Mollie, azienda di origine Olandese, è un fornitore di servizi finanziari che sta crescendo molto in Europa. Come parte di questa crescita, Mollie sbarca oggi anche in Italia. Il suo obiettivo è quello di fornire anche alle aziende sul nostro territorio un sistema per l’elaborazione dei pagamenti, la riconciliazione e la prevenzione delle frodi che sia fruibile in maniera semplice e attraverso una singola piattaforma.
L’obiettivo di Mollie per l’Italia è sicuramente molto ambizioso; per capire meglio come l’azienda conta di raggiungerlo, siamo andati a intervistare il suo CEO: Koen Köppen.
Innanzitutto, grazie per averci concesso questa intervista. Potrebbe iniziare presentandosi al nostri lettori? In particolare, loro sono interessati a quello che è stato il suo percorso professionale.
Certo. MI chiamo Koen Köppen, attualmente ricopro il ruolo di CEO e CTO presso Mollie, dove sono entrato a maggio 2022. All’inizio solo come CTO, poi a gennaio 2023 ho assunto anche la responsabilità di CEO. Comunque, ho avuto a che fare con Mollie già da prima: sono entrato nel consiglio di sorveglianza nel 2019, in seguito a un importante investimento. Prima, dal 2011 al 2022 sono stato in Klarna in vari ruoli manageriali; negli ultimi cinque anni come CTO.
Di formazione sono un ingegnere; mi piace ancora produrre codice e lo faccio regolarmente. In realtà, continuo anche a rilasciare parte di quel codice in produzione.
Parliamo di Mollie. Che tipo di servizi offrite e come è possibile descrivere il vostro cliente tipo?
Mollie è un’azienda che si è sempre concentrata nel fornire soluzioni di pagamento online per le piccole e medie imprese. Inizialmente, operava nei Paesi Bassi dove, all’inizio degli anni 2000, collegarsi ai metodi di pagamento era molto complicato. Non c’erano ancora veri fornitori di servizi di pagamento e Mollie è stata una delle prime a fornire una interfaccia solida e un processo di onboarding per rendere facile a commercianti di tutte le dimensioni connettersi a dei metodi di pagamento online.
Facendo un salto in avanti di circa 20 anni, arrivando a oggi, Mollie è ancora per lo più un’azienda di pagamenti online. Negli ultimi anni, però, abbiamo ampliato la nostra offerta di prodotti; non solo per i pagamenti online, ma anche per i pagamenti offline e di persona. Inoltre, siamo andati oltre il semplice accettare dei pagamenti. Oggi offriamo una vasta gamma di prodotti che permettono ai commercianti di gestire la loro attività; perché hanno bisogno di molti strumenti per gestire il loro business.
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Un commerciante ha bisogno di incassate, cosa che avviene tramite vendite online, vendite offline o pagamenti B2B; questi ultimi, solitamente tramite fatturazione. Per questo motivo abbiamo anche un prodotto per gestione della fatturazione che rende molto facile generare le fatture e inviarle digitalmente ai propri clienti. Affiancato a questi, offriamo anche un prodotto che chiamiamo Mollie Capital, con cui forniamo finanziamenti ai commercianti.
Oggi diamo supporto a 250.000 commercianti di tutte le dimensioni, dai più piccoli ai più grandi. Aziende che possono avere un fatturato da 10.000 euro fino a un miliardo. Siamo attivi nell’Area Economica Europea, dove ci siamo completamente inseriti in sei mercati: Paesi Bassi, Belgio, Germania, Austria, Francia e Regno Unito. Nei prossimi anni pianifichiamo di estenderci anche a molti altri mercati.
Nel 2023 abbiamo lanciato la nostra offerta di pagamenti in presenza, pensata per permettere ai commercianti di accettare pagamenti in negozio. Questa proposta comprende un terminale, ma anche il “tap to pay”; ovvero, permettere a uno smartphone di accettare pagamenti.
