L’intrattenimento punta alla sostenibilità, ma persistono ostacoli: il report di Sony

Una nuova ricerca di Sony evidenzia progressi e difficoltà nell’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale nel settore dei media e dell’intrattenimento in Europa. Nonostante alcune aziende abbiano già implementato cambiamenti operativi, permangono importanti barriere finanziarie e culturali.

L’industria dell’intrattenimento punta alla sostenibilità ambientale

Il settore dei media e dell’intrattenimento in Europa si trova di fronte a una sfida crescente: coniugare innovazione e sostenibilità. Un recente report di Sony, intitolato “Means & Mindsets: the state of sustainability in the media industry”, fa il punto sullo stato attuale degli sforzi per ridurre l’impatto ambientale in questo ambito.

Secondo i dati del report, il 73% delle aziende ha intrapreso azioni concrete per migliorare le proprie pratiche. Tuttavia, solo il 40% di esse ritiene importante essere considerate sostenibili agli occhi del pubblico. Quasi la metà ha ridotto i viaggi e il personale necessario sul posto, dimostrando un impegno verso la riduzione dell’impatto ambientale.

Il principale freno alla sostenibilità, secondo il 46% degli intervistati, è rappresentato dagli investimenti finanziari necessari per implementare cambiamenti significativi. A questo si aggiunge un altro ostacolo rilevante: la cultura interna e i comportamenti consolidati. La ricerca mostra che il 41% delle aziende fatica a cambiare mentalità, un aspetto che frena ulteriori sviluppi.

Inoltre, solo il 43% delle impreseinveste attivamente in sostenibilità, dimostrando come il tema, seppur centrale, non sia ancora prioritario per molte organizzazioni.

Influenza dei dipendenti e costo della sostenibilità

Sorprendentemente, non sono i clienti a spingere verso la sostenibilità, ma i dipendenti stessi. Circa la metà degli intervistati ha dichiarato che il personale interno è la forza trainante del cambiamento. Ciò suggerisce che l’industria debba focalizzarsi maggiormente su politiche interne per promuovere l’adozione di pratiche più sostenibili.

Un altro fattore chiave è il costo: più del 55% delle aziende ritiene che i prezzi siano più rilevanti rispetto alla sostenibilità nelle decisioni di approvvigionamento. Questo equilibrio tra spese e pratiche eco-compatibili rappresenta una delle sfide principali.

Secondo Olivier Bovis, Director Head of Media Solutions Business di Sony Europe, l’industria deve affrontare due aspetti critici: gli investimenti economici e il cambiamento di mentalità. Per migliorare la sostenibilità, secondo Bovis, è necessario un approccio olistico che coinvolga fornitori, partner e clienti, responsabilizzandoli nel processo di transizione.

In conclusione, la strada verso una maggiore sostenibilità nel settore dei media europei è ancora lunga. Anche se il 71% delle aziende si è impegnato in iniziative per migliorare la propria impronta ambientale, gli ostacoli finanziari e culturali continuano a rappresentare un freno.

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