In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la società di pagamenti mobili londinese SumUp ha raccolto le testimonianze di cinque imprese al femminile, gestite da donne che hanno fatto della loro passione una professione, utilizzando nuove tecnologie per farsi strada nel mondo del lavoro.
Lavoro al femminile: i dati alla mano
Negli ultimi mesi del 2023, l’Italia ha registrato un picco occupazionale mai prima visto, con un’interessante crescita nelle assunzioni di donne. Infatti, tra i 30 mila assunti nel mese di novembre 2023, ben 24 mila erano donne. Nell’ultimo decennio, inoltre, il numero di imprese femminili è aumentato del 2,7%. Stiamo quindi vivendo un periodo di cambiamento culturale, in cui le donne stanno assumendo sempre più un ruolo chiave nella gestione e creazione di imprese.
Nonostante il trend positivo, le donne faticano ancora a stabilirsi nell’ambito imprenditoriale. Infatti, il recente studio Women In Business di SumUp ha rivelato che il 35,7% delle donne intervistate sono frenate dalla paura di fallire, mentre quasi la metà sono intimorite dalla sensazione di avere più difficoltà a far crescere un’impresa rispetto agli uomini.
A tal proposito, Felizitas Lichtenberg, Head of Diversity and Inclusion di SumUp, sottolinea l’importanza dell’imprenditoria femminile, considerandola catalizzatrice di innovazione e resilienza, in grado di trasformare le sfide quotidiane, dagli stereotipi al divario di genere, in opportunità di riscatto.
L’imprenditoria in rosa: cinque storie di successo
Vediamo ora cinque storie di successo di imprenditrici che si sono impegnate a offrire un reale contributo al territorio e alle altre donne.
Da esperta di psicologia di consumi a creatrice di Bevande Futuriste
Elena Ceschelli, specialista in marketing, comunicazione e brand management, cominciò nel 2011 ad approfondire la psicologia dei consumi, concentrandosi sulle abitudini e tendenze degli utenti. Durante la sua ricerca, notò una mancanza di bevande dedicate alle donne, e decise di porvi rimedio. Da qui proviene l’idea di Bevande Futuriste, progetto nato a Treviso nel 2014 e approdato quest’anno anche a Casa Sanremo.
Bevande Futuriste pone al centro dell’attenzione la figura femminile, offrendo bevande analcoliche prodotte con materie primi di alta qualità, senza coloranti o conservanti e gluten free. L’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze delle donne di oggi, offrendo un’alternativa nutriente e salutare alla solita acqua e caffè.
Elena, inoltre, partecipa e promuove attività organizzate da network di professioniste il cui obiettivo è sostenere le donne nella loro vita professionale e personale. Ladyship, il programma da lei ideato, fornisce alle aspiranti imprenditrici gli strumenti comunicativi necessari per stabilirsi nel mondo dell’imprenditoria.
LATO D, la libreria milanese dedicata al desiderio e alla sessualità
Maria Santomauro, da sempre appassionata di libri e lettura, fonda nel 2021, a Milano, l’associazione LATO D. Dal 2023, questo spazio culturale diventa anche uno spazio sicuro dove affrontare, attraverso i libri, tematiche legate alla sessualità e al desiderio. Non sorprende che l’idea sia nata durante il lockdown, periodo durante il quale la distanza tra corpi ha portato alla luce la necessità di un luogo fisico in cui incontrarsi. LATO D promuove numerose iniziative rivolte alla sfera femminile, organizzando incontri e collaborazioni dedicate.
Dalla “riprogettazione” grazie a Piano C alla sua guida
Piano C, guidato dalla Direttrice Generale Vanesa Pelizza, è un’iniziativa nata nel 2012 con l’obiettivo di aiutare le donne a reinserirsi nel mercato del lavoro. Piano C utilizza il metodo Work Design, che combina tecniche di design thinking, storytelling e empowerment, rafforzando la consapevolezza del valore e dei talenti e offrendo risorse e strumenti concreti per riprogettare la carriera.
Il progetto coinvolge anche le aziende, proponendo iniziative atte a sensibilizzare su temi come sinergia vita-lavoro, flessibilità e benessere organizzativo. Il punto di forza di Piano C è quello di sfruttare gli strumenti social per facilitare il dialogo e condividere strumenti gratuiti a sostegno dei percorsi formativi.
I preziosi gioielli di Demetra e la volontà di inclusione di Na.Co
Demetra, brand di body jewelry, è nato nel 2021 dalle menti di Martina Scorcucchi e sua madre, Patrizia Armati. L’idea è quella di creare gioielli per il corpo ispirati all’immagine di una donna eclettica ed elegante, raccontata come una guerriera romantica.
Na.Co, invece, è un progetto lanciato da Grace Fainelli e l’autrice Espérance Hakuzwimana, e s’impegna ad aiutare le aziende a prendere consapevolezza dei valori di Diversity & Inclusion attraverso consulenze, laboratori e percorsi formativi adatti a ogni esigenza.
Riportiamo qui i link alle pagine di queste cinque imprese al femminile per ulteriori approfondimenti: Bevande Futuriste, LATO D, Piano C, Demetra e Na.Co.
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