Trentino Data Mine: nasce la società che realizzerà il data center “green” nella miniera di Tassullo

Il progetto Trentino Data Mine (TDM), finanziato dal PNRR, ha compiuto un nuovo passo avanti. Si tratta di un’infrastruttura che mira a creare e sviluppare un polo strategico di innovazione in valle di Non, sfruttando le potenzialità della miniera dell’azienda Tassullo. In questi giorni, presso il Rettorato dell’Università di Trento, è stata costituita la SRL Trentino Data Mine, la società pubblico-privata che si occuperà della gestione delle attività previste dal progetto.

Il partenariato è formato dall’Università di Trento, che ha il ruolo di soggetto attuatore e la responsabilità e la guida scientifica, e da un raggruppamento temporaneo di imprese, selezionato tramite gara pubblica, composto da Covi Costruzioni, Dedagroup, GPI e ISA. La società si incaricherà della progettazione e della realizzazione dell’infrastruttura, oltre che dell’acquisizione e della dotazione dei macchinari e delle attrezzature per il data center e per la relativa gestione.

Il progetto di Trentino Data Mine

Il data center sarà “green”, cioè a basso impatto ambientale, in quanto sfrutterà le caratteristiche naturali della miniera per garantire sicurezza, sostenibilità e risparmio energetico. La miniera, infatti, già ospita delle celle ipogee ricavate dall’estrazione di dolomia che sono utilizzate per diverse applicazioni che richiedono una temperatura costante.

Il data center potrà offrire servizi legati all’ICT che si baseranno sull’intelligenza artificiale, il calcolo ad elevate prestazioni, l’edge computing e la sicurezza informatica. Inoltre, la conformazione rocciosa del sito, protetto da centinaia di metri di roccia viva, garantisce sicurezza elettromagnetica, protezione da eventi naturali e risparmio di suolo.

Il progetto rientra nell’ambito del PNRR Missione 4 “Istruzione e ricerca – Dalla ricerca all’impresa” e ha una durata di 36 mesi. Il costo totale è di 50,2 milioni di euro, finanziati da risorse pubbliche per 18,4 milioni e private per circa 31,8 milioni. La voce più consistente dell’investimento (circa 18 milioni) sarà destinata alla realizzazione degli impianti tecnici nella miniera. Il ritorno dell’investimento è previsto nell’arco di 15 anni dall’avvio del progetto (2023-2037).

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