Dallo studio di Vodafone Institute emerge che il Recovery Fund dovrebbe essere destinato soprattutto alla sanità e alle PMI. Il think tank di Vodafone ha infatti pubblicato un’indagine condotta da Kantar a dicembre 2020: per 15 mila europei, la sanità e le piccole imprese sono il fulcro della ripartenza.
Vodafone Institute: il Recovery Fund alla sanità e alle PMI
La ricerca mette in chiaro che circa l’80% degli europei è consapevole di cosa sia e a cosa serva il Recovery and Resilience Facility della UE. In Italia addirittura il 90% è familiare con l’argomento. La quasi totalità dei cittadini crede che il focus principale dovrebbe essere il settore sanitario: 92% fra gli europei e 95% per gli italiani in particolare.
Ma creare opportunità per le PMI colpite dalla pandemia ha valori molti simili: 88% in Europa e 92% nel nostro Paese in particolare. Creare nuovi posti di lavoro è appena sotto in Europa (86%) mentre resta al 92% per gli italiani.
La popolazione europea vuole investire sulle piccole e medie imprese
Il quadro disegnato dall’indagine è chiaro, tanto che sembra impossibile che non venga percepito dalla nostra classe dirigente. Secondo tre europei su quattro, inoltre, la digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici è uno step necessario (in Italia la percentuale sale leggermente all’80%). Le competenze digitali restano un tassello fondamentale (74% in Europa, 78% in Italia) , così come l’accesso a Internet a banda larga (73% in UE, in Italia al 77%).
Passare dalla teoria alla pratica non sempre è immediato, specialmente in politica. Ma le intenzioni della popolazione europea sono chiare. Se rinsaldare e ridisegnare il sistema sanitario è la priorità assoluta, le PMI e la digitalizzazione possono essere il trampolino di lancio per l’intera economia.
Trovate l’intera indagine di Vodafone a questo indirizzo. Un’azienda che sta già usando in fondi per necessari per migliorare le competenze digitale dei propri dipendenti, come vi spieghiamo in questo articolo.
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