Gli USA hanno proposto un nuovo schema di regolamentazione per essere più stringenti per quanto riguarda l’esportazione di chip AI. Questo è quanto è stato proposto dall’amministrazione del Presidente uscente Joe Biden.
USA vogliono imporre regole più dure sull’esportazione di chip AI
“È cruciale che non delocalizziamo questa tecnologia critica e che l’AI globale funzioni su binari americani.” Questo è quanto proviene dal nuovo quadro normativo. Inoltre, viene specificato che questo nuovo quadro normativo “si basa sui precedenti controlli sui chip, impedendo il contrabbando, eliminando altre scappatoie e incrementando gli standard di sicurezza dell’AI.”
La nuova Regola Finale Provvisoria sulla Diffusione dell’Intelligenza Artificiale permetterebbe a 18 nazioni fidate un accesso illimitato alla tecnologia AI basata negli Stati Uniti. Le aziende di altri paesi dovrebbero rispettare limiti sui chip che potrebbero importare, secondo il documento.
Gli utenti al di fuori delle 18 nazioni potrebbero acquistare fino a 50.000 GPU per paese. Inoltre, ci sarebbero accordi tra governi che potrebbero aumentare il limite a 100.000 GPU se i loro obiettivi si allineano con quelli degli Stati Uniti.
Secondo quanto supposto da Mobile World Live, le aziende potrebbero ottenere fino a 1.700 dei chip AI più recenti senza bisogno di permessi speciali. Queste GPU probabilmente soddisferebbero le esigenze di università, organizzazioni di ricerca e istituzioni mediche “per scopi chiaramente innocui” piuttosto che per la costruzione di data center. Le aziende al di fuori degli Stati Uniti dovranno dimostrare di avere misure adeguate di sicurezza fisica e informatica per ottenere le licenze.
La nuova politica, che prevede un periodo di commento, entrerà in vigore 120 giorni dopo la pubblicazione (13 gennaio). Si darebbe così tempo all’amministrazione del Presidente eletto Donald Trump il tempo di esprimere la propria opinione.
Le reazioni
Microsoft, che ha annunciato piani per investire 80 miliardi di dollari in data center abilitati all’AI, ha dichiarato che sarebbe in grado di aderire alla nuova politica. “Siamo fiduciosi di poter rispettare pienamente gli elevati standard di sicurezza di questa regola e soddisfare le esigenze tecnologiche dei paesi e dei clienti di tutto il mondo che si affidano a noi“, ha dichiarato il presidente di Microsoft Brad Smith.
Mentre un rappresentante di Nvidia ha dichiarato in un blog che “pur mascherate sotto le sembianze di una misura ‘anti-Cina‘, queste regole non farebbero nulla per migliorare la sicurezza degli Stati Uniti. Le nuove regole controllerebbero la tecnologia a livello mondiale, inclusa la tecnologia già ampiamente disponibile nei PC da gioco mainstream e nell’hardware di consumo.”
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