Nutanix ha annunciato diverse novità durante il suo evento .NEXT che si sta svolgendo a Chicago il 9 e 10 maggio. Fra le ultime novità riguardo Nutanix Cloud Platform, ci sono soluzioni per gestire le applicazioni e i dati in modo semplice e scalabile, dal cloud all’edge. Inoltre, Nutanix mostrerà le sue soluzioni per i servizi di dati ibridi multicloud e la sua visione per l‘esecuzione di applicazioni ovunque.
Nutanix: le novità, da Project Beacon a Nutanix Central
Fra le novità che Nutanix ha presentato oggi c’è Project Beacon, un’iniziativa pluriennale per offrire una gamma di servizi di tipo Platform as a Service (PaaS) focalizzati sui dati, nativamente disponibili in qualsiasi ambiente, sia su Nutanix che su cloud pubblico nativo. L’obiettivo di Project Beacon è quello di separare l’applicazione e i dati correlati dall’infrastruttura sottostante. Questo consente agli sviluppatori di creare applicazioni una volta sola e di farle girare ovunque.
Secondo l’Enterprise Cloud Index, il 75% dei team IT prevede di utilizzare più di una infrastruttura IT 一 tra on-premise, cloud pubblico o edge 一 nei prossimi 1-3 anni. Attualmente è possibile spostare le applicazioni in un ambiente diverso a livello di infrastruttura. Tuttavia, i servizi PaaS che molte organizzazioni usano per aiutare gli sviluppatori a creare e distribuire le applicazioni più rapidamente causano lock-in poiché sono legati a specifici cloud pubblici. Questo comporta alti costi di cambio quando si vuole spostare le applicazioni in un ambiente più adatto. Qualcosa che gli utenti possono scegliere di fare per motivi di costi, conformità, latenza o altri fattori. Project Beacon vuole cambiare questa situazione.
“Project Beacon è la nostra visione per consentire agli sviluppatori di scrivere applicazioni una volta ed eseguirle ovunque fornendo servizi a livello di PaaS incentrati sui dati che non sono più legati a un singolo provider di infrastruttura”, ha affermato Rajiv Ramaswami, Presidente e CEO di Nutanix. “Speriamo di consentire alle aziende di sfruttare appieno i vantaggi del multicloud ibrido, non solo a livello di infrastruttura ma anche a livello di dati applicativi”.
Le novità di Nutanix: come funziona il Project Beacon
Nell’ambito di Project Beacon, Nutanix intende offrire i servizi di piattaforma su cui si basano molte organizzazioni, con una singola API e console, integrate con l’orchestrazione dei container Kubernetes e una gestione coerente tra gli ambienti. Questa suite di servizi di piattaforma focalizzati sui dati avrà un’esperienza di gestione coerente e semplificata, mobilità automatizzata, licenze portatili, self-service per gli sviluppatori. Con sicurezza e governance integrate per i team delle operazioni cloud. Attraverso questi servizi, gli sviluppatori avranno accesso a una suite di servizi PaaS focalizzati sui dati. Sia nel cloud pubblico nativo, on-premise o edge, mentre i team operativi sarebbero in grado di mantenere il controllo.
Nutanix intende offrire ai suoi clienti i servizi di database, che sono fondamentali per tutte le applicazioni. Per questo, Nutanix sta lavorando per rendere disponibile la sua soluzione Nutanix Database Service (NDB) come servizio gestito nel cloud pubblico. In seguito, Nutanix vorrebbe ampliare la sua offerta con altri servizi di piattaforma orientati ai dati, come lo streaming, il caching e la ricerca.
“Le organizzazioni sono arrivate a fare affidamento sui servizi di cloud pubblico per accelerare la velocità di sviluppo e innovazione, ma ci sono dei compromessi, in termini di complessità, costi, lock-in e altro”, ha affermato Dave Pearson, IDC RVP for Infrastructure Systems , Piattaforme e Tecnologie. “Con Project Beacon, Nutanix mira a ridurre il lock-in e aumentare la semplicità dello sviluppo delle applicazioni attraverso la gestione unificata, la mobilità automatizzata e la capacità di scrivere le applicazioni una sola volta e distribuirle secondo necessità sull’infrastruttura appropriata”.
Maggior informazioni su Project Beacon qui.
Nutanix unifica servizi dati tra diversi ambienti multicloud ibridi
Project Beacon non è l’unica novità che Nutanix ha presentato oggi all’evento .NEXT. Fra le nuove funzionalità della Nutanix Cloud Platform ce ne sono alcune pensate per gestire in modo integrato i dati delle applicazioni virtualizzate e containerizzate on-premise, su cloud pubblico e all’edge. Questo include servizi dati completi per le applicazioni Kubernetes e la possibilità di spostare i dati tra i cloud.
Secondo IDC, entro il 2025 ci saranno 750 milioni di nuove applicazioni logiche, più di quanto si sia visto negli ultimi 40 anni di elaborazione. QUeste app produrranno enormi quantità di dati attraverso i cloud. Questo significa che per le organizzazioni sarà essenziale integrare la gestione dei dati sia per le applicazioni virtualizzate che containerizzate, oltre che per diversi ambienti.
“Secondo l’Enterprise Cloud Index, quasi tutte le aziende hanno iniziato a utilizzare Kubernetes per le loro applicazioni containerizzate. Ora i team IT devono trovare un modo per abilitare i propri sviluppatori con servizi dati self-service, garantendo al tempo stesso che le politiche di governance e sicurezza siano applicate in modo uniforme”, ha affermato Thomas Cornely, SVP, Product Management di Nutanix. “Con Nutanix Data Services per Kubernetes, Nutanix Cloud Platform estenderà il provisioning dello storage, gli snapshot e le operazioni di ripristino di emergenza alle applicazioni Kubernetes per aiutare ad accelerare lo sviluppo di applicazioni containerizzate nell’azienda.”
