Vodafone Business ha reso noto Fit For Future Report 2021, uno studio che individua e analizza le caratteristiche necessarie a un’impresa per essere preparata ad affrontare le sfide del futuro. I dati del report sono stati raccolti in oltre 2500 aziende di tutte le dimensioni di 11 Paesi tra i più industrializzati, ovvero Portogallo, Spagna, Regno Unito, Sud Africa, Stati Uniti, Cina, India, Germania, Italia, Paesi Bassi e Irlanda.
Per definire un’azienda “fit for the future” sono diverse le caratteristiche che entrano in gioco. Si parte dall’avere una propensione positiva al cambiamento, e la “mente aperta” verso l’utilizzo di nuove tecnologie. Non da meno sono importanti l’adattabilità ai nuovi trend attraverso la capacità di competere nei nuovi mercati ma anche una strategia chiara sui propri obiettivi di trasformazione. Secondo il report di Vodafone Business, la percentuale di imprese che risponde a queste caratteristiche è pari al 21% tra quell da 2 a 9 dipendenti, al 25% delle piccole (meno di 50 dipendenti), al 24% delle medie (fino a 250 dipendenti) e al 21% delle grandi imprese (più di 250 dipendenti).
Ed essere pronti ad affrontare le sfide del futuro inietta fiducia, visto che la stragrande maggioranza (94%) di queste aziende ritiene di essere ben preparata per gli eventuali rischi da affrontare, rispetto al 58% del totale degli intervistati. Le aziende “fit for the future” sono state avvantaggiate rispetto alla altre durante la situazione di emergenza determinata dalla pandemia, visto che questa non ha compromesso la continuità aziendale. La capacità di reazione al cambiamento e agli imprevisti mette le aziende nelle giuste condizioni per poter crescere.
Non stupisce il fatto che le aziende “a prova di futuro” hanno messo in atto una strategia di trasformazione digitale: quasi nove su dieci (89%) hanno creato una tabella di marcia chiara, contro solo il 60% delle imprese in generale. A livello globale, l’80% delle aziende FFTF è molto ottimista su almeno una delle tecnologie testate, rispetto al 66% di tutte le aziende intervistate. Molto importante anche il tema della sostenibilità: per il 69% delle aziende FFTF è cresciuta di importanza durante la pandemia e quasi 4 aziende “a prova di futuro” su dieci la considerano come “assolutamente necessaria”.
Vodafone Fit For Future Report 2021 infine rileva che dipendenti si aspettano di più dai loro datori di lavoro, inclusa una maggiore flessibilità in termini di luogo di lavoro (50%), maggiori aspettative di lavorare con la libertà e l’autonomia che più si adattano alle loro esigenze (50%) e in termini di ore lavorate (49%).
Vodafone Fit For Future Report 2021, ecco cosa accade in Italia
In Italia le azienda che si ritengono pronte per il futuro sono il 21% (più di due su cinque). Di queste, l’82% ha sviluppato almeno un piano per la trasformazione digitale e il 59% sta accelerando i propri piani di trasformazione digitale dopo la pandemia.
Il 92% delle imprese FFTF è ottimista riguardo al ruolo della tecnologia nella società, con vantaggi oggettivi anche all’interno dell’azienda: il 79% delle aziende ritiene che la tecnologia porterà benefici nella sicurezza sul lavoro nei prossimi cinque anni. Per quel che riguarda il lavoro ibrido il 90% delle aziende FFTT afferma di essere soddisfatta della velocità con cui ci si è adattati alle nuove tecnologie e il 77% è contenta della flessibilità che si è venuta a creare all’interno del luogo di lavoro.
Il report conferma infine come le aziende “Fit for the future” italiane siano in grado di soddisfare le richieste e le esigenze dei propri clienti, ponendo attenzione a temi come la sostenibilità (“assolutamente necessaria per il 39% delle aziende) e all’incremento della spesa ESG e CSR il prossimo anno (60%), con dati che sono molto vicini a quelli risultanti dall’indagine negli altri Paesi.
L’intero report è disponibile gratuitamente a questo link.
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