HP OfficeJet Pro.
È una nuova famiglia di stampanti dedicata alle PMI e appena lanciata sul mercato da HP.
Ma, esattamente, cosa significa “dedicata alle PMI”? Perché in fondo esteticamente la differenza non è tantissima rispetto ai prodotti consumer e a una rapida occhiata persino le funzionalità ci paiono le stesse.
Abbiamo preso il nostro quesito e l’abbiamo rigirato a Eleonora Ozzimo, Senior Category Marketing Manager di HP Italia.
Cosa rende una stampante adatta al mondo business?
“Le OfficeJet Pro sono delle stampanti a getto d’inchiostro per il business. Perché diciamo per il business? Perché sono ottimizzate per una stampa quotidiana e per le esigenze di business di un’azienda. Rispetto alle stampanti consumer, hanno delle prestazioni più elevate, tra cui sicuramente la velocità di stampa, ma non solo. Per esempio, la maggior parte ha anche il fax per tutte quelle aziende che ancora hanno a che fare con la pubblica amministrazione. Oppure pensiamo al fascicolatore – quello che normalmente troviamo sopra la stampante – che in alcune stampanti OfficeJet Pro diventa un fascicolatore fronte-retro. Alcune lo hanno in singolo passaggio, quindi il foglio passa una volta e fa la scansione sia da un lato che dall’altro contemporaneamente, rispondendo così a esigenze più importanti e più sofisticate. “
Ci sono anche altri elementi, ci spiega Ozzimo, che distinguono i due mondi, come ad esempio le cartucce ad inchiostri separati: una per il nero, una per il ciano, una per il giallo e una per il magenta. Sembra un dettaglio ma in realtà questa divisione abilita velocità di stampa più elevate.
In più permette anche un certo grado di ottimizzazione.
Pensate, ad esempio, alla carta intestata. Se è colorata perché, ad esempio, c’è un logo è normale che un colore potrebbe consumarsi più rapidamente di altri. Questa distinzione consente di sostituire una sola cartuccia invece di dover cambiare in blocco “la cartuccia del colore”, che magari aveva ancora inchiostro per le altre tonalità.
“Non sono delle stampanti consumer a cui abbiamo messo il nome business – specifica Eleonora Ozzimo – ma sono proprio pensate e progettate per andare a sopperire delle esigenze diverse e sofisticate.”
Cosa guardo in una stampante?
Tendenzialmente siamo soliti guardare 4 aspetti di una stampante:
- Installazione
- Facilità d’uso con lo smartphone
- Sicurezza
- Sostenibilità
Il primo punto spesso è quello che gli utenti trovano più ostico, con storie dell’orrore su processi lunghissimi, cose che non funzionano, reset e reti non compatibili.
“La prima impressione è fondamentale. – ci spiega la Senior Category Marketing Manager di HP Italia. – Quello che ha fatto HP è trasferire il processo di installazione in un’applicazione. Abbiamo HP Smart, che è un’app con cui si può gestire la stampante e serve proprio per installarla. Perché? Perché è molto più immediato utilizzare un’app, visto che ormai siamo abituati a usare le applicazioni sostanzialmente per tutto. Quindi l’app guida il cliente passo passo con anche degli esempi pratici. Ti fa, ad esempio, vedere come si montano le cartucce con un piccolo video […] Ed è un’app che puoi usare anche sul PC.”
Non solo: il processo ideato dall’azienda americana consente di installare contemporaneamente sia la stampante che la rete, facilitando le cose anche per gli utenti meno abituati ad utilizzare la tecnologia.
L’app però non si limita a fare questo. Ad esempio, c’è tutta una parte legata alla digitalizzazione e alla condivisione dei documenti, che avviene anche lontano dalla stampante. HP Smart, infatti consente di scansionare un documento usando il telefono e poi di condividerlo con colleghi e clienti usando altre app presenti sul vostro smartphone, oppure potete caricare i file sul cloud senza troppe difficoltà.
“Io faccio sempre l’esempio del libero professionista e della fattura – racconta Eleonora Ozzimo -Il libero professionista fa un acquisto e ha la fattura in mano. In passato cosa faceva? Tornava in ufficio, metteva la fattura, la impilava nella pila di fatture che doveva mandare avanti, sapendo già che avrebbe dovuto spendere due o tre ore di un pomeriggio in cui avrebbe dovuto fare la scansione dei documenti e trasferirla. Cosa fa oggi quel libero professionista? Appena riceve la fattura, non esce neanche dal negozio, fa la scansione col cellulare e da lì la manda automaticamente al proprio commercialista.”
“Automaticamente” perché l’app offre la possibilità di creare delle scorciatoie per velocizzare tutta una serie di operazioni come, appunto, scansionare e inviare direttamente una fattura al commercialista pre-impostando email, oggetto e corpo del messaggio.
“Secondo me la stampa è solamente un pezzo – ci dice Eleonora Ozzimo – Lachiave fondamentale è la condivisione dei contenuti, che è un tema attualissimo.”
Ci sono però due altri temi centrali: la sostenibilità e la sicurezza.
