A Milano Google Cloud festeggia l’apertura della sua prima Cloud Region in Italia, cui seguirà a breve il lancio di quella di Torino. Realizzata in collaborazione con TIM, si inserisce nel network globale dell’azienda, una delle 34 regioni e 103 zone in cui l’azienda fornisce i propri servizi. Sul palco del MiCo l’azienda ha illustrato la propria strategia italiana, e uno studio indipendente del Politecnico di Torino ha illustrato l’impatto economico di questo investimento nel prossimo futuro. E poi testimonianze di aziende, visioni delle istituzioni e molto altro ancora.
Apre la nuova Google Cloud Region di Milano
Fabio Fregi, Country Manager di Google Cloud per l’Italia, ha fatto da padrone di casa all’evento di inaugurazione della nuova Cloud Regione di Milano. A cui presto seguirà la regione di Torino. Google Cloud diventa così il primo provider in Italia con due Cloud Region, che come ha spiegato in Sala Stampa Fregi sono posizionati vicini ma su due zone tettonicamente diverse. In questo modo si limitano i dati persi in caso di disaster recovery.
Ma questa non è l’unico vantaggio che l’arrivo di due Cloud Region italiane porta con sé. Infatti si abbassa la latenza, qualcosa che nel settore finanziario serve moltissimo (come spiega il partner Intesa Sanpaolo). Aumenta la capacità delle aziende di scalare velocemente per gestire i picchi di richieste. Il tutto conservando dati e operazioni in Italia, assicurando la sovranità del dato e rispettando tutti i più elevati standard di sicurezza e trasparenza. Senza dimenticare la sostenibilità di cui Google, carbon neutral dal 2007 e carbon free entro il 2030, può assicurare.
Il tutto offrendo servizi come Compute Engine, Google Kubernetes Engine, Cloud Storage, Persistent Disk, CloudSQL e Cloud Identity.
Sul palco sale poi Thomas Kurian, CEO di Google Cloud, che spiega un concetto chiaro e potente. Google sviluppa tecnologie eccellenti per Search, Maps, YouTube. Tutte basate sull’infrastruttura di Google Cloud. Ora l’azienda può dare agli sviluppatori italiani quelli stessi strumenti, permettendo alle aziende di digitalizzarsi.
Dall’eCommerce alla telemedicina negli ospedali, sono moltissimi gli usi del Cloud che possono accelerare il business, per grandi e piccole aziende. Kurian spiega che la rivoluzione che lo smartphone ha rappresentato per i consumatori, il cloud è per le aziende. Una tecnologia necessaria non solo per il lavoro di oggi ma per le esigenze di domani.
Senza dimenticare l’importanza del cloud sovrano, che rispetta regole europee e resta nei confini del nostro Paese. Ma la possibilità di allargare le prospettive all’enorme ecosistema di partner di Google Cloud, combinando sicurezza e possibilità.
Le nuove Region di Google Cloud: un’opportunità per il nostro Paese (e per Milano)
Sul palco sale poi il viceministro del MISE Alessandra Todde, che si rallegra per l’impatto sul mondo del lavoro e sull’economia delle due nuove Cloud Region. Ma soprattutto pensa che ci sia la possibilità di digitalizzare il Paese a un passo ancora più rapido.
“Sono convinta che la digitalizzazione non debba essere solo portare in digitale ciò che c’era prima, ma anche un grande momento per disegnare e semplificare. Il futuro dell’Italia e delle sue imprese passa dagli investimenti sul fronte delle infrastrutture e della digitalizzazione. ll gap digitale delle nostre imprese è significativo. Gli investimenti che dobbiamo e vogliamo fare anche grazie al Pnrr per accelerare il processo di transizione digitale e tecnologica delle imprese italiane ci dovrebbero consentire nel 2024 di avere un mercato digitale italiano complessivo molto superiore a quello che avremmo avuto senza il
Recovery. L’appello che faccio, quindi, è quello di investire sulle competenze, sulla digitalizzazione delle imprese, sullo sviluppo del Paese e sui giovani, siamo un Paese che ha delle potenzialità enormi che vanno sfruttate. Non c’è più tempo da perdere” spiega.
Dello stesso avviso Layla Pavone, Head of innovation technology and digital transformation Board del Comune di Milano. Che spiega come i tre data center nell’area metropolitana di Milano (Google non ha specificato dove esattamente per motivi di sicurezza) giocheranno un ruolo importante per la città. In cui Google è presente dal 2001.
L’impatto occupazione ed economico
Il professore Aldo Geuna, dell’Università di Torino, ha poi illustrato l’impatto economico e occupazionale che i data center di Milano avranno sul nostro tessuto economico. L’analisi su modelli keynesiani ha valuto l’impatto della costruzione e installazione nei primi due anni, per poi pensare ai tre anni successivi di run.
