AziendeCase Study

Osservatorio Lectra presenta un whitepaper sul mercato fashion (e sulle sue normative)

Innovazione e sostenibilità si intrecciano nel settore del fashion, guidato da normative che mirano a garantire trasparenza e tracciabilità. In questo oceano di complessità, l’Osservatorio Lectra emerge come una bussola, offrendo una mappa dettagliata delle leggi che modellano il futuro del settore fashion.

Fondato nel dicembre 2023, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario di Lectra, l’Osservatorio si pone come punto di riferimento per le aziende del fashion, dell’automotive e dell’arredamento. La sua missione è chiara: decifrare le correnti sottostanti che muovono questi settori, dalle evoluzioni tecnologiche alle sfide socio-ambientali, fino alle metamorfosi dei modelli di business.

In particolare il White Paper di Lectra, intitolato “Mappatura delle normative mondiali in materia di tracciabilità e trasparenza per un fashion sostenibile”, si propone come una lettura essenziale per chi opera nel settore. Disponibile online, il documento esamina ventidue normative, sia vigenti che in prospettiva, spaziando dall’Australia all’Europa, passando per Canada e Stati Uniti.

Le normative sono categorizzate in tre ambiti chiave: l’incremento della due diligence aziendale in termini di sostenibilità, l’esigenza crescente di trasparenza informativa verso i consumatori e l’istituzione di nuovi ostacoli all’accesso nei mercati europei e nordamericani. Quest’ultime, in particolare, sono orientate a contrastare fenomeni quali il lavoro forzato, le condizioni lavorative inique e le pratiche nocive per l’ambiente, delineando un futuro in cui la responsabilità sociale d’impresa non è più un’opzione, ma una norma imprescindibile.

“Dopo il nostro primo White Paper sull’avvento dell’Industria 4.0 e il suo impatto sull’efficienza della produzione industriale, il nostro Osservatorio ha scelto di concentrare le sue ricerche sulle sfide relative alla responsabilità sociale d’impresa. Gli studi che evidenziano l’impatto sociale e ambientale dell’industria del fashion si sono moltiplicati negli ultimi anni. Il settore nel suo complesso deve diventare più sostenibile. Ma ciò implica una maggiore tracciabilità dei materiali utilizzati e una totale trasparenza delle catene del valore, che sono molto complesse. Il nostro White Paper copre le principali normative che stanno già trasformando e continueranno a plasmare le pratiche di tracciabilità e trasparenza”, spiega Maria Modroño, Chief Marketing & Communications Officer di Lectra.

Il White Paper di Osservatorio Lectra: come stanno cambiando le normative del mercato fashion

Il documento dell’Osservatorio Lectra comincia col definire il concetto di “due dilignce”. Definita nel 2018 dall’OCSE come il processo per “identificare, prevenire, mitigare e rendere conto degli impatti negativi”, la due diligence ha subito una trasformazione significativa. L’introduzione della “Due Diligence di Sostenibilità Aziendale” ha ampliato l’orizzonte delle responsabilità aziendali, estendendole ben oltre i confini organizzativi fino a includere l’intera catena di fornitura.

Questo approccio olistico richiede alle aziende di affrontare sfide inedite, gestendo impatti che trascendono le attività dirette e toccano ogni aspetto della catena del valore. Nonostante la promozione di questa pratica attraverso documenti internazionali come i Principi Guida delle Nazioni Unite su Aziende e Diritti Umani (UNGP) e la Guida OCSE, fino a poco tempo fa, questi non possedevano un carattere vincolante.

L’attuale tendenza normativa impone alle aziende di essere trasparenti riguardo la sostenibilità della loro catena di fornitura. Le leggi variano, ma l’obiettivo comune è quello di incoraggiare le aziende a implementare politiche e processi di due diligence efficaci. Questi includono la redazione di rapporti, la formazione, la mappatura dei rischi, e l’adozione di piani d’azione per mitigare rischi e danni.

Nel gennaio 2023, l’Unione Europea ha introdotto la Direttiva sul Reporting di Sostenibilità Aziendale (CSRD). Questa si aggiunge alla Corporate Sustainability Due Diligence (CSDD), per rafforzare la comunicazione di informazioni sociali e ambientali.

Cosa cambia nel concreto per le aziende

Le grandi aziende quotate dovranno aderire alle nuove regole CSRD per il reporting digitale sulla sostenibilità nel 2024. I primi rapporti sono previsti per il 2025. Le altre aziende seguiranno gradualmente, con l’obbligo di presentare un rapporto ESG entro il 2029. La preparazione di questi rapporti richiederà un’analisi di materialità basata sugli standard ESRS, per poi descrivere le performance aziendali in relazione ai criteri pertinenti.

Il settore della moda, in particolare, si trova di fronte a un’ondata di regolamenti stringenti sulla trasparenza. Il focus sarà soprattutto sui requisiti di tracciabilità. I brand dovranno riconsiderare i loro obiettivi ESG, le offerte e l’interazione con le supply chain e i consumatori. Questa pressione normativa è destinata a trasformare l’industria tessile, introducendo nuove responsabilità e definendo nuovi ruoli. Le aziende di moda devono quindi adattarsi rapidamente, rimanendo conformi e competitivi nella corsa alla sostenibilità.

“Le normative sono cruciali perché promuovono l’adozione di pratiche più sostenibili e creano standard
comuni. Attraverso la mappatura delle trasformazioni più avanzate, siano esse già in vigore o in fase di
implementazione, l’Osservatorio Lectra ha raggiunto il suo obiettivo di analizzare le principali trasformazioni per aiutare i clienti di Lectra e i partner del nostro ecosistema ad adattarsi con successo a queste novità”
, chiosa Maria Modroño.

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Autore

  • Marco Brunasso

    Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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