È stato toccato un argomento molto attuale e interessante: l’e-commerce B2B. Possiamo andare un po’ più in dettaglio su questo?
Certamente. Storicamente, i flussi commerciali B2B sono molto significativi ma anche molto inefficienti. Prima di tutto, cercare di capire da chi era possibile acquistare richiedeva, un tempo, di consultare le pagine gialle e successivamente di andare su Internet. Poi bisognava gestire i pagamenti, e ricevere pagamenti è ancora oggi un processo farraginoso. Bisogna generare una fattura, chiedere a qualcuno di trasferire dei soldi, sperare che il denaro arrivi e trattenere le merci fino a quando non si è ricevuto il pagamento.
Ci sono molti problemi che devono essere risolti per rendere l’ e-commerce B2B più efficiente. Noi crediamo che, con l’attuale stato della tecnologia e della legislazione, ci sia una grande spazio di miglioramento. È per questo che abbiamo sviluppato il nostro prodotto per la gestione della fatturazione. Ed è per questo che offriamo anche metodi di pagamento specifici per il B2B. Però, devo anche ammettere che questo è ancora un aspetto molto nuovo per il nostro business. Oggi, la maggior parte dei nostri volumi e clienti provengono dal lato B2C. Tuttavia, stiamo sviluppando rapidamente un’offerta molto solida anche per il B2B.
Oggi annunciamo l’ingresso di Mollie nel mercato italiano. Quali sono i vostri obiettivi? Avete delle previsioni sul breve o medio termine che potete condividere con noi?
La principale ragione per cui entriamo nel mercato Italia è che è il quarto mercato e-commerce più grande d’Europa. È anche un mercato dove le piccole e medie imprese sono molto presenti e riteniamo che sia anche un mercato poco servito dagli attori locali. Quindi vediamo l’Italia come un mercato con moltissime opportunità: un mercato e-commerce forte con molti clienti di piccole e medie dimensioni e una qualità relativamente bassa dei prodotti attualmente disponibili.
Siamo quindi molto entusiasti di entrare nel mercato italiano e, per quanto riguarda le proiezioni, non credo che in questo momento sia rilevante parlare di fatturato o di volume. Preferirei parlare del nostro obiettivo a breve termine, che riguarda in realtà l’ottenere un feedback molto forte dai clienti e una buona adozione del nostro prodotto. Il fatturato seguirà di conseguenza. Quindi, ciò che spero è che nei prossimi mesi saremo in grado di connettere centinaia di commercianti di ogni dimensione e ottenere feedback positivi sulla qualità della nostra offerta. Infine, ottenere una valutazione positiva sul fatto che stiamo realmente risolvendo un problema concreto per i nostri clienti e che la nostra proposta di prodotto ha un valore più alto rispetto alla concorrenza.
Se riusciremo a ottenere questo nei prossimi mesi, sarò molto soddisfatto.
Puntiamo il dito all’elefante nella stanza. C’è un’opinione generalizzata che l’Italia sia un Paese difficoltoso dal punto di vista regolamentativo. Condividete questa visione?
È difficile per me commentare su questo aspetto. Offriamo i nostri prodotti e servizi tramite la nostra licenza olandese e, secondo la legislazione europea, si è regolati nel proprio paese di origine. La Banca Centrale Olandese ci fornisce una licenza che ci consente di offrire servizi in tutta l’Unione.
Quindi, per un cliente italiano, non cambia davvero nulla se acquista prodotti e servizi da Mollie o localmente. Siamo molto sicuri che l’offerta del prodotto sia la stessa. Dal punto di vista delle funzionalità di base, ovviamente, pensiamo che la nostra offerta di prodotti sia significativamente migliore, ma abbiamo le stesse capacità che si possono ottenere da un fornitore locale.
Mollie opera è una grande azienda che opera a livello multinazionale. Quali sono le difficoltà di muoversi su una scala così ampia?
