L’azienda olandese Nexperia, che attualmente è di proprietà della società cinese Wingtech , ha confermato l’acquisto del più grande sito produttivo di chip del Regno Unito, ovvero l’ impianto di Newport Wafer Fab (NWF). La conferma dell’acquisto arriva dopo che diverse voci erano emerse diversi giorni fa a riguardo di questa importante operazione. Non si sa esattamente quanti soldi Nexperia abbia investito nell’acquisto, ma alcune fonti suggeriscono che potrebbe superare gli 85 milioni di dollari.
Nexperia possedeva già una parte dell’impianto, poiché nel 2019 è diventata il suo secondo maggiore azionista. I manager dell’azienda hanno assicurato che l’operazione sarà determinante per aumentare la produzione di chip volta a soddisfare l’attuale crescente domanda. Il COO di Nexperia Achim Kempe, ha affermato che ” la struttura di Newport dispone di un team operativo altamente qualificato e svolge un ruolo chiave nel garantire la continuità delle operazioni “.
Il sito di produzione di semiconduttori di Newport è stato fondato nel 1982 ed era originariamente chiamato INMOS. La capacità attuale è di oltre 35.000 wafer da 200 mm al mese e copre un’ampia gamma di tecnologie dei semiconduttori che vanno dai MOSFET e IGBT.
Nexperia con l’acquisto di Newport Wafer Fab si accolla anche i debiti
Newport Wafer Fab ha una serie di debiti significativi, inclusi due dei diversi da milioni di sterline nei confronti di HSBC e del governo gallese, che verranno pagati una volta finalizzata la vendita. Sembra che Drew Nelson , che era l’azionista di maggioranza di NWF dopo aver acquistato l’impianto da Infineon quattro anni fa, si dimetterà da presidente e riceverà un’indennità di licenziamento di diversi milioni di sterline. Nelson potrebbe creare una società “satellite” che comprenderà la parte di NWF dedicata ai semiconduttori composti, alla quale il manager ha intenzione di destinare l’importo ricevuto nell’operazione. Inoltre, sembra che dovrebbe anche mantenere il nome originale “Newport Wafer Fab”.
NWF è responsabile della produzione di chip di silicio utilizzati, tra l’altro, nell’l’industria automobilistica, una delle quali sta soffrendo maggiormente le conseguenze della carenza di chip. Inoltre, ha sviluppato “semiconduttori compositi” più avanzati, più veloci e più efficienti dal punto di vista energetico.
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