Report Competenze 2023: il settore assicurativo cerca talenti tech e digital

Il mercato assicurativo italiano è in piena trasformazione digitale e ha bisogno di nuove figure professionali con competenze tecnologiche avanzate. Questo è il quadro che emerge dal Report Competenze 2023, il terzo studio condotto da Italian Insurtech Association (IIA), l’associazione che riunisce le startup e le aziende innovative del settore assicurativo.

Secondo le previsioni di IIA, nel triennio 2023/2025 il settore assicurativo richiederà l’inserimento di 25.000 nuovi profili tech e digital, tra cui data manager, cloud architect, data analytics, warehousing & business intelligent, project & program management. Il report, che ha coinvolto oltre 150 soggetti tra Top Management, dipendenti di compagnie assicurative e intermediari, ha analizzato il livello di competenze digitali all’interno della filiera assicurativa e il suo rapporto con l’evoluzione del mercato.

Cosa emerge dal Report Competenze 2023 di IIA

L’indagine di IIA evidenzia che il 70% degli intervistati – agenti, broker e impiegati nelle compagnie – percepisce un gap tra le proprie competenze e quelle richieste dal mercato. Per questo motivo, l’aggiornamento delle proprie skills diventa quanto mai prioritario.

Tuttavia, non tutti i soggetti coinvolti nella filiera assicurativa hanno la stessa consapevolezza e la stessa disponibilità a investire nella formazione. Il report mostra che l’83% del Top Management ritiene prioritaria la creazione di competenze tech e digitali nelle proprie organizzazioni. Inoltre il 44% sta già organizzando piani formativi per supportare la digitalizzazione dei dipendenti e degli agenti. Al contrario, solo il 6% degli intermediari si sente in linea con l’evoluzione del mercato.

Il report afferma anche che il 65% degli intervistati si aspetta di ricevere un training in ambito tecnico e digitale per poter essere più informato e performante (erano il 51% nel 2021). Solo l’8% non è disposto ad implementare le proprie skills su nuovi fronti. Inoltre, 2/3 dei manager intervistati dichiara che il budget dedicato alla formazione verrà aumentato nei prossimi anni.

“Il Gap di competenze digitali all’interno della filiera continua a essere una delle principali sfida del settore assicurativo italiano.” – Commenta Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA – “Nel 2023 è previsto l’inserimento di oltre 10 mila profili specializzati all’interno del settore, figure non solo molto difficili da trovare, ma che sino a pochi anni fa, non lavorano all’interno della filiera. Occorre quindi investire in formazione e training, per cercare di colmare il gap esistente.”

L’intelligenza artificiale come leva strategica per il settore assicurativo

Uno dei principali fattori di cambiamento e di innovazione nel settore assicurativo è l’intelligenza artificiale. Una tecnologia che, come ben sappiamo, offre nuove soluzioni e opportunità per migliorare i processi, i prodotti e i servizi offerti ai clienti. Il report di IIA rivela che circa il 40% dei nuovi profili che saranno inseriti nel mondo assicurativo – 10 mila nuove assunzioni in ambito tech nel 2023, un incremento del +42% rispetto al 2022 – saranno destinati a lavorare con soluzioni di intelligenza artificiale.

Tuttavia, il sondaggio evidenzia anche una scarsa conoscenza e padronanza dell’intelligenza artificiale tra i soggetti coinvolti nella filiera assicurativa. Al momento, solo il 13% del Top Management e l’8% dei dipendenti hanno conoscenze approfondite sull’AI, mentre il 40% degli intervistati ha una bassa padronanza di utilizzo. 

Tra le professioni più ricercate nel settore nei prossimi anni ci sono il prompt engineering, il data analyst, data specialist e cloud engineer.

Le altre sfide digitali del settore assicurativo secondo il Report Competenze 2023

Oltre all’intelligenza artificiale, il report di IIA individua altre sfide digitali che il settore assicurativo deve affrontare per restare competitivo e innovativo. Fra queste, la gestione e l’analisi dei dati, le soluzioni basate su blockchain, IoT e machine learning, e i prodotti assicurativi on-demand.

Il report evidenzia che il 51% degli intervistati non si sente preparato sui temi di data management e tech. Inoltre il 65% del campione ha ammesso difficoltà ad approcciarsi alle nuove soluzioni tra cui: AI, blockchain, IoT e machine learning. A questi si aggiunge un 43% che ha una conoscenza approfondita su cosa siano le polizze on-demand (sebbene negli ultimi 2 anni siano stati tra i prodotti assicurativi con una maggior penetrazione sul mercato italiano).

“Il settore assicurativo non ricopre una posizione di rilievo nelle scelte professionali quando si parla di AI, secondo una nostra classifica, siamo al 14° posto per professioni innovative dopo altre macro aree come marketing, sanità e fintech. La sfida per noi di IIA è da una parte reperire e formare professionisti, dall’altra posizionare, entro il 2030, l’insurtech fra i cinque settori più challenging quando si parla di innovazione”, chiosa Brandimarte.

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