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Relicense: l’approccio cloud-only non è la scelta migliore per le aziende

Relicense, il leader europeo nella compravendita di licenze software di seconda mano, afferma che un approccio basato solo sul cloud non è efficace

Relicense, il leader europeo nella compravendita di licenze software di seconda mano, conferma che un approccio basato esclusivamente sul cloud non è il più efficace. L’azienda afferma infatti che con una combinazione di software “usati” e soluzioni cloud, le aziende possono crearsi un’infrastruttura IT altrettanto stabile. Ciò permette inoltre di risparmiare fino al 70% dei costi di licenza ogni anno.

Le vendite di software sono infatti in costante crescita anche nel 2019. Bitkom, Associazione Federale di Informatica in Germania, prevede un volume di 26 miliardi di euro per il segmento IT con una crescita del 6,3%. Sebbene in questa scelta predomini il cloud, un approccio cloud-only dovrebbe essere ben ponderato. Le aziende che utilizzano solo il software dal cloud, infatti, non sempre fanno bene e soprattutto riescono a farlo a buon mercato.

Se sia meglio utilizzare soluzioni cloud o installate, tuttavia, è possibile chiarirlo solo dopo
aver considerato il patrimonio software di una azienda. Relicense afferma che Il punto non è quello di
utilizzare software on-premise o in cloud,ma di poter integrare senza problemi applicazioni aggiuntive che controllano flussi di lavoro complessi.

Pro e contro per il cloud o software on-premise

Gli utenti di soluzioni SaaS come Office 365 sono più interessati da questo problema.. Se sono in uso applicazioni aggiuntive programmate internamente diventa necessario uno stretto coordinamento tra IT e fornitore di questo software. In caso contrario, i software c.d. legacy, cioè in uso in azienda da anni, potrebbero non funzionare più con le nuove versioni di Office. Se, al contrario, si preferiscono prodotti perpetui, acquistati come investimento (i c.d. on premise) permanente questi rimangono in attività per più tempo, si ammortizzano negli anni ed è l’IT aziendale a decidere quando cambiarli solo dopo aver verificato la piena compatibilità con gli altri applicativi interni.

La soluzione più efficiente è spesso l’adozione di un modello ibrido del software. Il cloud offre molto vantaggi, ma non sempre utili veramente da un punto di vista aziendale. Il fattore decisivo per un approccio basato sul cloud o on-premise sono sempre le condizioni individuali all’interno di un’azienda. Queste includono l’ hardware, la necessità della funzionalità di un software e l’uso di altre applicazioni utilizzate con e over Office.

Secondo Relicense, anche dal punto di vista dei costi, la soluzione più innovativa è l’approccio ibrido. Un’azienda da 250 licenze che acquista con un contratto MPSA livello A, infatti, potrebbe scegliere tra Office 365 E3 spendendo 709 euro in 3 anni oppure compare usato l’Office 2016 Pro Plus spendendo 159 euro da accoppiare a un piano E1 al prezzo di 245 euro per tre anni.  Si tratta di un risparmio di oltre 400 euro in tre anni e con la differenza che il prezzo pagato per l’Office è per sempre in quanto si
tratta di un investimento e non di un noleggio.

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Autore

  • Daniele Cicarelli

    Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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