Un nuovo studio di Visa esplora come i pagamenti digitali stiano plasmando il futuro economico e sociale. Presentato al Visa Payments Forum di Parigi, il rapporto evidenzia i benefici economici e le sfide di una diffusione ancora disomogenea di queste tecnologie.
Il futuro dei pagamenti digitali secondo Visa
Lo studio di Visa, il primo nel suo genere per l’azienda, identifica cinque trend principali che influenzano il futuro dei pagamenti. In particolare questi sono: identità digitali, consumatori che diventano venditori, servizi configurabili, embedded finance (vale a dire integrazione di servizi finanziari in contesti non finanziari) e intelligenza artificiale. Nonostante la tecnologia per supportare questi sviluppi esista già, la distribuzione resta irregolare, limitando l’impatto complessivo.
Secondo Charlotte Hogg, CEO di Visa Europe, il vero cambiamento risiederà nella democratizzazione dei dati, ovvero dare ai consumatori maggiore controllo su quali informazioni condividere e con chi. Questo potrebbe aumentare la fiducia nelle nuove tecnologie e favorire una maggiore adozione.
Il report di Visa rivela che le piccole e medie imprese (PMI) europee sono tra i principali beneficiari dei pagamenti digitali. Oggi, il 67% delle PMI accetta pagamenti con carte di credito o debito, ma Visa sottolinea come una digitalizzazione completa potrebbe aumentare i ricavi di oltre 200 miliardi di euro all’anno. Solo per le PMI italiane, l’aumento stimato è di 10 miliardi di euro.
Volgendo lo sguardo al passato, negli ultimi quattro anni, Visa si è impegnata a digitalizzare 135 milioni di PMI in Europa. Un risultato non da poco. Anzi: un passo essenziale per migliorare l’accesso ai mercati digitali e aumentare i profitti.
L’innovazione tecnologica guida la transizione ai pagamenti digitali (e l’incremento del fatturato)
Visa ritiene che l’adozione di soluzioni come Click to Pay, che riduce il tempo di check-out fino al 40%, può incrementare i ricavi fino al 30% per i rivenditori che la adottano. Questa tecnologia consente ai consumatori di salvare i dati di pagamento una sola volta e utilizzare un click per completare gli acquisti sui siti abilitati. Per le PMI europee e del Regno Unito, si stima che Click to Pay possa generare vendite aggiuntive di 51 miliardi di euro all’anno.
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Anche i pagamenti biometrici stanno guadagnando terreno, soprattutto in Italia, dove quasi il 40% dei consumatori è pronto a sostituire gli strumenti tradizionali con dispositivi biometrici. L’adozione di questa tecnologia potrebbe ridurre le frodi di 483 milioni di euro all’anno e contribuire all’aumento delle vendite.Ovvimente tra i trend in ascesa non poteva mancare l’AI.
L’integrazione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale sta facilitando la gestione delle finanze personali e aziendali. Secondo lo studio, l’IA potrebbe aiutare i consumatori europei a risparmiare tra i 130 e i 250 miliardi di euro all’anno. I giovani italiani, in particolare, sono ottimisti: il 44% dei giovani tra 18 e 34 anni ritiene che l’IA avrà un impatto positivo sulla loro vita.
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