Case Study

Un nuovo studio rivela l’impatto socioeconomico dei pagamenti digitali

I pagamenti digitali possono avere un impatto socioeconomico concreto, soprattutto in termini di efficienza economica e di creazione di un tessuto sociale più connesso e inclusivo. Questo è ciò che emerge dall’ultimo studio condotto da Visa presentato in occasione del Visa Payments Forum, l’annuale evento internazionale in corso a Parigi.

Lo studio si basa su un sondaggio condotto nei mesi di marzo e aprile 2024 su 8000 consumatori in Paesi europei quali Francia, Italia, Spagna, Polonia, Germania, Svezia e Regno Unito, e sulle interviste di 516 decision maker del Regno Unito.

Le tecnologie esistono, ma la loro diffusione è limitata. E i dati sono ancora “rinchiusi”

La ricerca di Visa delinea cinque tendenze principali che stanno trasformando il futuro dei pagamenti: digital ID, miliardi di consumatori che si trasformano anche in potenziali venditori, servizi configurabili, embedded finance e intelligenza artificiale. Le tendenze elencate si basano su tecnologie che già esistono e che sono già state testate con successo, ma che non sono distribuite in maniera uniforme a livello globale.

“In questo scenario, la chiave è rappresentata dai dati. Occorre fare di più per semplificarne e standardizzarne la condivisione e mettere la scelta nelle mani dei consumatori e delle piccole imprese. Per essere ancora più specifici, riteniamo che la democratizzazione dei dati, ossia l’adozione di misure che diano ai consumatori il controllo su quali informazioni condividere, come, quando e con chi, aumenterà il grado di fiducia nelle tecnologie stesse.” ha commentato Charlotte Hogg, Chief Executive Officer di Visa Europe.

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Chi sta beneficiando di più dai pagamenti digitali?

A riscontrare maggiori benefici dall’utilizzo dei pagamenti digitali saranno soprattutto le piccole e medie imprese (PMI). Stando ai dati analizzati dallo studio, ad oggi il 67% delle piccole e medie imprese accetta pagamenti con carte di credito o di debito: l’adozione di tecnologie digitali ha un impatto positivo sui profitti, in quanto allarga il bacino di utenza rendendo più fruibili le transazioni.

“La completa digitalizzazione delle PMI europee potrebbe potenzialmente aumentare i ricavi di oltre 200 miliardi di euro all’anno in termini reali, di cui il 5%, circa 10 miliardi all’anno, a beneficio delle piccole e medie imprese italiane. È anche per questo motivo che negli ultimi quattro anni ci siamo impegnati ad accelerare la digitalizzazione di 13,5 milioni di PMI in Europa.” ha spiegato Charlotte Hogg.

Rappresentazione grafica di Click to Pay

Click to Pay e biometria: le tecnologie che stanno trasformando i pagamenti digitali

Come già citato, offrire un’ampia libertà di scelta di pagamenti digitali contribuisce ad aumentare anche le opportunità di vendita. L’adozione di tecnologie come Click to Pay, che permette di effettuare pagamenti digitali con qualsiasi dispositivo, ad esempio, potrebbe ridurre il tempo del check-out fino al 40% durante gli acquisti online, rendendo l’esperienza dei clienti più rapida e agevole.

In particolare, Click to Pay consente di inserire i dati della carta di credito, debito o prepagata nell’applicazione di pagamento solo la prima volta, in modo da poter poi pagare in seguito con un solo click su tutti i siti in cui è disponibile questa soluzione. Secondo i dati dello studio, un rivenditore che adotta Click to Pay potrebbe aumentare i propri ricavi fino al 30%.

Un altro trend che è destinato a crescere, soprattutto in Italia, è quello dei pagamenti biometrici. Infatti, secondo Visa, quasi 2 consumatori su 5 sono disposti a sostituire i propri oggetti di uso quotidiano, comprese carte di debito e credito, con dispositivi a funzione biometrica.

La biometria è molto più sicura dei sistemi di pagamento tradizionali. Una volta divenuta di uso quotidiano e diffusa, la biometria potrebbe ridurre le frodi fino a 483 milioni di euro all’anno, mentre le PMI dell’UE e del Regno Unito potrebbero ottenere fino a 43 miliardi di euro di vendite aggiuntive all’anno, di cui il 5% solo in Italia.

Non dimentichiamoci del potenziale dell’intelligenza artificiale

Ultima, ma non meno importante, è la tecnologia sulla bocca di tutti: l’intelligenza artificiale. Soluzioni per i pagamenti basate su questa tecnologia, secondo Visa, potrebbero aiutare i consumatori nella gestione delle proprie finanze, con un potenziale aumento dei risparmi tra i 130 e i 250 miliardi di euro all’anno in tutta Europa.

Inoltre, l’intelligenza artificiale è considerata fondamentale per sbloccare nuove opportunità imprenditoriali: oltre la metà degli intervista in Italia, infatti, ha dichiarato che prenderebbe in considerazione la gestione di un’attività online oppure la vendita di articoli online per ottenere qualche guadagno in più nel caso in cui l’AI potesse aiutarli ad avviarla.

Per ulteriori approfondimenti sull’argomento, vi invitiamo a leggere il blog post redatto da Charlotte Hogg che potete trovare sul sito web di Visa.

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