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Trimestre d’oro 2024: alcuni consigli per affrontarlo al meglio

I mesi di ottobre, novembre e dicembre sono soprannominati il trimestre d’oro dai rivenditori, in quanto un susseguirsi di opportunità di guadagno con Black Friday, Cyber Monday e periodo natalizio. Come prepararsi al meglio per l’incombente impennata degli acquisti? Ce ne parla Bob Wambach, VP of Product Portfolio di Dynatrace.

Inflazione e mercati incerti: cosa riserva il trimestre d’oro del 2024?

Siamo nel periodo più proficuo per molte aziende del settore della vendita al dettaglio, il cosiddetto trimestre d’oro. Tuttavia è difficile prevedere come si concluderà il trimestre quest’anno, a fronte dell’aumento di inflazione e clienti disincentivati nell’acquisto di beni non essenziali. Una cosa rimane certa: l’infrastruttura IT di un retailer sarà fondamentale per cogliere l’opportunità dell’aumento della domanda e della conversione delle vendite.

Secondo una tendenza in atto da qualche anno, i picchi di attività delle singole vendite del trimestre d’oro, come il Black Friday, si stanno attenuando. Non si tratta più di un evento di un solo giorno, ma sempre più spesso di un evento distribuito su settimane e mesi per ottenere un vantaggio competitivo.

Questo costringe molti rivenditori a potenziare le loro infrastrutture informatiche, in modo da renderle più resilienti a lunghi periodi di intensa attività. Ma non solo resilienza: il prolungamento del periodo delle vendite natalizie riguarda anche l’intelligenza, l’analisi dei percorsi dei clienti, il comportamento degli acquirenti e l’adattamento delle strategie durante questo periodo prolungato.

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Equipaggiarsi per il successo

Nel mondo di Internet non esistono giorni di pausa: ogni momento è prezioso, e qualunque interruzione potrebbe significare enormi perdite. E se un servizio dovesse malfunzionare durante l’intenso periodo del trimestre d’oro, le perdite potrebbero essere ancora più gravi.

Per ridurre l’impatto degli imprevisti, i retailer dovrebbero effettuare un monitoraggio in tempo reale, simulare il comportamento degli utenti e testare i carichi di traffico con largo anticipo. Grazie a queste strategia, riuscirebbero ad avere maggiore fiducia nella loro capacità di superare senza problemi qualsiasi intoppo causato dai picchi di traffico previsti.

Qui può risultare utile l’intelligenza artificiale, che è in grado di automatizzare il monitoraggio e l’osservabilità. I sistemi IT sono diventati molto più complessi di quanto l’uomo possa gestirli da solo, quindi l’impiego dell’AI sta diventando obbligatorio per prevenire o risolvere gli incidenti.

L’impiego più efficiente dell’intelligenza artificiale sarebbe quello orientato alla risoluzione dei problemi prima che abbiano un impatto sull’esperienza del cliente. Spesso ciò non è possibile, quindi molti retailer optano per una strategia AI che permetta di individuare la causa principale dei problemi, in modo che il team IT possa risolverlo tempestivamente.

Insight basati sui dati: i migliori amici del retailer

Un’altra strategia in grado di garantire una maggiore probabilità di successo è quella guidata dagli insight basati sui dati. Questo è vero soprattutto durante il periodo del trimestre d’oro, quando la spesa discrezionale è sotto pressione e un approccio mirato e ponderato si rivela essere fondamentale.

Per fare un esempio concreto, consideriamo il seguente fatto: il tasso medio di abbandono del carrello è del 66,5%, ossia la maggior parte dei visitatori di un sito web che inseriscono un articolo nel carrello lo abbandonano senza completare l’acquisto. Gli insight basati sui dati potrebbero rivelare la causa dietro questo problema, permettendo al retailer di evitare ulteriori perdite economiche.

Investendo nell’osservabilità informatica, i retailer possono fare molti passi avanti per prepararsi a capitalizzare il trimestre d’oro. Grazie agli insight raccolti, è possibile costruire un quadro di come ogni singolo cliente naviga e si impegna nella vendita, che sia sul sito web principale o sull’applicazione mobile del marchio. I dati possono rivelare problemi, ma soprattutto permettono di capitalizzare le opportunità di aumento delle vendite.

Con un’abbondanza di dati sulle vendite e sull’esperienza dei clienti a portata di mano, saranno i retailer che investiranno nell’estrarre insight e risposte da questi dati a raccogliere i maggiori frutti in questa stagione dello shopping natalizio e non solo.

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