la crescita esponenziale delle informazioni che devono essere gestite, il progressivo incremento di complessità delle infrastrutture IT a causa del cloud ibrido e le minacce alla sicurezza. Tutti aspetti che secondo Veeam continueranno a persistere anche durante il 2024.

Sulla parte di sicurezza la questione è abbastanza chiara, e sappiamo che spesso prende il nome di ransomware. L’incremento del volume dei dati e della complessità infrastrutturale pongono invece un rischio alla consistenza dei dati derivato da software malfunzionante o problemi di sincronizzazione su rete geografica; anche in assenza di dolo. In tutti i casi, però, ci si può trovare di fronte alla necessità di ripristinare una situazione consistente e sicura di un sistema in produzione.

Oggi, la situazione di molte aziende è ancora piuttosto fragile. Secondo il Data Protection Trends Report del 2024 di Veeam, il 76% delle aziende ha subito un attacco ransomware lo scorso anno. Il 67% degli intervistati usa soluzioni di backup basate su cloud ibrido, ma solo il 32% è confidente di riuscire a risolvere una situazione di crisi in meno di una settimana.

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Fonte: presentazione Veeam

I trend per il 2024 secondo Veeam

Sempre facendo riferimento al Data Protection Trends Report del 2024 di Veeam, si evidenziano cinque importanti trend per il 2024.

  • Gli attacchi alla sicurezza sono la principale causa di disservizi.
  • La trasformazione digitale delle aziende viene ostacolata da problematiche di sicurezza.
  • Si osserva un incremento degli investimenti destinati a garantire la protezione dei dati.
  • La protezione dei dati si sta progressivamente integrando con i meccanismi di sicurezza IT.
  • Molte organizzazioni adottano soluzioni tecnologiche basate sui container, ma di fatto non ne eseguono il backup in maniera completa.

La soluzione di Veeam

Quello che propone Veeam ai suoi clienti, a fronte della sua visione per il 2024, è un approccio che prende il nome di Radical Resilience. Ovvero, il concetto di resilienza applicato a tutti gli strati della piattaforma.

L’approccio Radical Resilience di Veeam prevede una soluzione onnicomprensiva particolarmente focalizzata sul ransomware e in grado di migliorare nel tempo. L’obiettivo finale, nel momento in cui è necessario il recupero dei dati, è fare non solo un salto indietro nel tempo (bounce back) ma anche un salto in avanti (bounce forward), trovando la strada più veloce per effettuare il ripristino. Questo tipo di risultato, secondo l’azienda, si può ottenere lavorando su tre aspetti: Data Security, Data Recovery e Data Freedom.

veeam 2024 presentation
Stefano Cancian, Country Manager, Italy di Veeam

Data Security

Con Data Security si intende creare una protezione su più livelli che possa essere utilizzata anche per il cloud ibrido. Questo significa identificare anticipatamente le minacce alla sicurezza, garantire l’immutabilità del dato anche in caso di infiltrazione di un attaccante e, infine, implementare un sistema di accesso sicuro ai dati.

Data Recovery

Il ripristino delle informazioni non deve essere solo affidabile, ma anche puntuale e rapido. Questo recupero rapido, però, per poter funzionare su strutture complesse, deve essere orchestrato coordinando le operazioni da svolgere. In aggiunta, Veeam ha notato che molto spesso le aziende che sono vittima di un attacco ne subiscono un secondo in rapida successione. Il sistema di recupero deve anche quindi essere tale da mettere in piedi dei meccanismi che rendano più difficoltosa una seconda infezione.

Data Freedom

L’aspetto più importante per Veeam è forse quello della libera gestione del dato. Fondamentalmente, non vincolare il proprietario delle informazioni a una piattaforma o a un’architettura. Il sistema di backup e ripristino deve supportare un’ampia gamma di carichi di lavoro; in particolare, quelli che risultano difficili da gestire con approcci tradizionali, come ad esempio quando si fa uso di container. Inoltre, il sistema deve anche poter garantire la mobilità dei dati tra diverse infrastrutture cloud.

veeam cloud platform
Fonte: presentazione Veeam

La migrazione verso il web

In questo caso non stiamo parlando della migrazione dei dati quanto della migrazione di servizi. Oggi, sempre più funzionalità, anche a livello enterprise, vengono fruite preferibilmente come un servizio cloud. Non sono nuovi, infatti, i concetti di Backup as a Service (BaaS) e di Disaster Recovery as a Service (DRaaS). Questa visione è condivisa dall’88% delle aziende che hanno partecipato alla ricerca di Veeam. Queste aziende, infatti, hanno dichiarato che molto probabilmente o sicuramente inizieranno a fare uso di BaaS o DRaaS per almeno uno dei loro sistemi di produzione.

Veeam riconosce questo fenomeno e lo accompagna con un’offerta annunciata molto di recente: Veeam Data Cloud. Questa nuova offerta si affianca alla classica Veeam Data Platform. Le funzionalità sono le stesse in entrambi i casi, ma con la nuova modalità l’infrastruttura computazionale e lo storage vengono gestiti direttamente da Veeam.

A rinforzo di questa nuova offerta, è stata annunciata in questi giorni anche una partnership strategica tra Veeam e Microsoft. Questa partnership, oltre a portare sul mercato la protezione dei dati per Microsoft 365 e Microsoft Azure, avrà l’obiettivo di produrre soluzioni innovative per la protezione dei dati dei clienti, integrando la famiglia di prodotti Veeam e i servizi Copilot e AI di Microsoft.

Un lavoro di squadra

L’ultima parte dell’incontro con Veeam tocca un altro aspetto molto importante: quello dei loro partner di canale, che nel mondo sono più di 35 mila. Come tutti sappiamo, Veeam è un’azienda che si basa al 100% sul canale per raggiungere il mercato e aveva annunciato il nuovo programma proprio lo scorso gennaio.

Veeam investe molto nei propri partner per poter creare relazioni proficue. In particolare, dal 2024 il programma è diventato globale in maniera tale da dare a tutti i partner le stesse condizioni e le stesse opportunità. Un secondo aspetto, invece, riguarda l’aumento della profittabilità ottenuto grazie all’ampliamento delle opportunità di formazione, indipendentemente dalla classificazione del partner.

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Dario Maggiorini

Si occupa di tecnologia e di tutto quello che gira attorno al mondo dell'ICT da quando sa usare una tastiera. Ha un passato come sistemista e system integrator, si è dedicato per anni a fare ricerca nel mondo delle telecomunicazioni e oggi si interessa per lo più di scalabilità e sistemi distribuiti; soprattutto in ambito multimediale e per sistemi interattivi. Il pallino, però, è sempre lo stesso: fare e usare cose che siano di reale utilità per chi lavora nel settore.

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