Nel 2022, finalmente anche l’Italia entra a far parte dei governi che hanno deciso di investire in Quantum Computing con un finanziamento di 320 milioni di euro in 3 anni per un Centro Nazionale su HPC. È un segnale positivo di attenzione verso una tecnologia critica per la competitività economica e per la sicurezza nazionale. Tuttavia, gli investimenti arrivano con ritardo e sono ancora esigui rispetto ad altri paesi europei. Tra gli oltre 7 miliardi stanziati in Europa, a livello comunitario e nei singoli paesi attraverso politiche nazionali, la Germania ha allocato 2,65 miliardi di euro tra il 2018 e il 2028, la Francia 1,8 miliardi nell’orizzonte 2020-2026.
Quantum Computing: l’arretratezza dell’Italia
L’approccio italiano ha puntato su centri di ricerca pubblici all’avanguardia ma poco valorizzati in una visione strategica d’insieme. Inoltre, il panorama dell’offerta è in mano a grandi aziende internazionali che hanno iniziato a lavorare con alcuni grandi clienti a progetti di sperimentazione applicativa.
Si tratta di grandi aziende all’avanguardia, caratterizzate da capacità di investimento e cultura sull’innovazione, decise a rendersi precursori della tecnologia.
Nel campione generale l’avvicinamento al Quantum Computing è ancora embrionale. Le principali difficoltà riscontrate riguardano la mancanza di competenze e la difficoltà a investire senza ritorno nel breve termine. Queste emerge dall’Osservatorio Quantum Computing & Communication, alla sua prima edizione, durante il convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano intitolato “Quantum Computing: prospettive di oggi per le sfide di domani”.
Lo scenario internazionale dell’offerta del Quantum Computing
Il mercato internazionale dell’offerta del Quantum Computing è in fermento. L’Osservatorio ha identificato 179 attori nel mondo, l’86% dei quali sono nuovi business nati proprio in questo campo, che complessivamente hanno raccolto investimenti per 3,4 miliardi di dollari negli ultimi 5 anni, di cui 1,6 miliardi solo nel 2021.
Alcuni di questi sono ormai aziende consolidate con ampio potenziale. Infatti, negli ultimi due anni, sono avvenute le prime quotazioni in borsa di attori nativi di questo settore con offerte pubbliche iniziali superiori al miliardo di dollari.
Lo sviluppo dell’hardware quantistico è la principale sfida per l’industrializzazione di soluzioni. Nel mondo, 42 aziende operano in quest’ambito, con diversi approcci tecnologici promettenti. È difficile prevedere oggi quali si affermeranno come standard di mercato. E’ probabile che la costruzione di un computer quantistico su grande scala, in grado di risolvere problemi di interesse industriale, avverrà nel corso del prossimo decennio. Si tratta di sistemi sensibili all’ambiente esterno, oggi soggetti alla generazione di errore, che rappresenta l’ostacolo tecnico da superare.
Nel frattempo, buona parte di queste aziende rende già accessibili i prototipi in Cloud, o lo farà nel breve termine, con l’obiettivo di favorire la sperimentazione dell’intero ecosistema nell’ambito delle soluzioni software.
Le sperimentazioni sul Quantum Computing nel mondo
Anche il mercato della domanda ha iniziato a interessarsi al Quantum Computing. Considerando i soli annunci pubblici (benché non rappresentativi dei reali sforzi di sperimentazione nel mondo), sono state identificate 96 grandi imprese private che hanno annunciato la realizzazione di 126 progetti sul tema a livello globale negli ultimi 6 anni. Sono aziende con risorse e strutture dedicate all’innovazione, che hanno iniziato a sperimentare la tecnologia con l’obiettivo di comprenderne le opportunità, sviluppare know-how e garantirsi del vantaggio competitivo.
Queste iniziative presentano diverse fasi di avanzamento. Il 42% è già di Proof of Concept, ovvero uno use case implementato su scala ridotta, su cui si stanno misurando i primi risultati. Il resto sono idee progettuali di approfondimento oppure solo annunci di partnership per l’esplorazione della tecnologia.
L’ambito applicativo più diffuso è quello dell’ottimizzazione (43% dei progetti identificati), che riguarda problemi volti a trovare la soluzioneall’interno di una serie di possibilità. Segue a breve distanza la simulazione (38%), caratterizzata dalla rappresentazione e simulazione del comportamento di sistemi complessi. Sono meno diffusi i problemi relativi al pattern recognition, classification e clustering (19%), che si svolgono all’interno di grandi dataset con lo scopo di alimentare modelli predittivi.
I settori più attivi nel campo del Quantum Computing sono in questo momento il mondo bancario e assicurativo (con il 21% dei progetti), seguito da chimico-farmaceutico (20%), automobilistico (18%), energetico, utility e telco (12%). Seguono, aerospaziale e difesa (11%), manifatturiero (9%), logistica e retail (5%).
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