Data Services for Kubernetes
Oggi gli sviluppatori e gli amministratori devono affrontare problemi e complessità per le applicazioni Kubernetes. Per risolverli, arriva Nutanix Data Services for Kubernetes (NDK). Che offrirà ai clienti il controllo su app e dati cloud-native su larga scala.
All’inizio arriverà tramite Nutanix Cloud Infrastructure (NCI). E NDK porterà a Kubernetes tutta la potenza dello storage di classe enterprise, degli snapshot e del disaster recovery di Nutanix. Questo permetterà di velocizzare lo sviluppo di applicazioni containerizzate. Portando provisioning dello storage, gli snapshot e le operazioni di disaster recovery nei pod Kubernetes e negli spazi dei nomi delle applicazioni. NDK rappresenta anche l’ultima prova di integrazione tra Red Hat OpenShift e Nutanix Cloud Platform.
Lo Snapshot Multicloud
Fra le altre novità, Nutanix ha presentato anche la sua nuova tecnologia di snapshot multicloud (MST) che permette la mobilità dei dati tra diversi cloud. Con MST, Nutanix amplia i suoi servizi di dati ibridi multicloud consentendo di creare snapshot direttamente sugli archivi di oggetti nativi del cloud, iniziando dal servizio AWS S3. Una soluzione che migliora protezione, ripristino e mobilità dei dati ibridi multicloud.
MST supporta vari scenari tra cui il disaster recovery e il backup per applicazioni sia containerizzate che virtualizzate. Offre alle aziende la capacità di fare uno snapshot e ripristinarlo immediatamente ovunque. Ma anche la migrazione dei dati tra cloud, la condivisione dei dati per processi come test/sviluppo, la conservazione a lungo termine per la compliance e molto altro. Questo aiuta anche molti clienti a ottimizzare i costi della loro infrastruttura primaria.
Inoltre, la soluzione Nutanix Objects Storage si integra ora con Snowflake per permettere alle organizzazioni di usare Snowflake Data Cloud per analizzare i dati direttamente su Nutanix Objects Storage. Maggiori informazioni qui.
Nutanix Central, per gestire dal cloud all’edge
Infine, Nutanix ha presentato un’altra novità: Nutanix Central. Si tratta di una soluzione basata sul cloud che offre una console unica. Per aumentare la visibilità, il monitoraggio e la gestione su cloud pubblico, on-premise, infrastruttura ospitata o edge. Questo amplia il modello operativo cloud universale della Nutanix Cloud Platform. Per eliminare i silos e semplificare la gestione omogenea di app e dati ovunque.
Secondo l’Enterprise Cloud Index, la maggior parte delle organizzazioni oggi si trova a dover affrontare la complessità della gestione di un numero sempre maggiore di ambienti on-premise, cloud pubblico e edge. Qualcosa che porta a silos di gestione, costi, rischi per la sicurezza e altro ancora. Le organizzazioni necessitano di un modello operativo cloud universale. Ovvero una gestione coerente tra endpoint, sicurezza integrata, risorse self-service e on demand, governance e portabilità completa delle licenze. Che consentano ai clienti di eseguire app e dati ovunque.
“La realtà per la maggior parte dei clienti aziendali oggi è che gestiscono un vasto numero di applicazioni in più ambienti. Ciò sta portando a sfide di gestione significative che aumenteranno solo con la crescita delle implementazioni di multicloud ibrido”, ha affermato Thomas Cornely, SVP, Product Management di Nutanix. “Con Nutanix Central, estenderemo la nostra piattaforma multicloud ibrida per offrire un modello operativo cloud veramente universale che includa una gestione coerente tra cloud pubblici, ambienti on-premise, hosted e edge.”
Come funziona Nutanix Central
La soluzione Nutanix Central semplificherà la gestione federata su larga scala tra gli endpoint. Fornirà una gestione e una reportistica unificata basata sul cloud dell’intero ambiente Nutanix distribuito su cloud privati, pubblici ed edge da una sola posizione. Supporterà anche casi d’uso multidominio tra cui la gestione di identità e accessi federati (IAM), progetti e categorie globali, gestione globale della flotta. Qualcosa che permetterà ai team IT di fornire un’infrastruttura self-service su larga scala mantenendo il controllo della governance e della sicurezza.
Dalla dashboard di Nutanix Central, i clienti accederanno alle metriche a livello di dominio e cluster. Tra cui l’utilizzo della capacità e le statistiche di riepilogo degli avvisi, per ottenere una rapida panoramica dello stato di ciascun dominio.
Oggi l’azienda ha anche annunciato nuove funzionalità nella Nutanix Cloud Platform per supportare applicazioni e dati più veloci e più sicuri, che saranno tutti gestiti tramite Nutanix Central. In particolare, i miglioramenti consentono il ridimensionamento indipendente dei nodi di solo calcolo che eseguono macchine virtuali di database su AHV o ESXi. Nutanix offrirà anche una rete definita dal software migliorata e funzionalità di micro-segmentazione semplificate tra le reti di proprietà di clienti, partner e hyperscaler. Il tutto, utilizzando le funzionalità Flow Virtual Networking (FVN) e le funzionalità Flow Network Security (FNS), consentendo ai clienti di esercitare la difesa per una maggiore resilienza informatica. Maggiori informazioni qui.
Potete trovare tutte le novità annunciate da Nutanix sul sito ufficiale.
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