Dell, lo sappiamo tutti, è una di quelle aziende che è cresciuta creando e vendendo tecnologia innovativa. Il suo evento annuale, il Dell Technologies Forum, è l’occasione per capire dove si è arrivati e dove si sta andando. Nell’edizione 2023 del forum, la più frequentata mai organizzata a Milano, Dell ha messo strettamente in relazione il mondo della tecnologia e quello dei dati per capirne in che modo dipendono l’uno dagli altri. Soprattutto in un momento di grande interesse per l’intelligenza artificiale; che necessita di entrambi. Vediamo insieme quali sono i principali punti dell’evento.
2023: anno di successi per Dell, le parole del fondatore
A raccontate della situazione delle corporate ci pensa, con un video, direttamente il fondatore: Michael Dell. Il CEO ringrazia partner e clienti per la fiducia che stanno dimostrando all’azienda e parte subito con i numeri del 2022. L’immagine è quella di un’azienda in buona salute; con un fatturato di 102 miliardi di dollari nel 2022 e più di 170 mila dispositivi inviati ai clienti ogni giorno.
In questo momento Dell si sta concentrando sulle apparecchiature installate a bordo rete; sull’Edge. Questo perché, nella visione dell’azienda, Cloud ed Edge lavoreranno insieme come un unico ecosistema. Di fatto questo processo è già iniziato e fa parte del fenomeno del cloud ibrido. Fatte queste premesse, Dell vede nella sua piattaforma APEX, annunciata quest’anno a Las Vegas, lo strumento in grado di creare questo ecosistema.
In chiusura, guardando al futuro, non può certo mancare un occhio di riguardo alla tecnologia dell’AI generativa, che può essere un grande valore aggiunto per l’ecosistema. A tal fine, ci dice Dell, l’azienda sta lavorando con NVidia per fornire soluzioni sempre più potenti ed efficienti in grado di supportare AI progressivamente più complesse.
La situazione italiana
Al Dell technologies Forum del 2023. il punto sulla divisione italiana lo fa Filippo Ligresti; Vice President e General Manager di Dell technologies.
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Uno degli elementi principali del discorso è che oggi la tecnologia aiuta il business e condiziona il modo in cui vengono gestite le aziende. Abbiamo quindi assistito a una trasformazione per cui oggi la tecnologia non è più uno strumento di supporto ma è ciò che condiziona le strategie aziendali. In un momento storico in cui siamo molto concentrati sull’AI, l’innovazione finalizzata al successo commerciale dovrebbe, secondo Dell, tenere conto di alcuni obiettivi fondamentali tra i quali migliorare la capacità predittiva per aumentare le capacità produttive di individui e aziende. Secondo la multinazionale, solo chi segue questa strada con il giusto passo potrà ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Quindi, più di tutto diventa strategico capire come si muove oggi l’innovazione.
Il rapporto tra le aziende e l’innovazione
Parlando di innovazione anche al di fuori del Forum, Dell ha svolto un’indagine nella primavera del 2023 per capire il rapporto tra le aziende e l’innovazione: il Dell Technologies Innovation Index. Questo studio ha visto coinvolti 45 paesi, tra cui il nostro.
L’innovazione viene percepita come strategica, tant’è vero che il 70% delle aziende in Italia ha creato una divisione dedicata all’innovazione. Nonostante questo, pare ci sono delle difficoltà a metterla in campo.
Dalla ricerca emerge che il 71% degli intervistati pensa che l’azienda per cui lavora sia innovativa o estremamente innovativa. Tuttavia, il 57% pensa anche che l’azienda, nonostante l’innovazione, non sarà comunque rilevante nei prossimi 3-5 anni. Questi numeri vanno poi intrecciati con il fatto che l’82% delle aziende stanno ancora definendo cosa fare o sono alla finestra mentre solo il 18% sta effettivamente investendo in tecnologia. La situazione italiana, purtroppo, non differisce in maniera significativa rispetto a quella mondiale.
Dalla ricerca emerge una significativa consapevolezza tra le imprese italiane sulla necessità di sviluppare una cultura dell’innovazione sempre più pervasiva, dove tutte le idee sono prese in considerazione e dove sia incoraggiato l’apprendimento dei collaboratori anche attraverso il fallimento di uno specifico progetto
Filippo Ligresti – Vice President e General Manager di Dell technologies
Il muscolo dell’innovazione
Le aziende che oggi prosperano sono quelle che hanno iniziato prima delle altre il percorso di innovazione tecnologica. Ligresti, da questo punto di vista, paragona l’innovazione aziendale a un muscolo che, come tale, deve essere allenato. Per poterlo allenare, a suo avviso, serve adottare una cultura un po’ più anglosassone basata sul concetto di trial and error. Ovverosia, non aver paura di provare delle soluzioni e poi imparare dai propri errori. Infatti, il 18% di aziende che si sono tuffate nell’innovazione sono riuscite a ottenere una crescita importante, in misura doppia rispetto a chi è ancora in fase decisionale. Inoltre, queste aziende pare abbiano anche più opportunità di trattenere i giovani di talento.
