La mobilità del futuro dovrà rispondere a criteri di efficienza, sicurezza e sostenibilità, sia ambientale che economica. Questa è la visione di Geotab, leader mondiale nella tecnologia per i veicoli connessi, che ha delineato le sfide che le aziende dovranno affrontare in un contesto in continua evoluzione, dove sarà fondamentale ottimizzare i costi, incrementare le performance e adeguarsi alle nuove esigenze del mercato. In questo quadro, Geotab ha individuato le 5 tendenze che segneranno la mobilità sostenibile nel 2024.
La mobilità sostenibile nel 2024: i 5 trend secondo Geotab
La mobilità si fa sempre più ecologica: dal Bilancio di Sostenibilità alle opportunità dell’elettrificazione
Nel 2024, sotto la spinta della normativa, le aziende di tutti i settori dovranno proseguire nel loro impegno per ridurre l’impatto ambientale delle loro attività. Dal 1° gennaio è entrato infatti in vigore, per le società che soddisfano alcuni requisiti e poi progressivamente per tutte negli anni successivi, l’obbligo di redigere il Bilancio di sostenibilità.
In questo documento dovranno essere riportate, tra le altre informazioni, anche la quantificazione dei gas inquinanti emessi e le strategie che saranno adottate per diminuirne la produzione. In questo senso, la telematica può essere un valido supporto, permettendo per esempio di monitorare i dati reali relativi al consumo di carburante delle flotte e rilevare le possibili anomalie.
Focalizzandosi in particolare sul settore dei trasporti, la Commissione Europea, nella Strategia di mobilità sostenibile intelligente, ha definito un piano ambizioso che punta a ridurre del 90%, entro il 2050, le emissioni di gas serra associate ad esso. Il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione è strettamente legato al passaggio all’elettrico.
Tuttavia il mercato dell’elettrico in Italia fatica ancora a decollare, considerando che nei primi 10 mesi del 2023 le auto elettriche hanno costituito solo il 3,9% del totale delle immatricolazioni, ma sta aumentando il ritmo degli interventi sul fronte delle infrastrutture di ricarica: le installazioni di colonnine hanno infatti registrato un aumento annuo del 44,1%, superando quota 47.000 stazioni entro la fine del 2023 (dati Motus-E). Con una rete nazionale pronta a diventare un punto di riferimento a livello europeo, è plausibile ipotizzare che, nel 2024, l’Italia farà progressi sull’adozione e l’utilizzo dei mezzi a trazione elettrica.
Mobilità (veramente) intelligente, grazie all’AI generativa che abilita decisioni rapide e informate
“Intelligenza” sarà una parola chiave anche per il settore dei trasporti nel 2024: l’innovazione digitale aprirà infatti nuove prospettive per l’ottimizzazione della mobilità, in termini di efficienza delle operazioni e di sicurezza delle persone e dei veicoli.
L’evoluzione dell’AI generativa, in particolare, ha il potenziale di consentire ai gestori delle flotte di sfruttare le analisi generate dall’elaborazione dei dati per intraprendere azioni ancora più informate e, soprattutto, rapide. La velocità di risposta si confermerà essenziale in uno scenario sempre più dinamico, in cui a emergere saranno le aziende in grado di sapersi adattare con la massima tempestività ai repentini cambiamenti di scenario.
Per questo, nei mesi a venire, si prevedono, da parte delle organizzazioni, investimenti significativi in piattaforme per la governance dei dati e la gestione dei metadati, al fine di migliorare l’efficacia dell’IA generativa.
La telematica sarà sempre più integrata nativamente dai produttori di veicoli
Si prevede che nel 2024 la maggior parte dei veicoli prodotti sarà dotata di telematica integrata (fonte: Global Automotive OEM Telematics Market” di Berg Insights). Questo potrebbe portare a una riduzione nell’installazione dei dispositivi telematici aftermarket.
Del resto la telematica OEM offre numerosi vantaggi, sia per i produttori di veicoli (che possono avere accesso a dati di valore sulle performance dei mezzi), sia per gli utenti (che non devono acquistare nessuna periferica esterna, dato che la stessa sarà semplicemente parte integrante del veicolo). Tuttavia, ci sono anche delle sfide: per esempio i costi potrebbero aumentare e, inoltre, le flotte tendenzialmente non sono monomarca e/o possono comprendere veicoli ancora privi di dispositivi telematici integrati.
Nei prossimi mesi si renderà quindi sempre più evidente la necessità di adottare una piattaforma di telematica in grado di connettere in modo univoco i dati provenienti da fonti diverse.
Mobilità sostenibile nel 2024: l’importanza di analizzare i comportamenti (e formare i conducenti)
Nel 2023, l’inflazione è finalmente tornata a scendere sotto il 2%, ma il canale del credito resta bloccato dai tassi troppo elevati, che frenano consumi e investimenti, soprattutto per le imprese (fonte: Congiuntura Flash, Centro studi Confindustria). In questo scenario, diviene ancor più urgente ottimizzare ogni aspetto dell’operatività aziendale, inclusa la gestione della flotta, in ottica di riduzione dei costi.
Le aziende che operano nell’autotrasporto sono tra le più esposte a questa problematica. Questo perchè le spese per il carburante rappresentano una delle principali voci a bilancio. Difatti, secondo stime di Conftrasporto, in condizioni di normalità, il 30% dei costi sostenuti da questa tipologia di imprese viene destinato proprio all’alimentazione dei mezzi.
La telematica, in combinazione con corsi di formazione rivolti ai conducenti e con programmi di incentivazione delle buone abitudini di guida, può contribuire significativamente al contenimento di queste spese.
Secondo le stime di Geotab le aziende di autotrasporto potranno risparmiare fino al 10% sui costi operativi.
Obiettivo resilienza, tra integrazione dei sistemi, adeguamento agli standard e sicurezza informatica
Per far fronte ai cambiamenti di mercato, alle sfide quotidiane e alle crisi impreviste a cui gli ultimi anni ci hanno abituato, è essenziale lavorare alla creazione di un sistema di trasporto resiliente. Questo implica, tra gli altri aspetti, il miglioramento delle infrastrutture, l’adeguamento agli effetti del cambiamento climatico e il rafforzamento del mercato unico dei trasporti.
In questo scenario, l’integrazione tra sistemi informativi rappresenta un asso nella manica per una maggiore coerenza nell’organizzazione e affidabilità dei servizi offerti.
Un esempio di integrazione tra sistemi informativi è ancora quello tra la telematica e il sistema di gestione delle risorse umane, che permette di monitorare le ore di lavoro dei conducenti e il rispetto delle norme sul riposo. Infine, per scongiurare ulteriormente il rischio di interruzioni, oltre che per conformarsi agli standard, è necessario inoltre porre la massima attenzione sulla sicurezza informatica, della cui importanza i gestori delle flotte sono sempre più consapevoli.
Oggi i veicoli non sono più semplici mezzi di trasporto, ma dei dispositivi mobili connessi. Dispositivi che pertanto che custodiscono una mole di dati dal valore inestimabile e che, di conseguenza, possono essere al centro di attacchi informatici mirati.
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