La colpa a quanto pare non è della pigrizia: auto acquistate online, così cresce un altro settore dell’automotive.
A rivelarlo è uno studio, soprattutto non sono le cifre a stupirci. Ma, la crescita costante della fetta di mercato dedicata. O meglio della nicchia che l’e-commerce, anche di questo comparto continua a scavare.
Auto acquistate online, la vendita aumenta di anno in anno
Premessa, l’italiano ama l’auto di proprietà. Sì, l’italiano ama anche andare dal concessionario e passare delle ore per scegliere il colore della carrozzeria e tutti gli optional.
Infine, l’italiano ama quando il dealer gli consegna le chiavi della vettura e può salirci dentro.
Ecco più o meno questi sono i passaggi, che in genere, sono caratteristici degli automobilisti italiani e non solo. Addirittura, possiamo quasi paragonarli a dei riti.
La domanda, però sorge spontanea: non amiamo più tutto questo, per esserci ridotti a comprare le auto online?
Partiamo dai dati raccolti dai negozianti 2.0 della piattaforma BigCommerce. Emerge che la fetta della torta all’acquisto online delle vetture è una tra le spese importanti degli utenti, a fronte però dello stesso numero di prodotti acquistati.
Soprattutto, lo studio coinvolge l’intera industria automobilistica nel primo trimestre del 2023.
In numeri
Le cifre dicono sempre la verità e, in questo caso, confermano anche una nuova tendenza.
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C’è un leggero aumento delle vendite via mobile, per il comparto automotive. Il confronto con il 1° trimestre del 2022 e dell’attuale in corso, ci svela che i venditori online registrano un aumento del 5% del valore totale dei beni venduti senza togliere le spese sostenute per produrli o acquistarli (Gmv).
Mentre, gli ordini non variano, aumenta la spesa media del 4,1% dei clienti che acquistano online (Aov).
Quali sono i dispositivi da cui provengono gli ordini?
Sorpresa: le vendite maggiori online avvengono tramite iPhone, che hanno superato leggermente quelle tramite Android.
Chi è il cliente tipo che compra auto online?
Partiamo dalla vendita B2B, dove il mercato dell’auto registra un miglioramento su base annua. Infatti il GMV del settore automotive è aumentato del 9,1% rispetto al 1° trimestre 2022. A questo si registra un aumento che dell’AOV dell’8,7%, mentre gli ordini rimangono stabili.
I dati del B2B ibrido (commercianti che vendono sia B2C che B2B) dimostrano un miglioramento. Il GMV del settore è aumentato del 3,3% e l’AOV del 7%, mentre gli ordini sono diminuiti del 3,4%.
Le strategie messe in campo
L’automotive è una giovane leva dell’e-commerce. Soprattutto, negli ultimi tempi l’industria sta mettendo in campo nuove strategie non solo per farsi notare. Naturalmente, ora l’obiettivo è: aumentare il numero degli ordini.
Come?
A dare una mano alle vendite online delle vetture ci pensano: gli showroom digitali, che portano a casa l’esperienza della concessionaria, con vere e proprie dimostrazioni online.
Buoni alleati anche i social network, che stanno diventano splendide vetrine dove poter ascoltare le esigenze del pubblico e imbastire proposte per attrarre anche nuovi clienti.
Altra leva è quella dei costi, emerge che numerosi clienti il primo contatto sull’acquisto avviene attraverso i siti dedicati. Non solo il potenziale acquirente preferisce anche formulare online il finanziamento.
Infine, la comodità dei marketplace ha attirato l’attenzione delle case automobilistiche per sfruttare la notorietà di piattaforme che già hanno un discreto seguito.
L’automotive in continua evoluzione
L’automotive cerca di stare al passo con le ultime tecnologie, vuole dare sempre più servizi. Soprattutto, ora al centro di tutto c’è il driver e non più l’auto. Quindi non ci stupisce la duplice trasformazione dell’industria automobilistica.
I mutamenti in questi ultimi anni sono stati velocissimi. L’automotive è abituata a cambiare marcia, accelerare e sorpassare quando serve.
Quindi che cosa ci aspetta in futuro?
In fatto di vendite, sicuramente quella omnichannel (online e offline) crea un’esperienza utente connessa più coerente e coinvolgente. Poi, mettiamoci che le richieste richieste online e offline rappresentano un potente strumento per migliorare la gestione dell’inventario.
Infine, il mercato online offre quella flessibilità che ben sposa la società di ora, dove nei servizi in abbonamento si creano anche nuovi flussi d’entrata a beneficio anche dei i concessionari.
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