L’edizione 2022 del CES deve ancora iniziare, ma la startup torinese Domethics¸ che abbiamo già incontrato all’edizione 2020 della fiera, si è già fatta notare, ricevendo per il suo prodotto Adriano l’Innovation Awards Honoree 2022. Abbiamo quindi organizzato una chiacchierata con Mirko Bretto, co-fondatore dell’azienda, per farci spiegare l’evoluzione dell’azienda in questi anni e gli obiettivi per il 2022. Ecco quanto emerso.
La strada di Domethics verso CES 2022
Partiamo dalle basi, ovvero cos’è Adriano. Si tratta di un dispositivo in grado di dare nuova vita a vecchi telefoni, tablet e smart TV, trasformandoli in hub per controllare la propria smart home. In questo modo è possibile ottenere, con un costo contenuto e riutilizzando dispositivi altrimenti dimenticati in un cassetto, un gateway IoT in grado di interfacciarsi con quasi tutti i dispositivi smart in commercio (lampadine, telecamere e via dicendo).
“Crediamo nell’idea e nella potenzialità data dall’economica circolare” ci dice Bretto. “ll nome Domethics viene proprio dall’unione di Domotica ed Etica. Questo è un nostro pallino, tutti i progetti che facciamo devono avere una ricaduta positiva a livello sociale”.
“Una ricerca di fine 2019-inizio 2020 sosteneva che, solo in Europa, ci sono 700 milioni di dispositivi chiusi nei cassetti. Una cifra che diventa di 6 miliardi se guardiamo a livello globale. Si tratta di prodotti in un limbo, più vicini ad essere e-waste che altro. Stimiamo che allungare la vita di un dispositivo di un anno risparmi circa 5 kg di emissioni di CO2, circa la metà di quanto assorbe un albero in un anno. Se riuscissimo ad allungare la vita anche di una percentuale minima di questi dispositivi, anche solo l’1%, l’impatto sarebbe enorme”.
Un design semplice e sostenibile
Adriano, che si collega al telefono via Bluetooth, ne sfrutta la potenza di calcolo e alcuni sensori, come le fotocamere (che diventano smart camere per la casa) o il microfono (per i comandi vocali attraverso gli assistenti). Il suo corpo, che integra altri componenti e sensori, è stato progettato secondo una logica precisa: “Abbiamo puntato ad un design facile e che richiede poca manutenzione. Per questo, ad esempio, Adriano usa le pile stilo al posto di una batteria a litio e ha un case in plastica riciclata. Abbiamo anche chiuso una collaborazione con la startup Fabbrica Torino, che fa occhiali e che produrrà per noi una linea di frontalini in vetro dalle lastre di recupero”.Tanti piccoli segnali e accortezze che mandano un messaggio chiaro, anche se il focus principale rimane il riutilizzo di smartphone e tablet.
Adriano, grazie ai moduli WiFi, Bluetooth 5, ZigBee e Z-wave (che non sarà da subito funzionante, ma comunque è già integrato), può comunicare con la quasi totalità dei dispositivi smart home sul mercato. “La board ha anche una porta seriale libera, che ci permette di integrare, su richiesta di un cliente o nel caso emerga una nuova tecnologia, un altro standard di comunicazione senza rifare l’ingegnerizzazione del prodotto”. Una flessibilità che è servita ad esempio per una azienda cliente tedesca, che richiedeva lo standard EnOcean. “Abbiamo sempre creduto fortemente in un concetto di ecosistema aperto e di interoperabilità”.
L’Innovation Awards Honoree e il 2022
L’assegnazione dell’Honoree è stata la ciliegina di un percorso iniziato in occasione dell’edizione 2020 del CES e che nel 2022 proseguirà con il lancio commerciale di Adriano. “Nella sezione smart home siamo gli unici italiani, e credo che anche in generale, su tutti i prodotti della categoria smart home di europei non ce ne siano tantissimi. Questa cosa ci rende abbastanza orgogliosi.”
La demo portata al CES 2020 con il progetto MadeIn.It ha permesso di ricevere la credibilità, la visibilità e il feedback necessario ad andare avanti. Da cui, anche passando per l’acceleratore TH2, sono arrivati poi i primi investimenti.
Al CES di gennaio ci sarà il lancio ufficiale di Adriano, e poi partirà una campagna Kickstarter. “Il prodotto è finito, ma da altri progetti abbiamo visto l’importanza di costruire una community di early adopter, ti permette di avere sempre un polso diretto del mercato. E perché vogliamo arrivare direttamente al mercato consumer”.
Vi racconteremo ancora di Domethics e della altre startup di MadeIn.It a inizio gennaio in occasione dell’edizione 2022 del CES. Intanto potete trovare maggiori informazioni sull’azienda dietro Adriano presso il sito ufficiale.
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