Istituzioni finanziarie e cloud: sfide e opportunità nell’adozione

Banche, istituzioni finanziarie e compagnie assicurative faticano a sfruttare appieno i benefici del cloud, nonostante la crescente adozione di queste tecnologie per migliorare l’efficienza e gestire i dati. Andiamo a vedere cosa emerge dal World Cloud Report for Financial Services 2025 di Capgemini.

World Cloud Report for Financial Services 2025: istituzioni finanziarie e cloud

Il World Cloud Report for Financial Services 2025, pubblicato dal Capgemini Research Institute, evidenzia una spaccatura tra le istituzioni finanziarie tradizionali e quelle digital-native, come FinTech e InsurTech.

• Banche tradizionali e assicurazioni adottano il cloud per migliorare l’efficienza operativa (84%).
• Le FinTech e InsurTech lo utilizzano per aumentare le vendite (62%).

Solo il 12% delle istituzioni può essere considerato “cloud innovator”, ovvero organizzazioni con strategie avanzate e risultati significativi grazie al cloud. Volendo entrare più nel dettaglio, meno del 40% dei dirigenti finanziari si dichiara soddisfatto dei risultati ottenuti dal cloud. Le sfide principali includono:

• Sistemi legacy, che rendono difficile l’integrazione dei dati (71%).
• Problemi di privacy e protezione dei dati (70%).
• Qualità insufficiente dei dati disponibili (69%).

Un approccio spesso basato su semplici migrazioni (“lift-and-shift”) e la mancanza di competenze avanzate rallentano i progressi.

Regolamentazioni e compliance

Tecnologie come l’intelligenza artificiale (AI), l’analisi predittiva e l’automazione dei processi sono essenziali per massimizzare il valore del cloud. Tuttavia, molte istituzioni mostrano una maturità tecnologica insufficiente:

• Solo il 15% è avanzato nell’uso dell’AI.
• Il 30% utilizza strumenti di analisi predittiva.
• Il 22% sfrutta l’automazione robotica dei processi.

L’imminente entrata in vigore del Digital Operational Resilience Act (DORA) in Europa e la normativa statunitense sull’open banking aumentano la pressione normativa. Questi regolamenti richiedono infrastrutture cloud-native per garantire sicurezza, privacy e costi contenuti nello scambio dei dati.

Cloud innovator: chi sono e cosa fanno

Le organizzazioni più avanzate, definite “cloud innovator”, mostrano risultati superiori alla media:

• Il 32% eccelle in upsell e cross-sell.
• Il 22% supera gli obiettivi nello sviluppo di prodotti innovativi.

Questi leader adottano un approccio basato sui dati, creano ecosistemi scalabili e puntano su strategie cloud-native.

“L’adozione del cloud andrebbe considerato non solo l’obiettivo finale ma l’inizio di un percorso trasformativo che alimenta la crescita aziendale a lungo termine. Dalla nostra ricerca emerge chiaramente che, sebbene la tecnologia sia considerata dagli istituti finanziari un elemento fondamentale, alcune aziende considerano ancora il cloud solo un mezzo per ridurre i costi, mentre quelle più innovative lo usano come leva per ridefinire le proprie operations”, ha dichiarato Dario Patrizi, Financial Services Director di Capgemini Italia. “Grazie a un approccio cloud-native finalizzato a promuovere una cultura dell’innovazione, le banche e le compagnie assicurative avrebbero un miglioramento nell’offerta di nuovi prodotti e servizi, ingresso in nuovi mercati e aumento della soddisfazione dei clienti. Con l’adozione sempre più diffusa dell’AI generativa da parte delle aziende, un’infrastruttura tecnologica basata sul cloud può supportare il settore nel trarre il massimo dagli investimenti in nuove tecnologie su larga scala.”

Il report, in definitiva, evidenzia che l’adozione del cloud rappresenta una sfida complessa per le istituzioni finanziarie. Un cambio di paradigma, con focus su innovazione e competenze tecnologiche, è essenziale per ottenere benefici reali. Le banche e le compagnie assicurative devono investire in tecnologie avanzate e nella creazione di una cultura cloud-first per restare competitive.

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