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Digital payment & logistics: tutte le novità emerse dalla ricerca di Netcomm

La ricerca, condotta da Netcomm insieme ad altri partner, ha l’obiettivo di indagare l’impatto ambientale delle consegne per l’e-commerce e per gli acquisti tramite il canale fisico.

Netcomm Focus Payment & Logistics è l’evento dedicato alle evoluzioni di due settori chiave della value chain italiana a cui abbiamo preso parte. Durante l’evento sono stati analizzati i risultati del report “L’impatto ambientale delle consegne e-commerce”. La ricerca, condotta da Netcomm insieme ad altri partner, ha l’obiettivo di indagare l’impatto ambientale delle consegne per l’e-commerce e per gli acquisti tramite il canale fisico. Ma non solo: sono emersi dei dati interessanti relativi anche al digital payment.

I digital payment vanno per la maggiore

I sistemi di pagamento si differenziano in base ai mezzi che utilizzano, che possono andare dal cartaceo dei contanti a internet. Nel caso in cui i pagamenti vengano effettuati tramite mezzi elettronici o addebito diretto sul conto corrente si parla di pagamenti digitali o Digital Payment. Essi offrono vantaggi in termini di sicurezza, comodità, rapidità e facilità di utilizzo. Non solo possono migliorare la gestione dei pagamenti, ma anche l’esperienza di acquisto dei clienti, rendendola veloce e semplice.

A livello globale, la Cina è la prima al mondo a utilizzare i digital payment. I pagamenti digitali sono sempre più utilizzati dagli italiani: secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, a fine 2023 hanno raggiunto un valore tra i 425 e i 440 miliardi, di poco inferiore al totale del transato in contanti.

Perché i consumatori preferiscono il digital payment?

Secondo quanto emerso dall’evento Netcomm Focus Payment & Logistics, il consumatore predilige il pagamento digitale perché è alla ricerca di semplicità, velocità ed efficienza. Caratteristiche che sono ricercate sia nell’online che nel negozio fisico. Alcune delle soluzioni digitali payment usate a livello globale sono Apple Pay, Google Pay, Visa, PayPal, American express, Mastercard e AliPay.

Il wallett è tra i più usati digital payment

Un altro dato significativo emerso è l’utilizzo del digital wallett. Di cosa si tratta? È uno strumento (o di un servizio online) che, come un portafoglio, contiene le carte di pagamento, i documenti di identità, le carte fedeltà e consente di pagare tramite dispositivi elettronici come gli smartphone (in questo caso si parla di mobile wallet). In Europa si sta diffondendo e a livello mondiale è usato già da tempo: il 50% delle transazioni globali è realizzata proprio con il digital wallett.

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I pagamenti contactless sono in forte crescita

I pagamenti contactless sono quei pagamenti che si possono realizzare attraverso un sistema che non richiede un contatto diretto tra i dispositivi usati a tal fine (come carte di credito o dispositivi mobili) e i terminali autorizzati a ricevere il pagamento (POS). Da qui il nome contactless che letteralmente si traduce “senza contatto”; è sufficiente infatti avvicinare la carta o il cellulare al POS e il gioco è fatto.

Le carte di credito devono contare con la tecnologia RFID (Identificazione a Radio Frequenza) che permette appunto di realizzare transazioni senza inserire le carte nei POS. Nel caso si vogliano utilizzare telefoni cellulari, questi ultimi devono supportare la tecnologia NFC (Near Field Communication) che permette di effettuare pagamenti senza contatto; il cellulare diventa anch’esso un borsellino virtuale.

Durante l’evento Netcomm è emerso il dato in forte crescita dell’utilizzo dei pagamenti contactless. In particolare, essi, se un tempo venivano usati solo per le spese grosse, ora vengono usati anche per gli acquisti di tutti giorni, addirittura anche per il pagamento di un caffè.

Buy Now Pay Later e l’Euro Digital

Sono emersi altri due tipi di pagamento che si stanno diffondendo in tutto il mondo. Il primo è il Buy Now Pay Later che permette la rateizzazione della spesa: si tratta di un modello semplice, da usare anche per piccoli importi di denaro. Pian piano si sta diffondendo anche nei pagamenti nei negozi fisici.

Il secondo è l’Euro Digital: si tratta del contante digitale emesso dalla Banca Centrale ed è accessibile nei Paesi che aderiscono all’Euro. Anche questa modalità di pagamento sta prendendo piede, divenendo così un’altra opzione di digital payment.

Lo shopping online diventa più sostenibile

Un’altra tematica affrontata dall’evento Netcomm Focus Payment & Logistics è quella dello shopping online combinata alla sostenibilità. L’impatto ambientale degli acquisti online è nettamente inferiore a quello degli acquisti nei negozi fisici, dove lo spostamento del cliente per raggiungere il punto vendita e il mantenimento del negozio generano oltre il 90% delle totale delle emissioni di CO2, contribuendo a una produzione massima di 2,59kg di CO2 per pacco.

I canali di acquisto online, che prevedono anche servizi di consegna come Home Delivery e Punti di Ritiro, risultano invece più sostenibili e possono ridurre fino a 10 volte le emissioni rispetto allo shopping offline, nonostante le rilevazioni per entrambi i canali siano determinate da variabili quali densità di consegna, le soste dei mezzi e le modalità con cui il cliente si reca al punto di ritiro o al locker.

E-commerce Italia report

L’e-commerce verso un futuro più sostenibile

Anche nell’ambito della logistica, l’eCommerce si conferma un driver per l’evoluzione delle imprese del nostro Paese verso un futuro più sostenibile”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Oggi l’eCommerce impatta mediamente del 75% in meno rispetto all’acquisto offline in termini di emissioni di CO2. Dobbiamo, però, prendere in considerazione numerose variabili, come la gestione logistica del trasporto last-mile e le modalità di viaggio del cliente verso il negozio fisico, che impattano ampiamente sulle effettive emissioni.

Dalla ricerca presentata oggi emerge inoltre che la consegna tramite i punti di ritiro è il metodo più virtuoso in ottica di sostenibilità, grazie alla capacità di ridurre la Carbon Footprint fino a 10 volte rispetto al canale offline e fino a tre volte rispetto all’Home Delivery per tutti i settori merceologici analizzati. Il punto di ritiro non si limita a favorire l’acquisto tramite il canale online, ma incrementa la possibilità di svolgere acquisti offline in modo virtuoso, ottimizzando gli spostamenti verso il punto di ritiro per acquistare prodotti in loco.” conclude.

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Roberta Maglie

Amante di cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, regalandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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