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Data center e AI: nemici o alleati della sostenibilità ambientale?

I data center, si sa, sono affamati di energia, e l’intelligenza artificiale li sta facendo diventare ancora più voraci, ponendo il settore dei data center di fronte a sfide e opportunità legate a sostenibilità e gestione delle risorse. Però, secondo il nuovo report redatto da BCS, proprio l’AI stessa potrebbe aumentare la sostenibilità dei data center, ottimizzando l’uso di risorse e garantendo un futuro più green.

Il report di BCS, dal titolo “AI – Peril or Promise?“, si basa su un sondaggio somministrato a operatori di data center sparsi in tutta Europa, che in totale controllano oltre 6,2 milioni di metri quadrati di immobili tecnici in 40 Paesi del territorio.

I data center stanno diventando sempre meno sostenibili

L’ultima edizione del report di BCS ha rilevato un aumento nell’utilizzo dei servizi offerti dai data center. Infatti, oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di aver registrato una crescita della domanda di data center, una richiesta spinta dall’adozione crescente dell’intelligenza artificiale, tecnologia che viene utilizzata regolarmente dal 65% dei rispondenti al sondaggio di BCS.

L’aumento dell’utilizzo dei data center è accompagnato da preoccupazioni riguardanti l’ambiente e l’utilizzo di risorse. Infatti, stando ai dati dell’International Energy Agency (IEA), durante il 2022 i data center hanno consumato in totale 460 TWh, e si stima che questo valore possa aumentare a 1000 TWh entro il 2026.

Inoltre, l’85% dei rispondenti ha sottolineato come la scarsa disponibilità di infrastrutture adeguate e risorse energetiche rappresenti un limite significativo all’implementazione su larga scala delle tecnologie di intelligenza artificiale.

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Il “do ut des” dell’intelligenza artificiale

C’è però un lato positivo. Nonostante le operazioni legate all’addestramento e inferenza dei modelli di intelligenza artificiale siano altamente energivore, l’AI stessa può darci una mano a ridurre i consumi energetici, in una sorta di ciclo continuo. Vedremo quindi nascere un nuovo tipo di data center: il data center AI.

AI Will Deliver Substantial Savings To Our Data Centre Operational Costs In The Next Five Years
L’intelligenza artificiale apporterà risparmi significativi ai costi operativi dei nostri data center nei prossimi cinque anni?

Infatti, il settore dei data center sta già utilizzando l’AI per ottenere significativi vantaggi operativi, tra cui una maggiore efficienza, riduzione dei costi e ottimizzazione dei servizi. A supporto di questa affermazione, stando ai risultati del sondaggio, ben un rispondente su dieci ha attribuito all’intelligenza artificiale un effetto positivo sull’efficienza operativa dei data center.

“La crescita esponenziale dell’AI pone una sfida per il settore dei data center”, ha dichiarato James Hart, CEO di BCS Consulting e redattore del report. “La domanda di strutture in grado di gestire le intense esigenze computazionali dell’AI è in aumento, con un conseguente notevole impatto sul consumo energetico e idrico. Si pensi poi ai numerosi data center che fanno ancora affidamento a fonti energetiche non rinnovabili, come nel caso delle reti di telecomunicazione. La capacità del mercato di fornire data center sostenibili ed efficienti sarà quindi cruciale per sbloccare il pieno potenziale dell’AI”.

È arrivata l’ora dei data center AI

Il report mette in evidenza come la stessa intelligenza artificiale possa giocare un ruolo chiave nella mitigazione del proprio impatto ambientale. Gli algoritmi di intelligenza artificiale, infatti, sono in grado di ottimizzare il consumo energetico, prevedere le esigenze di raffreddamento, gestire i carichi di lavoro in modo più efficiente e ridurre al minimo i tempi di inattività dei server.

Un’altra area che vale la pena esplorare è la manutenzione predittiva basata su intelligenza artificiale, che contribuisce a prevenire guasti e ridurre la necessità di raffreddamento, con un conseguente risparmio energetico.

“I data center AI sono fondamentali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma è imperativo affrontare con decisione il loro impatto ambientale”, conclude James Hart. “è necessario un approccio multiforme che comprenda una transizione strategica verso fonti di energia rinnovabile, tecnologie di raffreddamento innovative e l’implementazione dell’AI per massimizzare l’efficienza operativa. Dobbiamo garantire che la crescita dell’AI sia sostenibile e responsabile, trovando un equilibrio virtuoso tra progresso tecnologico e salvaguardia ambientale”.

Per maggiori informazioni e ulteriori approfondimenti sull’argomento, vi invitiamo a consultare il report completo disponibile sulla pagina web dedicata di BCS.

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