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I consigli degli esperti del Clusit per lo smart working estivo

Complice il grande caldo, chi ha la possibilità fugge dalle città per fare smart working “estivo” dalle località di villeggiatura. Gli esperti di Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica vogliono mettere in guardia da possibili rischi legati al collegamento alle reti aziendali da remoto.

Cinque precauzioni più una per lo smart working estivo secondo Clusit

Secondo Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico di Clusit: “l’attitudine a lavorare da qualsiasi luogo e a qualunque orario ci ha reso molto disinvolti nell’utilizzo di strumenti e tecnologie. Il periodo estivo ci induce spesso ad affrontare le situazione in maniera un po’ più leggera, anche se stiamo lavorando. Tuttavia i cyber criminali sono in azione come e più di prima, fanno anche affidamento sull’abbassamento delle difese“.

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Connessioni a reti pubbliche

Vista la stagione estiva, è molto comune trovarsi ad inviare una mail urgente di lavoro direttamente dal bar in spiaggia, tuttavia andrebbe evitato. Le reti pubbliche, purtroppo, sono spesso poco protette. Significa che se i nostri dispositivi non sono adeguatamente protetti, altri utenti della rete possono intercettare i nostri dati. Nel peggiore dei casi anche inserirsi direttamente nei sistemi aziendali. Sono quindi da evitare le connessioni a reti pubbliche, se non previa una connessione ad una rete VPN(virtual private network), ovvero delle reti virtuali private. Un altro consiglio è quello di tenere sempre aggiornati i propri dispositivi anti-malware e firewall.

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Backup dei propri dati

Pennasilico continua: “Essere in un contesto differente da quello dell’ufficio può portare ad essere meno attenti ai rischi perché teniamo a sentirci più liberi“. Questo può ripercuotersi, ad esempio, in una minore assiduità e precisione del back up dei propri dati aziendali. La copia dei propri dati su un dispositivo offline o cloud sicuro dovrebbe essere quotidiano o settimanale per essere il più efficace e completo possibile. Il backup dovrà essere immutabile, ovvero deve poter garantire che i file non siano cancellabili o modificabili. Questo perché in caso di intrusione i criminali sarebbero in grado di accedere a qualsiasi dato.

Autenticazione a due fattori

Gli esperti di Clusit consigliano caldamente di adottare l’autenticazione a più fattori ogni volta che sia possibile. Le semplici password non sono più sufficienti e, specie in vacanza, può essere complicato ricordare tutte quelle che usiamo per i diversi servizi.

“In seguito all’avvento delle tecnologie che tutt’oggi utilizziamo possiamo dire addio a numeri, lettere e caratteri speciali, a favore di una autenticazione più sicura. Questi nuovi tipi di autenticazione utilizzano sistemi biometrici o multi fattore tramite app.” Entrambe le tecnologie, ricorda Pennasilico, sono ormai gratuitamente disponibili sui servizi digitali più comuni. La loro efficacia va molto oltre il vecchio concetto di password.

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Tutela della privacy

Le insidie di cybersecurity in questo periodo sono relative alla privacy: “Focalizzarsi solo ai dispositivi, come pc o telefono è sbagliato e limitante“, avverte Alessio Pennasilico. La sicurezza è anche riservatezza. Non tutte le attività che svolgiamo presso i nostri uffici possono essere compiute anche da altri luoghi. Ad esempio è sempre meglio evitare una telefonata di lavoro che riguardano informazioni riservate fatte dalla spiaggia, a portata di orecchie estranee.

Pubblicazioni sui social

Un’altra tentazione a cui non cedere, secondo gli esperti di Clusit, è quella di pubblicare puntualmente e dettagliatamente sui social e le proprie informazioni personali. Sapere dove ci troviamo in vacanza o i nostri prossimi spostamenti potrebbe essere una indicazione fondamentale per i cyber criminali. E’ molto frequente che questi dati vengano utilizzati dai criminali per furti in appartamenti lasciati vuoti; oppure che quelle informazioni vengano usate per attacchi phishing mirati al luogo in cui siamo o alle nostre attività.

Dispositivi personali e aziendali

Un ultimo consiglio che meno ha a che fare con la cybersecurity, ma ugualmente importante e poco scontato è l’attenzione a dove riponiamo i nostri dispositivi. Risulta fondamentale badare a non lasciare incustoditi i propri dispositivi durante il soggiorno in hotel o nell’appartamento preso in affitto. La disattenzione di un momento si può rivelare fatale per i nostri dati aziendali e non.

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Autore

  • Gabriele Magenta Biasina

    Appassionato di tecnologia, computer e videogiochi, e attualmente studente di informatica. Sempre aggiornato sulle ultime tendenze e sviluppi in questi campi, mi piace sperimentare nuove tecnologie e scoprire nuovi titoli. Creativo e con ottime capacità di problem solving, sono costantemente alla ricerca di nuove sfide e opportunità di apprendimento.

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