In crescita la fiducia degli italiani nei confronti dell’AI, poiché ci si aspetta possa dare un aiuto sul lavoro e nella vita

L’AI è una tecnologia che ormai a oggi è ovunque, ma non sempre essa è una tecnologia che gode della fiducia degli italiani. Ma rispetto a un anno fa, questo dato è in crescita: circa due italiani su cinque affermano di avere maggiore fiducia verso l’Intelligenza Artificiale.

Questo è uno dei dati che è stato estrapolato da uno studio commissionato da Visa. Visa è tra i leader mondiali nei pagamenti digitali e nella facilitazione delle transazioni tra consumatori, esercenti, governi e istituzioni. Inoltre, dallo studio di Visa emergono ulteriori dati interessanti, come l’importanza che viene data all’Intelligenza Artificiale dalle persone.

Gli italiani e l’AI: più fiducia verso un’importante tecnologia

A livello generale, circa il 47% degli italiani ha fiducia verso l’AI. Questo dato è stato rilevato da uno studio condotto da Visa, il “The Future is Here“. Per il 44% degli italiani invece l’AI può avere un impatto sulla vita personale molto positivo, mentre per il 43% degli intervistati l’AI può dare una mano sul lavoro.

Fiducia degli italiani verso l’AI: l’impatto positivo che può avere

Di quel 44% di italiani fiduciosi verso l’AI e dei suoi effetti positivi sulla vita personale, molti sono della fascia tra i 45 e i 64 anni. Poco più indietro come percentuali – si parla di 47% e 46% – i giovani dai 18 ai 34.

Circa una persona su quattro lascerebbe che l’AI gestisca la richiesta di un prestito, se fosse in grado di automatizzare il processo, e sempre un quarto degli intervistati lascerebbe che l’AI gestisca completamente il proprio portafoglio. Questa tendenza, seguita dalla delega all’AI di investire in azioni e fondi, è più marcata verso gli over 65 che tra i giovani tra i 18 e i 34 anni. Simile anche la tendenza di chi lascerebbe gestire all’AI il pagamento delle bollette mensili.

L’AI e la sicurezza

Circa due italiani su cinque, come emerge dallo studio Visa, ritengono che l’AI possa avere un impatto positivo sulla vita lavorativa. E per quasi 3 italiani su 5, l’AI permetterebbe di risparmiare molto tempo sul lavoro, e questo lo pensano più i giovani nella fascia 18-34 che tra gli over 65.

In questo modo, sostengono gli intervistati, potrebbero avere vita più facile verso i compiti più ripetitivi e potrebbero concentrarsi su attività migliori e a maggior valore aggiunto.

L’AI e il mondo del lavoro

Infine, per quasi 2 italiani su cinque l’AI potrebbe essere in grado di migliorare la sicurezza informatica e difendere dalle frodi e affini. Questo dato è composto dal 46% come fascia degli over 65, mentre le persone tra i 18 e i 34 anni di età compongono il dato per il 36%.

Infine, l’ultimo dato rilevante che traspare dallo studio di Visa è quello riguardante la sicurezza delle operazioni bancarie e dei pagamenti online. Per il 41% degli italiani, l’AI può migliorare anche questo aspetto, ed è un aspetto diffuso soprattutto tra i giovani tra i 18 e i 34 anni (44%), meno per gli over 65 (36%).

Le parole di Stoppani

Stefano M. Stoppani, Country Manager Visa Italia, ha dichiarato quanto segue: “Questi dati evidenziano l’importanza crescente dell’Intelligenza Artificiale nel contesto socioeconomico italiano. Sicurezza e affidabilità sono da sempre una priorità assoluta per noi. Nel 1993, Visa è stata la prima rete a implementare una tecnologia basata sull’AI per la gestione dei rischi e delle frodi, aprendo la strada all’uso di modelli di Intelligenza Artificiale nei pagamenti.”

Stoppani ha infine concluso con: “La nostra piattaforma tecnologica è uno degli esempi più potenti dei vantaggi tangibili dell’intelligenza artificiale. Nell’ultimo anno siamo riusciti a prevenire oltre 40 miliardi di frodi grazie ai nostri investimenti tecnologici, compresi quelli nell’AI.”

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