Microsoft aveva annunciato a giugno che stava lavorando con Apple per garantire che le app Office 2019 e Microsoft 365 funzionassero sui nuovi Mac con il silicio personalizzato, basato su ARM, di Apple. Tuttavia, la società ha recentemente pubblicato un nuovo articolo di supporto che spiega in dettaglio come funzionerebbero esattamente i programmi su un MacBook o un Mac Mini, recentemente annunciati, alimentati dal SoC Apple M1.
Secondo Microsoft, tutte le ultime versioni di Word, Excel, PowerPoint, Outlook, OneNote e OneDrive (così come i componenti aggiuntivi) possono essere installate perfettamente sui dispositivi Mac che dispongono del silicio Apple M1. Tuttavia, l’azienda di Redmond consiglia di installare la versione di novembre 2020 (build 16.43) o successiva. Il motivo è che questa versione include le ottimizzazioni per macOS Big Sur, che supporta l’Apple M1.
- Include la versione classica delle applicazioni Office: Word, Excel, PowerPoint, OneNote e Outlook
- Si installa su 1 PC (Windows 10)/Mac
- La licenza prevede un uso personale e commerciale
- Il pagamento avviene una volta sola
Ad ogni modo, con i dispositivi Mac dotati del silicio M1, le app Office 2019 e Microsoft 365 funzioneranno comunque, utilizzando la tecnologia di emulazione Rosetta 2 di Apple. Poiché questo avviene tramite emulazione, non è richiesta alcuna azione da parte dell’utente per far funzionare bene le cose. Inoltre, non ci sono differenze rispetto all’esecuzione di Office su un Mac basato su Intel, ma c’è una bella differenza sulle prestazioni.
Office 2019 e Microsoft 365, fino a venti secondi per l’avvio
Microsoft spiega che l’avvio di ogni applicazione di Office (Word, Excel, PowerPoint, ecc.) richiede (almeno) una ventina di secondi. Durante questo lasso di tempo, il sistema operativo genererà il codice ottimizzato che garantirà che il software funzioni senza problemi sul Mac. Microsoft assicura che una volta effettuato il primo avvio durante una nuova sessione, gli eventuali successivi saranno molto più rapidi, ovvero fin quando non si spegnerà il MacBook o il Mac Mini. Al primo riavvio, si tornerà ad attendere i consueti 20 secondi per poter lavorare con uno dei programmi delle due suite di produttività personale.
In effetti, questo è solo un piccolo inconveniente per chi desidera acquistare da subito un MacBook Pro, MacBook Air o Mac Mini con processore M1 di Apple. Microsoft afferma anche che sta lavorando per supportare in futuro. nativamente sia i chipset Apple Silicon sia Intel all’interno dello stesso file eseguibile (programma di installazione).
LEGGI ANCHE: Come preparare l’azienda all’arrivo di macOS Big Sur
Come risaputo, una beta di Microsoft Office 2019 è attualmente in preparazione. Gli utenti che partecipano al programma “Insider Fast” possono già scaricare i programmi. “Insider Fast” significa che la beta è ancora in una fase di sviluppo iniziale, la fase successiva di sviluppo sarebbe quindi “Insider Slow” o anteprima. Quest’ultima è una release più o meno stabile che si trova nella fase beta avanzata, quindi la versione finale per tutti utenti è quella successiva. Sfortunatamente, Microsoft non ha ancora fornito una data in cui la versione binaria che supporterà nativamente il SoC Apple M1 sarà finalmente disponibile, ma molti rumors parlano del primo trimestre 2021.
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Da non perdere questa settimana su Techbusiness
📈 SAP NOW 2024 l'intelligenza artificiale per il business conquista Milano💸 Come calcolare il ritorno sugli investimenti nell’Intelligenza Artificiale
👨⚖️ Direttiva NIS2 e cybersecurity nelle PMI italiane obblighi e opportunità
🔫 Metà degli attacchi informatici in Italia prende di mira le supply chain
📰 Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!