Il Manhattan Associates è l’azienda tech che opera nel settore della supply chain e nel commercio omnicanale. Con la ricerca “Redefining retail: What’s Next for Shoppers and Retailers?” ha voluto mettere in luce quali sono gli aspetti prioritari per i retailer e per i consumatori. Ma non solo, si è chiesta anche quali sono le sfide che il settore retail deve affrontare.
La ricerca di Manhattan Associates: i consumatori non sono fedeli ai propri brand preferiti
La ricerca “Redefining retail: What’s Next for Shoppers and Retailers?” dell’azienda tech Manhattan Associates ha evidenziato dei dati molto interessanti. Ciò che colpisce particolarmente è che, in tempi di difficoltà economica come quello attuale, in Italia sta emergendo una netta separazione tra i consumatori quando si tratta di fedeltà ai brand.
La metà degli intervistati (48%) cerca alternative ai propri prodotti abituali per risparmiare. Il 42% rimane fedele ai propri brand, ma acquisterebbe di meno. Il 23% cercherebbe di risparmiare sui prodotti alimentari, sugli abbonamenti e sulle iscrizioni per poter continuare ad acquistare i propri brand preferiti.
La ricerca di Manhattan Associates: la sostenibilità viene dopo
La sostenibilità è da anni un argomento centrale quando si tratta di parlare del ruolo delle aziende, del comportamento dei consumatori e della gestione del delivery. Ma i dati emersi dalla ricerca di Manhattan Associates sono piuttosto contrastanti.
Per il 18% degli intervistati, l’argomento ha la massima priorità, per il 50% è comunque importante. Il 20% lo descrive come “bello da avere, ma non indispensabile”, e il 7% non considera affatto questo aspetto. Quando si parla di consegna dei prodotti, tuttavia, l’impatto ambientale gioca un ruolo importante solo per il 12% degli intervistati. La questione più rilevante è quella dei costi di consegna (50%), seguita dai tempi di delivery (28%) e dal metodo (consegna immediata, curbside gratuita, ecc. – 12%).
Quanto è importante la presenza digitale del brand per i consumatori?
Un altro tema che la ricerca “Redefining retail: What’s Next for Shoppers and Retailers?” di Manhattan Associates ha affrontato è quello della presenza digitale del brand e quanto sia importante per i consumatori.
Molti consumatori eseguono ricerche online prima di acquistare in store: il 60% cerca l’offerta più vantaggiosa (così come nel 2022), mentre il 52% legge le recensioni dei prodotti che intende acquistare (2022: 51%); invece, per il 50% dei consumatori è importante saperne di più sul prodotto desiderato (2022: 57%), mentre il 35% si accerta che il prodotto desiderato sia in stock (2022: 36%) e il 14% prenota l’articolo per il click and collect (2022: 8%).
Il consumatore tra acquisto online e in negozio
L’acquisto ibrido agevole è quanto di meglio un’azienda possa offrire la proprio cliente. Infatti, in Italia, il 70% dei retailer, nel caso il prodotto non sia disponibile in store, rende possibile ordinarlo online e consigliare le migliori opzioni di fulfilment (57% nel 2022).
Allo stesso tempo, si sta delineando la tendenza a unificare il retail online e quello fisico: il 62% dei clienti ha la possibilità di acquistare in store e restituire online (35% nel 2022), mentre il 56% può comprare online e poi restituire, eventualmente fare il reso, nel punto vendita fisico (40% nel 2022). Inoltre, se il prodotto non è disponibile in quello store, il 49% dei retailer può verificare la sua disponibilità nei punti vendita vicini e avvisare il cliente (33% nel 2022).
Dallo scorso anno la percentuale è aumentata del 14%, a dimostrazione del fatto che ogni anno un numero maggiore di retailer offre un’esperienza di acquisto fluida, senza intoppi, ma c’è ancora margine di miglioramento. “Le abitudini di acquisto delle persone in Italia sono cambiate”, ha dichiarato Roberto Vismara, Sales Director di Manhattan Associates. “È sempre più importante per i retailer avere una visione complessiva del proprio business ed essere in grado di utilizzare la tecnologia per migliorare l’esperienza fisica e digitale del cliente e soddisfare gli ordini in store e online in modo flessibile, sostenibile e proficuo”.
Più opzioni di consegna
Negli ultimi anni sono state introdotte diverse opzioni di consegna, volute fortemente dai consumatori per avere così più margine di scelta. I retailer italiani intervistati hanno introdotto di recente le seguenti opzioni: consegna in giornata (60%), click and collect (59%), consegna a domicilio (53%), delivery lockers (53%) e accorpare spedizioni di più prodotti per un utente in un’unica delivery, anziché consegnarli uno per uno (42%). Ciò dimostra che i retailer sono consapevoli che le aspettative dei consumatori sono elevate quando si tratta di consegne rapide e adatte alle loro esigenze.
“Dopo i risultati della nostra ricerca nel 2022, lo studio di quest’anno sottolinea ancora una volta l’importanza di unificare il commercio omnichannel e la supply chain non solo per ridurre l’onere economico sui consumatori, ma anche per affrontare le conseguenze del consumo sfrenato sul nostro pianeta”, conclude Vismara.
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