Riassumendo i dati (che potete trovare qui per maggior completezza e precisione), nei primi due anni dovremmo avere un moltiplicatore economi fra i 600 e gli 800 milioni di euro, con circa 80-90 milioni diretti in fase di run. Cui si sommano le risorse di indotto durante l’installazione che ammontano a circa 700 milioni. Per un totale da 1,4 a 1,6 miliardi di euro.
A livello occupazionale, parliamo di 18-21 mila persone assunte nei primi due anni, per poi lavorare a regime con 3-4 mila persone. Per un totale di 21-23 mila persone assunte.
Se facciamo però il totale con il Piemonte e consideriamo l’effetto spillover sull’economia intera, arrivano allora a un impatto di 3,3 miliardi di euro e fino a 65 mila posti di lavoro. Numeri davvero considerevoli.
La collaborazione con TIM e con Intesa per le Google Cloud Region di Milano e Torino
Arriva dunque il turno di Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM. Un partnership strategico per Google Cloud, che punta sulla capillarità di TIM per collaborare con un gran numero di realtà economiche in Italia.
Schiavo spiega: “La partnership tra TIM e Google Cloud accelererà la digitalizzazione di aziende, Pubblica
Amministrazione e privati cittadini. I Clienti beneficeranno di soluzioni digitali innovative, flessibili e sicure grazie alle nuove Region italiane Google Cloud e ai Data Center green di TIM. Inauguriamo infatti un’infrastruttura strategica che unirà agli ingenti benefici economici previsti in Lombardia e in Piemonte anche importanti vantaggi per l’ambiente: il nostro network di Data Center, progettati e costruiti secondo criteri di eco-sostenibilità, consentirà significativi risparmi di CO2”.
Con TIM Google Cloud ha lanciato nel 2021 anche Google Cloud Pro, che offre formazione gratuita (qui più dettagli).
Enrico Bagnasco, Executive Director Sistemi Informativi di Intesa Sanpaolo, racconta invece l’importanza della Cloud Region per la banca, specie quella di Torino. “La disponibilità di due Region Google Cloud sul territorio italiano è un asset strategico per Intesa Sanpaolo. Il Cloud diventerà infatti una vera e propria estensione del nostro sistema informativo, consentendoci una rapida digitalizzazione di processi critici con notevoli vantaggi competitivi: potremo servire, infatti, sempre più rapidamente, famiglie e imprese
con strumenti innovativi, facili da usare e in linea con le crescenti esigenze di digitalizzazione del Paese, posizionandoci come leader anche in ambito tecnologico”.
Con TIM, Noovle e Intesa San Paolo, Google Cloud sostiene startup e PMI con Opening Future (qui maggiori dettagli).
Per ogni tipo di azienda
Sul palco si sono poi susseguiti Luca Ferrari, CEO e Co-founder di Bending Spoons, che spiega come la sua azienda utilizzi i servizi Google dal 2013. Dapprima le app di Workplace (quanto Meet era ancora Hangout), per poi passare a Big Query e nel 2019 integrare l’intera infrastruttura IT in Google Cloud. Con i servizi di Google, hanno prodotto diverse app, scaricate oltre 500 milioni di volte e utilizzate da 100 milioni di persone ogni mese.
Luisa Franceschetti, di Saccheria Franceschetti, dice invece con orgoglio che “siamo ancora straccivendoli ma con ambizioni digitali“. Da quanto infatti sette anni fa ha preso le redini dell’azienda, ha visto che la possibilità di digitalizzarsi poteva rivoluzionare la situazione. Oggi hanno software self-made per la gestione del magazzino e con Google Workspace hanno potuto collaborare da remoto senza problemi duranti gli ultimi due anni. “Siamo fieri di essere Google-centrici”.
Fregi ha ripreso la parola alla fine per spiegare che anche lo stesso evento di oggi è stato compensato a livello di emissioni: 25 tonnellate di CO2 prodotte, neutralizzate dall’attenzione di Google per la sostenibilità.
L’apertura della Cloud Regione di Google a Milano e prossimamente a Torino sottolinea l’investimento nel nostro Paese dell’azienda americana. Nella conferenza stampa Fabio Fregi e Paolo Spreafico ci hanno sottolineato come il lavoro a fianco di TIM e dei tantissimi partner permetta a Google Cloud di raggiungere ogni tipo di azienda.
Le risorse del PNRR e la volontà di costruire un cloud nazionale (sul quale non si sbilanciano) mettono sul piatto della bilancia diverse opportunità di digitalizzazione per le aziende. E Google Cloud vuole venir loro incontro non solo con servizi di qualità, AI e ML, latenza bassissima e sicurezza anche in caso di failover. Con queste due region italiane assicura sovranità ai dati e alle operazioni di amministrazioni e aziende. E nel prossimo futuro investirà anche per il Cloud Edge sul nostro territorio.
Trovate ulteriori informazioni sull’evento e sulle Cloud Region sul blog post dell’azienda.
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