La parte più difficile di operare in molti paesi contemporaneamente con una piattaforma unica è, in ultima analisi, la localizzazione. Si tratta di trovare la giusta intersezione nei requisiti, ma assicurandosi anche di rispettare i vincoli locali. Diversamente, si offrirà un prodotto di qualità inferiore ai clienti sul territorio.
Per noi, questo significa che abbiamo trovato modi per astrarre i requisiti locali in modo da poter comunque avere un’unica offerta di prodotto: un’unica dashboard, una singola API e una sola app. Al contempo, avere anche un prodotto completamente localizzato in grado di soddisfare tutti i requisiti che un commerciante italiano, tedesco o francese può avere. Sembra facile, ma nella pratica è estremamente difficile. Nell’industria finanziaria possiamo vedere che sono pochissime le aziende che sono riuscite a costruire una piattaforma unica in grado di servire più paesi.
Mollie, fin dall’inizio, è stata costretta a espandersi in nuovi mercati. I Paesi Bassi sono un paese relativamente piccolo. Già nei primi anni, abbiamo dovuto andare in Belgio e poi in Germania. Grazie a questa espansione precoce abbiamo sviluppato delle capacità specifiche. Sappiamo come localizzare, e questo ci permette di offrire un prodotto di qualità molto alta in diversi paesi con un’unica piattaforma. E questo è ciò che, alla fine, fornisce valore ai nostri clienti.
Tornando a parlare di e-commerce B2B, è molto comune che questo si sviluppi su un piano internazionale. Questo è fonte di problemi aggiuntivi, o si tratta giusto di indirizzare un pagamento verso un paese estero?
Possiamo indirizzare e ricevere pagamenti da molti paesi in tutto il mondo. Non dico tutti i paesi del mondo, non sarebbe corretto, ma con i bonifici SEPA si copre un’area molto vasta, come pure con le carte di credito.
Quello che si osserva è che il commercio B2B, per la maggior parte, è ancora regionale. C’è molto commercio transfrontaliero all’interno dell’Europa. Ce n’è meno, anche se è comunque rilevante, tra i diversi continenti.
Gli scambi avvengono principalmente tra aziende molto grandi. Notiamo che i commercianti di medie dimensioni tendono a fare più scambi all’interno di una regione, come ad esempio l’UE. Questo è in gran parte dovuto ai costi della logistica e alle quantità necessarie per rendere conveniente, ad esempio, il commercio con la Cina. Con l’attuale offerta di pagamenti che proponiamo, le funzionalità bancarie e con carta di credito di cui disponiamo, abbiamo un’offerta molto interessante per supportare le aziende nell’e-commerce B2B.
C’è qualcosa che le piacerebbe aggiungere per i nostri lettori?
Vorrei aggiungere è che la presenza di Mollie a Milano, in realtà, è precedente al lancio in Italia. Infatti, siamo qui già dal 2023, con un hub di sviluppo ben avviato. Abbiamo 40 persone nel nostro ufficio di Milano: tecnici, product manager, data scientist e analisti. E credo che questo sia anche il motivo per cui siamo molto entusiasti di espanderci in Italia. Il prodotto che venderemo è in parte sviluppato proprio da persone qui a Milano e in Italia, e penso che sia una cosa molto positiva.
Siamo molto soddisfatti della qualità dei tecnici a Milano e puntiamo davvero a continuare a sviluppare il nostro hub. Nel tempo, vediamo il nostro rapporto con l’Italia non solo come un’opportunità per portare prodotti e servizi a clienti italiani, ma anche per garantire posti di lavoro qui a Milano. Credo che questo sia un aspetto distintivo che abbiamo, e siamo molto contenti della qualità del mercato del lavoro in questa città.
- Gerardus Blokdyk (Autore)
La redazione ringrazia Koen Köppen per l’interessante chiacchierata. Per tutti i lettori interessati ad approfondire prodotti e servizi di Mollie, consigliamo di consultare il sito internazionale dell’azienda.
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