3) Affrontare lo skills gap è una priorità
Tra le sfide maggiori da affrontare già a partire da ora c’è sicuramente il problema del divario generazionale, con una forza lavoro che non sempre riesce a stare al passo con gli sviluppi tecnologici. Di conseguenza non è facile implementare nuovi strumenti per soddisfare al meglio le esigenze aziendali. Non solo: è anche importante colmare il gap tra chi ha competenze tecnologiche, ma non di settore e viceversa.
La soluzione può essere una promozione della collaborazione all’interno della propria compagnia. Un’altra possibilità è la creazione di strumenti automatizzati che richiedano minore impegno da parte dei dipendenti. I dati dello studio confermano l’interesse crescente delle aziende per quest’ultima strada, con percentuali superiori al 60% nei paesi europei.
Maurizio Desiderio ha commentato in merito a questa tematica: “Da questo punto di vista, il nuovo studio di F5 vuole essere un richiamo per i leader aziendali suggerendo loro di sfruttare il potenziale enorme dei giovani e promuovere la diversity; invita, inoltre, il settore IT a promuovere meglio l’utilizzo di soluzioni intelligenti, guidate dal contesto e automatizzate in grado di abilitare nuove e interessanti opportunità di carriera, oltre a rendere possibile per chi già opera in azienda il focalizzarsi su attività lavorative maggiormente strategiche e gratificanti”.
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