Ecologico, umano e piacevole, con strumenti digitali che soddisfano le esigenze di personalizzazione e aiutano a risparmiare tempo. È questo il l futuro del retail secondo un nuovo studio commissionato da Axis Communications a Ipsos sulle opinioni degli italiani riguardo l’esperienza d’acquisto nei punti vendita fisici.
Online e negozio fisico a braccetto
Lo studio che ha coinvolto 505 utenti suddivisi per fasce d’età, acquirenti dei mercati beauty, fashion e sport non disdegna il negozio fisico rispetto agli acquisti solo online. Infatti il 57% degli intervistati ha dichiarato che il negozio fisico e il sito internet sono complementari. Quasi un italiano su tre (33%) preferisce invece il negozio fisico, mentre solo il 10% predilige fare acquisti solo online.
Gli utenti che preferiscono il negozio fisico lo fanno perché trovano il prodotto subito disponibile (motivo principale indicato dall’86% degli utenti), perché si può toccare, provare e vedere dal vivo il prodotto (85%) e perché spesso vuole confrontarsi con il personale addetto alla vendita per la scelta del bene da acqustare (79%).
Chi predilige l’online sceglie questo canale di vendita per l’ampia offerta di prodotti (62%) e per la possibilità di risparmiare tempo (62%). Inoltre il 70% degli intervistati non sente la necessità di un contatto umano, e sa in prima battuta quale prodotto scegliere.
Un giro al negozio come momento di svago
La ricerca evidenzia che il 36% degli intervistati considera la visita in negozio un’occasione per raccogliere informazioni, facendo un sopralluogo, il 18% lo ritiene invece un momento di svago. Ed è proprio anche sul concetto di divertimento che si possono aprire nuovi scenari per il retail nazionale.
Il cosiddetto showrooming è vissuto anche come attività di intrattenimento, soprattutto tra le generazioni più giovani, (18-24 anni) dove per il 27% il tempo trascorso in negozio è soprattutto un momento di piacere e divertimento. Tale percezione rappresenta un’opportunità per i retailer di attrarre gli acquirenti e indurli all’acquisto, capitalizzando sul ruolo del personale di vendita e individuando nuove dinamiche di interazione per la prova di prodotto.
Il futuro del retail
Nel futuro gli acquirenti che preferiscono il negozio si aspettano però delle novità. Il 78%, infatti, ha dichiarato di essere preoccupato per la questione ambientale e il 73% afferma di fare attenzione alla provenienza dei prodotti. Cresce inoltre, sempre di più, la voglia di non omologarsi grazie ad articoli personalizzati e originali. Il 74% dei clienti retail coinvolti nell’indagine ha dichiarato di voler avere uno stile del tutto personale senza assomigliare agli altri. Un desiderio molto diffuso ovviamente fra i più giovani che apprezzano la possibilità di essere coinvolti in prima persona nella creazione di un articolo, addirittura attraverso concorsi indetti da designer e stilisti o con l’ausilio di stampanti 3D.
L’aspettativa principale del cliente è quella di vivere il momento della visita e dell’acquisto sul punto vendita in maniera più rilassata e personale: da shopping experience a human experience. L’82% degli intervistati considera l’atmosfera generale un elemento importante con particolare attenzione che vede nella musica che per 3 intervistati su 4 dichiarano è fondamentale per contribuire a rendere l’esperienza nel negozio positiva.
Lo store del futuro non potrà, ovviamente, prescindere dall’innovazione tecnologica: strumenti per prove prodotto più immersive, soluzioni di gestione dei momenti di picco dell’affluenza e opzioni di check-out intelligenti rappresenteranno certamente fattori importanti su cui costruire un’accoglienza e consulenza personalizzata, in cui l’armonia degli spazi e il contatto umano rivestono un ruolo fondamentale.
“Il punto vendita fisico è in costante evoluzione, raccogliere informazioni per comprendere i trend e le esigenze dei consumatori in anticipo diventa vitale per essere competitivi sul mercato. Con le nostre telecamere di rete, grazie alle applicazioni retail, siamo già in grado di fornire ai retailer dati fondamentali per migliorare la propria offerta, nel rispetto della privacy dei clienti” spiega Pietro Tonussi, Business Development Manager di Axis Communications. La tecnologia deve però essere guidata dalle persone. Con questo nuovo studio abbiamo quindi voluto offrire al mondo retail un’analisi di scenario, con l’obiettivo di dare spunti di riflessione da cui partire per l’ottimizzazione dei risultati sul punto vendita e di porci come partner strategici di consulenza a supporto dei nostri clienti”.
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