Con i costi energetici in crescita, l’agricoltura italiana guarda al Battery Energy Storage System (BESS) come tecnologia strategica per ridurre la dipendenza dalla rete e stabilizzare i consumi.
Il sistema BESS, pensato per immagazzinare energia, offre vantaggi pratici, economici e ambientali, rendendosi sempre più utile in questo settore. Ce li siamo fatti spiegare da Luca Negri, Sales Manager di Sparq, che ci ha aiutato a fare il punto della situazione.
In che cosa consiste il sistema Battery Energy Storage System?
Il Battery Energy Storage System permette di accumulare energia per utilizzarla in momenti di bisogno. Questo sistema risponde alla necessità di bilanciare la domanda e l’offerta di energia sulla rete, specialmente in periodi di forte consumo. L’Italia si prepara a diventare uno dei principali mercati per il BESS con un obiettivo di 22,5 GW di capacità di stoccaggio entro il 2030, come da Piano Terna 2023.
La frequenza elettrica in Europa deve mantenersi attorno ai 50 Hz. Quando la domanda supera l’offerta, il valore può scendere, provocando disagi. Il BESS interviene stabilizzando la frequenza: in caso di picchi o cali improvvisi, questo sistema fornisce energia in modo rapido e sicuro. Questo contribuisce alla stabilità della rete, evitando interruzioni o blackout e garantendo un flusso energetico continuo.
In che modo il BESS può aiutare l’agricoltura italiana?
L’agricoltura moderna necessita di un’erogazione costante di energia per alimentare sistemi di irrigazione, mungitrici e serre. Il BESS consente alle aziende di gestire l’energia in modo autonomo, utilizzando fonti rinnovabili come il fotovoltaico o l’eolico. Questa indipendenza riduce il rischio di perdite economiche causate da interruzioni di corrente, con un beneficio sia per la produttività che per la sostenibilità.
Ma non è finita qui, perchè il BESS rappresenta anche un’opportunità di guadagno. Gli agricoltori possono immettere in rete l’energia accumulata, partecipando così al mercato della regolazione della frequenza. Questo può generare nuove entrate e rendere più sostenibili i bilanci aziendali, un beneficio notevole in tempi di incertezza economica e alta inflazione.
Come scegliere il sistema BESS adatto?
Gli investimenti nel BESS richiedono pianificazione e valutazioni precise. Oltre all’iniziale costo elevato, le aziende devono considerare il potenziale di rendimento a lungo termine. I sistemi più efficienti offrono una capacità di stoccaggio maggiore e richiedono una manutenzione minima, riducendo le spese operative. È consigliabile rivolgersi a fornitori specializzati che gestiscano tutto il processo, dalla progettazione alla manutenzione.
Potremmo riassumere i concetti spiegati egregiamente da Sparq, asserendo che il BESS è sempre più una risorsa chiave per l’agricoltura, offrendo indipendenza energetica, stabilità per la rete e potenziali entrate aggiuntive. Questa tecnologia può aiutare il settore agricolo a rispondere in modo innovativo alle sfide energetiche e ambientali, posizionando l’Italia tra i mercati leader per l’accumulo di energia su larga scala.
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