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Bitdefender: ecco cosa emerge dal Report Consumer Cybersecurity Assessment 2024

Bitdefender, pioniere nella protezione informatica, ha svelato i risultati del suo ultimo studio, il Report Consumer Cybersecurity Assessment 2024. Basato su un sondaggio indipendente, il report di Bitdefender ha analizzato oltre 7.000 consumatori in Australia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

Risultati chiave del Report Consumer Cybersecurity Assessment 2024 di Bitdefender

Un tema emergente è l’inquietudine riguardo la sicurezza e la privacy legate all’intelligenza artificiale (AI). Infatti il 67% degli intervistati esprime preoccupazione in tal senso. La Spagna si distingue per il maggior grado di apprensione (80%), mentre l’Italia mostra una percentuale significativamente inferiore (49%). Questa ansia è alimentata dal bisogno insaziabile di dati personali da parte dell’AI, necessari per i suoi algoritmi di apprendimento automatico, sollevando questioni su come questi dati vengano archiviati, utilizzati e accessibili, sfide che le attuali leggi sulla privacy non sembrano ancora affrontare adeguatamente.

Preoccupa anche la sicurezza mobil.  Il 78% degli intervistati ammette di effettuare transazioni delicate tramite dispositivi mobili. Tuttavia, quasi la metà non adotta misure di sicurezza mobile. Il timore maggiore è l’accesso non autorizzato alle finanze personali (48%), seguito dalla protezione dell’identità (17%). Nonostante l’uso diffuso di dispositivi mobili per operazioni bancarie e altre attività sensibili, il 45% non utilizza soluzioni di sicurezza mobile. Anche in questo caso l’Italia registra una percentuale leggermente più bassa (37,8%). 

La fiducia nella sicurezza intrinseca di iOS e Android è la ragione principale per questa mancanza (38%), mentre un sorprendente 23% (19,1% in Italia) non è a conoscenza della possibilità di acquistare tali soluzioni.

Una panoramica sugli uncidenti

Quasi un quarto degli intervistati (24%) ha sperimentato incidenti di sicurezza nell’ultimo anno. L’Australia guida la classifica con il 37,6%, seguita da Spagna, Stati Uniti e Germania. L’Italia presenta la percentuale più bassa (16,14%), con meno incidenti rispetto a Regno Unito e Francia. L’età sembra giocare un ruolo chiave, con il 37,5% dei giovani tra i 16 e i 24 anni che hanno subito incidenti (contro l’11,9% degli over 55). Questo suggerisce una maggiore difficoltà nel riconoscere truffe con l’età.

Le truffe via SMS rappresentano la minaccia più comune, con il 45,4% degli intervistati che ne è stato vittima. Questa modalità si piazza al di sopra di frodi, phishing via email, esposizione di dati, malware e doxing. Nel caso specifico il phishing è particolarmente diffuso in Italia, Spagna, Australia, Germania e Stati Uniti (46%). Le infezioni da malware sono invece più frequenti tra i 35 e i 44 anni, indicando una tendenza dei Millennials a interagire con software e contenuti non ufficiali (o a cliccare su link dubbi).

Bitdefender: Report Consumer Cybersecurity Assessment 2024, gestione digitale e sicurezza

La gestione di numerosi account online è diventata la norma, con oltre un terzo (35,7%) degli intervistati che gestisce tra sei e dieci account per le proprie esigenze digitali. Queste includono shopping, home banking, social media e intrattenimento. Negli Stati Uniti, il 7% degli intervistati ha più di dieci account. In Europa il dato è decisamente in feriore, con Francia (42%) e Italia (34,7%) che hanno una percentuale minore di account gestiti.

Anche la sicurezza delle password rimane un punto critico. Il 37% degli intervistati annota le proprie password. Purtroppo, in questa speciale classifica, l’Italia è al primo posto (50,4%). Inoltre il 34% usa la stessa password per più account, mentre il 17,3% si affida alla funzione di compilazione automatica dei browser. Il lato positivo è che il 23% (19% in Italia) utilizza un gestore di password.

Percezione del rischio informatico

Il report ci dice che il 76% degli intervistati non si considera un bersaglio per i criminali informatici. L’Italia registra la percentuale più alta (43,4%) di coloro che non si ritengono a rischio. Tuttavia, questa percezione può essere ingannevole e portare a pratiche di sicurezza inadeguate, poiché gli hacker tendono a cercare sistemi vulnerabili piuttosto che individui specifici.

Circa la metà degli intervistati (48,3%, 51,5% in Italia) non utilizza VPN. Tra coloro che ne fanno uso, il 27% lo fa per accedere a offerte localizzate o contenuti non disponibili nella propria regione. In Italia il 13% utilizza VPN per criptare i dati e migliorare la sicurezza delle comunicazioni.Più in generale, la maggior parte degli intervistati è consapevole dei rischi online per i bambini, come cyberbullismo e adescamento. Circa il 70% è preoccupato per la loro privacy e sicurezza, con l’Italia che mostra la percentuale più bassa di preoccupazione (48,9%).

Degli intervistati, solo il 13,9% si è detto “molto preoccupato”. Nello specifico più della metà (54,2%) teme il doxing, con il 15,1% che si dice “molto preoccupato”. In Italia, solo il 42% esprime preoccupazione per le minacce informatiche, la percentuale più bassa tra i paesi analizzati.

Il commento di Bitdefender allo studio

Di seguito riportiamo il commento di Ciprian Istrate, senior vice president of operations, Bitdefender Consumer Solutions Group, in merito ai risultati emersi dal Report Consumer Cybersecurity Assessment 2024.

I risultati di questo sondaggio dimostrano, più che mai, l’importanza della sensibilizzazione alla sicurezza informatica, dato il costante incremento della frequenza e della sofisticatezza degli attacchi lanciati dai criminali informatici.

Il repentino aumento dell’adozione dell’intelligenza artificiale da parte dei criminali informatici ha cambiato le carte in tavola e rappresenta una minaccia senza precedenti per la sicurezza digitale dei consumatori. Con l’aumento delle truffe via SMS supportate dall’intelligenza artificiale, dei tentativi di frode e di email di phishing realizzate a regola d’arte, è indispensabile che i consumatori rimangano vigili per comprendere le migliori pratiche di sicurezza informatica e applicarle costantemente“.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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