Primi a fermarsi, ultimi a ripartire. L’industria degli eventi e della live communications che si occupa di organizzare eventi, concerti, convention, congressi e fiere si trova in una situazione drammatica che mette a rischio qualcosa come 570 mila lavoratori nell’indotto. Si stima infatti che la perdita economica per questo settore, solo nel primo mese, abbia superato i due miliardi di euro; che oltre il 30% degli eventi in programma nel 2020 sia stato cancellato e che la partenza non si possa prevedere se non prima di ottobre 2020 nel migliore dei casi (dati AstraRicerche). L’indotto che genera il settore degli eventi live è pari a 65,5 miliardi di euro con un impatto diretto sul PIL di 36,2 miliardi di euro/anno che si sta dileguando nei mesi del lockdown.
Per questo motivo l’industria degli eventi che raggruppa agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.
Le richieste della dell’industria degli eventi
Per affrontare e superare le ricadute economiche dell’emergenza sanitaria e per rilanciare il sistema, le principali Associazioni dell’industria degli eventi (ADMEI, AIIC Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane, ANBC, Club degli Eventi e della Live Communication, Convention Bureau Italia, Federcongressi&eventi, ICCA, MPI Italia Chapter, SITE Italy) si sono unite per la prima volta dando vita a una iniziativa congiunta e integrata per portare all’opinione pubblica e alle istituzioni un grido di allarme, attraverso un manifesto e una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte; al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri; al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini. Le richieste riguardano nello specifico:
- RISORSE UMANE – Estensione degli ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza Covid-19 fino al 31/12/2020; Estensione ai lavoratori stagionali, intermittenti e di surroga di ammortizzatori sociali sulla base delle ore lavorate nel 2019; Bonus di 1000 euro/mese per i lavoratori autonomi, parasubordinati, occasionali e P.Iva fino al 31/12/2020)
- CREDITO D’IMPOSTA– Pari al totale dei costi delle risorse umane per i mesi di inattività del 2020; pari al 30% dei costi delle risorse umane per il 2021; pari al 60%, degli affitti commerciali per il periodo Marzo/Dicembre 2020, cedibile ai proprietari d’immobili; pari al 50% dei costi sostenuti per prevenire il rischio biologico Covid19 negli eventi organizzati nel periodo ottobre-dicembre 2020 e nel 2021.
- FISCALITÀ E SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO AZIENDALE – Detassazione degli utili imponibili relativi all’anno 2019 oppure introduzione di un meccanismo eccezionale di riporto all’indietro (loss carry-back) della perdita fiscale 2020 da utilizzare in compensazione con gli utili 2019 dichiarati e tassati; Sospensione dell’acconto IRES ed IRAP dovuto per il 2020, indipendentemente dalla modalità di calcolo (storico o previsionale); Introduzione di un meccanismo di “ammortamento” straordinario delle perdite relative all’anno 2020.
- LIQUIDITÀ– Accesso automatico senza alcuna istruttoria e immediato a finanziamenti fino ad un importo di 1 milione di euro a tasso 0% a 15 anni garantiti al 100% da SACE S.p.A. o dal Fondo Centrale di Garanzia PMI, con preammortamento di 24 mesi;
- SOSTEGNO ALLA DOMANDA– Riconoscimento dei crediti d’imposta per un biennio alle aziende che investono in eventi business & consumer sul territorio nazionale; in materia di IVA, applicabilità dell’Art 7-ter del DPR 633/72 a tutti gli eventi organizzati in Italia commissionati da soggetti passivi IVA esteri.
“È stato giusto fermarsi. Non a caso tutto il comparto dell’Events& Live Industry non solo segue alla lettera le indicazioni delle autorità, ma è stato tra i primi a comprendere la gravità della situazione, proprio perché abituato a confrontarsi con i mercati internazionali, e a utilizzare la tecnologia per superare i limiti della quarantena – commenta Salvatore Sagone, portavoce dei rapporti con i media di #Italialive e presidente del Club degli Eventi e della Live Communication – Siamo già predisposti all’utilizzo del digitale e abbiamo colto al volo la sfida, attivando in tempi record eventi virtuali e in streaming, rispettando sempre le regole. Occorre tuttavia oggi lavorare tutti insieme per riuscire a tornare nelle piazze così come nelle location e negli spazi fieristici. Ne siamo certi: il Paese potrà ripartire e ritrovare quella carica empatica che ora manca. L’Italia tornerà a essere “live”“.
“In questa fase di progettazione di ripresa delle attività del Paese è fondamentale che le istituzioni si attivino per definire date certe di riavvio delle attività congressuali, fieristiche e degli eventi aggregativi», commenta la portavoce dei rapporti istituzionali di #Italialive e presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli. «La pianificazione anticipata è infatti un elemento chiave per lo svolgimento dell’attività di organizzazione degli eventi e solo con un calendario chiaro delle riaperture il mondo degli eventi potrà riprendere il proprio lavoro. Altrettanto decisiva è la condivisione con le imprese e i professionisti del settore delle regole previste per le Fasi 2 e 3 affinché i protocolli igienico-sanitari e comportamentali siano stesi con la collaborazione di chi conosce i processi organizzativi e i dettagli dell’intera filiera coinvolta nello svolgimento degli eventi“.
Per maggiori informazioni è possibile accedere al sito www.eventsliveindustry.it
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