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Le imprese e la trasformazione digitale: il punto della situazione

L'evento di Osservatori Digital Innovation mette a fuoco le sfide e i trend per il 2025

Quali potrebbero essere i possibili trend e le possibili sfide che riguardano la trasformazione digitale per il 2025? Come l’innovazione può trasformare processi, modelli di business e strategie aziendali?

Questa e altre domande hanno avuto risposta al Digital & Open Innovation 2025, l’evento da Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. L’evento, tenutosi il 5 Dicembre 2024, ha fatto luce sulle priorità di investimento, sulle sfide organizzative e sul ruolo dell’Open Innovation per l’Innovazione Digitale in imprese e startup per il 2025.

La trasformazione digitale nelle aziende: trend e sfide per il 2025

Uno dei punti principali toccati dall’evento di Osservatori riguarda la continua evoluzione delle tecnologie digitali nel tessuto economico italiano. Le imprese, soprattutto quelle medio-grandi, stanno investendo in modo crescente per migliorare la loro resilienza e competitività.

Nel 2024 gli investimenti in tecnologie digitali in Italia hanno superato i 25 miliardi di euro. Questo è un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. L’automazione industriale, il 5G e la digitalizzazione dei processi stanno ridefinendo interi settori, e ciò spinge le aziende a integrare soluzioni innovative per rimanere competitive.

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Nonostante i progressi, molte aziende italiane, come si deduce dai dati provenienti da Osservatori Digital Innovation, segnalano difficoltà nell’adozione di strategie digitali integrate, a causa di infrastrutture inadeguate e della mancanza di personale qualificato. Questo scenario è particolarmente evidente nelle PMI, dove la trasformazione digitale viene spesso percepita come un costo piuttosto che come un’opportunità di crescita.

Il trend dell’AI nella trasformazione digitale per il 2025

Un focus specifico dell’evento di Osservatori Digital Innovation è stato dedicato all’Intelligenza Artificiale generativa, che sta rapidamente trasformando le modalità operative delle aziende. Le applicazioni di AI spaziano dall’automazione dei processi alla creazione di nuovi modelli predittivi. Ciò ha un impatto significativo su settori come finanza, sanità e logistica. Tuttavia, l’integrazione dell’AI è ostacolata da due fattori principali: la mancanza di competenze tecniche e una governance insufficiente per regolare i rischi associati.

Nel 2024, circa il 28% delle aziende italiane ha dichiarato di utilizzare strumenti di AI. Questo è un dato in crescita rispetto al 21% dell’anno precedente. I settori finanziari e della logistica guidano l’adozione, ma pure il settore manifatturiero sta accelerando l’implementazione. In ogni caso, molte aziende lamentano un ritardo culturale che impedisce una comprensione completa delle potenzialità dell’AI.

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Il panorama su startup e Open Innovation

Alti e bassi delle startup italiane

Le startup italiane continuano a giocare un ruolo fondamentale nel promuovere tecnologie innovative e nuovi modelli di business. Nel 2024, sono stati registrati oltre 13.000 nuovi progetti imprenditoriali legati al settore tecnologico, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente, almeno se guardiamo ai dati raccolti da Osservatori Digital Innovation. Queste nuove imprese si concentrano principalmente su soluzioni legate all’AI, all’energia rinnovabile e alla sostenibilità.

Nonostante la vivacità del settore, il 40% delle startup segnala difficoltà nell’accesso ai finanziamenti, specialmente in contesti regionali meno sviluppati. Per superare questi ostacoli, cresce l’attenzione verso l’internazionalizzazione e lo sviluppo di competenze imprenditoriali. Inoltre, programmi di accelerazione e incentivi fiscali stanno contribuendo a creare un ecosistema più dinamico.

Un tema ricorrente è l’importanza di partnership con aziende consolidate per ampliare l’accesso al mercato e migliorare la scalabilità dei progetti. Tuttavia, il successo di queste collaborazioni dipende dalla capacità delle startup di offrire soluzioni realmente innovative e adattabili alle esigenze del mercato.

I finanziamenti alle startup: la ripresa del 2024

Nel 2024, gli investimenti in equity per le startup hi-tech italiane hanno raggiunto circa 1.5 miliardi di euro, secondo i dati di Osservatori Digital Innovation. Ciò corrisponde a un incremento del 32% rispetto al 2023, ma ancora siamo lontani dai 2.16 miliardi del 2022. La crescita maggiore è stata registrata dagli attori formali, come i fondi di Venture Capital, Corporate Venture Capital e fondi governativi, che hanno visto un aumento del 42%, consolidando il loro ruolo chiave nell’ecosistema.

Gli investimenti da attori informali, come venture incubator, family office e piattaforme di equity crowdfunding, hanno visto una crescita del 10%, influenzata dall’aumento dei tassi di interesse che ha aumentato il rischio percepito. Gli investimenti internazionali sono aumentati del 30%, segnalando maggiore fiducia nelle startup italiane, anche se il mercato europeo è ancora in transizione, con difficoltà nelle operazioni late-stage e nelle opportunità di exit.

Il ruolo fondamentale delle collaborazioni

L’open innovation si sta affermando come modello strategico per stimolare l’innovazione, favorendo collaborazioni tra grandi aziende e startup. Questi approcci permettono di integrare idee e tecnologie esterne per accelerare il ciclo dell’innovazione e aumentare la competitività.

Un esempio che è stato discusso durante l’evento Digital & Open Innovation 2025 è il progetto Next Town, un’iniziativa volta a implementare soluzioni smart city nelle comunità locali. Questo tipo di collaborazione, che coinvolge sia il settore pubblico sia quello privato, rappresenta un modello replicabile per affrontare sfide globali come la sostenibilità e l’inclusività. Tuttavia, il successo di tali iniziative dipende dalla capacità di superare barriere culturali e operative, promuovendo una maggiore flessibilità organizzativa.

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