La sostenibilità è parte degli obiettivi di HP già dal 1957. Da oltre 20 anni, inoltre l’azienda pubblica un rapporto annuale per evidenziare risultati, progressi ed iniziative su questo argomento, che nella visione HP viene articolato attorno a tre pilastri: climate action, human rights e digital equity.
Come si traduce tutto questo nel concreto? Nelle azioni per azzerare le emissioni nette di carbonio in tutta la catena del valore, nell’obiettivo di raggiungere le emissioni NET zero entro il 2040 e la circolarità nei prodotti e servizi entro il 2030 e in iniziative e collaborazioni sia a livello globale che locale, come ad esempio i quasi 2 milioni di alberi piantati insieme a partner come la Fondazione Arbor Day, il WWF e Conservation International.
C’è grande attenzione anche sul prodotto. Ecco perché le nuove OfficeJet Pro hanno una percentuale di plastica riciclata minimo del 30% con alcuni modelli che arrivano fino al 45%.
“Abbiamo il programma HP Planet Partners per le aziende e i liberi professionisti che lo richiedono. Noi forniamo dei contenitori dove loro possono stoccare le cartucce e il toner esausto. E poi HP attraverso dei partner va a ritirare queste cartucce e questo toner e lo smaltisce ed è un programma gratuito – continua Ozzimo – È un grande aiuto per le aziende, soprattutto quelle che ne fanno largo uso.”
Grande attenzione anche alla sicurezza: “Le OfficeJet Pro sono protette da un software HP che si chiama HP Wolf Pro Security e di fatto rende queste stampanti secure by design, andando a proteggere le parti più intime della stampante, quindi la memoria, il BIOS e blinda di fatto le stampanti per cui non sono un punto di accesso.”
Questo significa che il cliente finale non deve fare nulla, anche se l’ufficio o l’azienda non è dotato di sistemi di sicurezza sofisticati, avendo però la sicurezza che la stampante non è un punto d’accesso per i malintenzionati.
“Poi, se vuole, il cliente può aggiungere altre soluzioni e servizi che HP ha nel proprio portafoglio, ma la stampante di per sé è già sicura così, proprio perché è pensata per essere introdotta in questo tipo di ambienti: la casa, gli studi, le piccole aziende che magari appunto non hanno questo sistema.”
HP OfficeJet Pro: progettate per i clienti
Facilità di installazione, uso da mobile, sostenibilità, sicurezza… ma non è finita qui.
Le HP OfficeJet Pro nascono per soddisfare le esigenze dei clienti, da qui l’aggiunta di funzioni e dettagli che facilitano la vita ai professionisti.
“Ad esempio la serie 8000, che è quella più pensata per lo smart working, per il lavoro ibrido. Abbiamo introdotto la modalità silenziosa, molto utile per l’utilizzo da casa, che permette di stampare in qualsiasi momento della giornata senza disturbare. Oppure, per esempio, le A3, ossia le OfficeJet Pro 9720, 9730. Dato che spesso queste stampanti sono utilizzate anche dai grafici, abbiamo introdotto la gamma P3. Le stampanti di solito utilizzano la gamma RGB, che ha un certo range di colori. La gamma P3 ha un range di colori più vasto. Alla fine, il risultato finale è che l’immagine è molto più realistica. Cioè, c’è una corrispondenza tra quello che si vede a video e il lavoro stampato. Pensiamo ad esempio agli arredatori di interni che hanno così un valido supporto nel presentare al cliente i rendering stampati, che ora hanno una resa del colore realistica.
C’è però un’altra app per queste stampanti A3: HP Smart Clicks.
A che serve? “Permette di fatto di prendere file di formati diversi. E’ sufficiente fare Drag and drop e i file si aprono e automaticamente vengono ridimensionati per essere ottimizzati nella stampa. – ci spiega la Senior Category Marketing Manager di HP Italia. – L’anteprima di stampa risulta così realistica, nella fase di stampa, poi, è possibile anche stampare i trattini per il taglio. Pensiamo a quei negozi che vogliono invitare i clienti per un’inaugurazione o quant’altro che possono così stampare e effettuare un taglio pulito, ottimizzando i tempi”.
Fondamentali anche le dimensioni delle nuove OfficeJet Pro: spazi sempre più ridotti richiedono prodotti più compatti, che possono essere posizionati ovunque, anche su una scrivania.
C’è ancora spazio per le stampanti?
Viene però da chiedersi se in un mondo che corre verso la digitalizzazione ci sia ancora spazio per le stampanti.
Per Eleonora Ozzimo sì, perché ancora oggi ci aspettiamo di avere sempre a disposizione una stampante. Siamo digitali ma fino ad un certo punto perché abbiamo ancora bisogno della carta fisica, lavorare su un testo scritto o prendere appunti per iscritto fa la differenza, in termini di concentrazione e memorizzazione.
“E poi c’è tutta la parte della digitalizzazione dei documenti e quella è importante. Per rendere un documento condivisibile lo devi comunque digitalizzare e in questo le stampanti hanno un ruolo. Ed è per questo che l’applicazione è fondamentale, perché permette proprio questo, cioè amplifica quella che è una funzionalità di base della stampante. La scansione non è più solamente la scansione, è la possibilità di condividere un documento.”
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