Apre i battenti a Milano il Netcomm Forum 2024; siamo ospiti dell’evento e ve ne parliamo su Tech Business. Il Netcomm Forum è l’evento di riferimento per chi si occupa di e-commerce nel nostro Paese; l’edizione 2024, la diciannovesima, affronta aspetti importanti relativi alla trasformazione del retail.
Il benvenuto al pubblico è a cura di Roberto Liscia, presidente di Netcomm, che ci parla di un mercato che deve diventare intelligente e agile. Liscia parte parlando di innovazione, non solo tecnologica ma anche nei modelli di business. Ci sono oggi molti cambiamenti in atto su tanti aspetti fondamentali nel commercio. Aspetti non solo puramente tecnologici e correlati all’e-commerce, ma anche relativi a quella galassia di servizi a valore aggiunto che vi girano attorno.
Le spinte principali per l’e-commerce
Liscia ci menziona tre elementi fondamentali che stanno condizionando l’evoluzione dell’e-commerce; non solo nel nostro Paese, ma anche globalmente.
Una spinta normativa. Perché ci troviamo di fronte a un quadro geopolitico nuovo e in continuo cambiamento. Ci troviamo infatti a che fare con nuove tecnologie e nuovi fenomeni sociali. Si pensi giusto al metaverso e agli ambienti di realtà virtuale e aumentata come nuove piattaforme oppure ai meccanismi di intelligenza artificiale a supporto delle vendite online. Tutti aspetti che vanno normati, non solo a livello locale ma anche globale.
Una spinta di mercato. Chi condizione l’e-commerce sono i gradi attori, come Amazon e Zalando, con fortissimi investimenti di capitale. In questo momento ci sono quindi grandi capitali in movimento, non solo dal punto di vista delle vendite. L’Europa è, allo stato attuale, in posizione arretrata. Infatti, non troviamo realtà europee nelle prime posizioni. Nonostante questo, il nostro Paese dimostra, secondo le indagini di Netcomm, una buona potenzialità a livello di mercato. In particolare, pare siamo anche arrivati alla fine del transitorio di adozione (con circa 33 milioni di utenti che acquistano online). Questo, a causa del ricambio generazione e l’ingresso della generazione Z, che ora ha gli strumenti per poter accedere ai servizi di vendita online.
Una spinta tecnologica. Questa è ovviamente quello più visibile, grazie anche all’esplosione di interesse nei confronti dell’intelligenza artificiale. Secondo una recente indagine condotta da Netcomm, in Italia ci sono poche imprese che vengono online e anche poche che usano AI. Non è detto che le due cose siano legate; tuttavia, ci dice Liscia, vi è evidenza di una correlazione tra le realtà che vendo online e quelle con un alto grado di innovazione. La considerazione che ne possiamo trarre è che oggi l’e-commerce può essere visto non più solo come un canale di vendita, ma anche come un elemento di innovazione nel rapporto con i clienti.
Il quadro complessivo
Liscia conclude il suo contributo tracciando un quadro di quelli che, secondo Netcomm. sono i pilastri del successo per il retail digitale.
Innanzitutto la capacità di adattarsi ai cambiamenti, anche in maniera proattiva. Questo include anche l’adozione agile delle nuove tecnologie. Valorizzare il capitale umano, coltivare e trattenere i talenti all’interno delle organizzazioni.
Viene toccato anche il tema dell’innovazione responsabile. L’impegno per un uso etico e sostenibile delle nuove tecnologie è più che mai attuale con l’affermazione dell’AI. Questo può andare di pari passo con politiche di consumo circolare.
Per quanto riguarda gli aspetti di comunicazione, invece, si deve tendere a un marketing mirato che sia personalizzato e stimoli l’engagement del cliente. Questo, però, non deve essere in conflitto con l’internazionalizzazione delle aziende; che possono espandersi a livello globale grazie alle tecnologie digitali.
L’ultimo punto, molto importante, è quello già toccato della normativa; che deve riuscire ad allinearsi con la legislazione in vigore.
Le sfide dell’e-commerce
Per parlare delle sfide che l’e-commerce sta affrontando interviene Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio ECommerce del Politecnico di Milano.
Pontiggia riassumere velocemente le fasi attraversate in passato dall’e-commerce. Nel 2014-2015 c’è stata una uscita dalla crisi del consumi e nel 2016-2019 il retail tradizionale si è trovato letteralmente sotto assedio da parte di un nuovo modello di vendita digitale. Con la pandemia, poi, ci siamo trovati di fronte a una grande incertezza e con la nascita di nuove abitudini di consumo; una situazione in cui le vendite online l’hanno fatta da padrone. Nonostante questo, nel 2022, c’è stata una riscoperta del punto vendita fisico con un incremento dei fenomeni della multicanalità e dell’ibridazione tra fisico e digitale dei canali di vendita.
L’analisi del mercato è molto complessa, tuttavia, la direttrice ci riassume delle tendenze significative. Innanzitutto, parlando di aziende, la crescita più significativa è stata registrata da quegli attori che hanno investito di più sull’esperienza utente. Secondariamente, il tasso di penetrazione dell’e-commerce ha subito un’accelerazione senza precedenti durante il periodo pandemico. Oggi questa accelerazione si è ridotta, ma l’e-commerce non pare intenzionato a cedere terreno a sistemi di vendita tradizionali.
I numeri di presente e futuro
L’e-commerce è cresciuto del 9% nel 2023 rispetto al 2022. Pontiggia ammette che, seppur significativo, si tratta di un valore leggermente inferiore alle aspettative dell’Ossevatorio. Ciononostante, i comparti che sono cresciuti in maniera più significativa sono quelli di beauty and farma, food, arredamento ed editoria.
Le previsioni per il 2024, seppur moto difficoltose, sono di un ulteriore incremento del 6% rispetto al 2023. Un 6% che rappresenta un aumento di 2.2 miliardi di Euro rispetto al 2023. I comparti che si prevede avranno un incremento superiore alla media saranno quelli del food and grocery, dell’arredamento e quello, che si sta formando ora, dell’automotive. I settori dell’abbigliamento, dell’elettronica domestica e del beauty rimarranno tendenzialmente sulla crescita media. Una segnalazione interessante riguarda invece il settore dell’editoria, che potrebbe presentare una stabilità di valore.
In chiusura, Pontiggia ci racconta anche di una prospettiva di crescita per la penetrazione di mercato, seppure di pochi punti percentuali, dal 10 all’11 % circa.
Due giorni molto intensi
Il Netcomm Forum 2024 durerà due giorni e in agenda ci sono una serie di interventi e opportunità di confronto sui grandi temi che abbiamo riassunto qui. Sarà sicuramente un evento importante per gli operatori del settore. Anche se non siete presenti, vi segnaliamo che è possibile usufruire gratuitamente di un servizio di streaming per le sessioni plenarie.
- Noschese, Giuseppe (Autore)
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