Lo studio di Dell identifica infine una serie di ostacoli all’innovazione percepiti dalle aziende. Per il 45% degli intervistati le persone non possono lavorare con sicurezza da dovunque, mentre il 41% è sensibile ai costi del cloud in crescita. Dal punto di vista gestionale, per il 69% c’è una difficoltà a interpretare flussi di dati in continua crescita e il 56% reputa difficile gestire gli ambienti distribuiti tra edge e cloud. Sul versante security, per il 67% dei partecipanti mancano delle soluzioni di sicurezza affidabili end-to-end.
Le opportunità offerte dell’innovazione
Nella seconda parte della presentazione al Dell Technologies Forum del 2023 la parola passa a Frediano Lorenzin; Country Chief Technology Officer per l’Italia. Lorenzin, già nella premessa, preferisce non parlare di sfide ma piuttosto di temi che andranno a caratterizzare il prossimo futuro e di opportunità offerte.
Intelligenza artificiale
Ovviamente, la AI non può che essere la prima grande opportunità posta di fronte a noi, a patto di riuscire a portarla all’interno delle aziende e farla diventare enterprise-ready in tempi brevi. Oggi, potenziata da una grande disponibilità di dati, la AI generativa sta cambiando i canoni con cui usiamo la tecnologia (con un chiaro riferimento agli assistenti virtuali).
Cogliere questa opportunità, tuttavia, richiede di risolvere problemi relativi a dati e tecnologia. Sul fronte dei dati, bisogna riuscire a gestire la privacy e regolamentare la proprietà intellettuale. Dal punto di vista tecnologico, invece, è ancora difficile capire come inserirla nei processi aziendali. Appunto per affrontare quest’ultimo punto Dell ha fatto partire il progetto Helix in collaborazione con NVidia. Lo scopo del progetto è quello di rendere le aziende in grado di partire immediatamente inglobando la AI nei propri processo.
Sempre l’intelligenza artificiale, inoltre, andrebbe gestita sull’Edge della rete di accesso; dove può essere più velocemente raggiungibile dall’utente finale. Tuttavia, occorre trovare dei compromessi con la capacità computazionale e la gestione dei dati. Su questo fronte la multinazionale propone sul mercato una sua soluzione: DellNativeEdge. Con DellNativeEdge l’Edge viene gestito come un sistema distribuito zero touch (nel senso di connectionless) e zero trust. SI tratta di un framework aperto, e quindi facilmente integrabile con le infrastrutture aziendali esistenti.
Multicloud
Il multicloud è una strategia che prevede l’utilizzo di più cloud dello stesso tipo, sia pubblici che privati per erogare un servizio. Diversamente del cloud ibrido, non si occupa anche di orchestrare una soluzione IT in comune.
Il multicloud è già una realtà; ma presenta anche una complessità in continua crescita; per cui è importante imparare a pianificarlo in anticipo. Inoltre, paradossalmente, il multicloud viene a volte gestito come un silos: un’azienda usa più cloud, ma li tratta in maniera separata e indipendente, e questo può generare problemi. La soluzione offerta da Dell è APEX: un’infrastruttura di gestione per il multicloud. APEX è in grado di migrare e orchestrare applicazioni in cloud (ground to cloud) e di riportare applicazioni cloud on premise (cloud to ground).
Sicurezza
Sulla parte di sicurezza Lorenzin auspica un futuro senza più prodotti per la sicurezza, ma prodotti inerentemente sicuri. Questo vuol dire che qui l’innovazione è da vedere come un passo al di fuori dalla nostra zona di comfort. Qui, secondo Dell, lo sforzo deve essere condiviso tra più aziende; ed è per questo che si è fatta promotrice del progetto Fort Zero. Si tratta di un consorzio che mira a semplificare a tal punto il paradigma di security zero trust da renderlo accessibile a qualunque azienda entro i prossimi 12 mesi.
Ambiente di lavoro
Relativamente all’evoluzione degli ambienti di lavoro, pochi si interrogano su come l’innovazione tecnologia andrà ad impattare le stazioni di lavoro personali. Second il CTO ha poco senso innovare sulla stazione di lavoro fisica. Molto meglio portare innovazione sulle tecnologie che si possono usare alla stazione di lavoro e sulla sicurezza end-to-end per favorire un modello di lavoro flessibile. Infine, è molto importante innovare anche sulle funzionalità e sulle tecnologie per il lavoro collaborativo.
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