Le competenze sostenibili sono necessarie per non arrestare la transizione ecologica

La transizione ecologica non è più un’opzione, ed è necessario agire subito per sventare i nefasti effetti del cambiamento climatico, anche formando delle competenze sostenibili se necessario. Purtroppo, sembra che su quest’ultimo aspetto non tutte le aziende e organizzazioni mondiali siano concordi, e c’è ancora moltissimo lavoro da fare.

Questo è quanto emerge dal nuovo Green Skills Report 2024 di LinkedIn, pubblicato in occasione della COP29 a Baku. Il documento infatti evidenzia una grave problematica: il divario crescente tra la domanda di competenze green e l’offerta di lavoratori qualificati. Il rischio che la transizione ecologica venga rallentata è estremamente concreto, e si può fermare solamente formando e creando delle competenze sulla sostenibilità ambientale.

Formare competenze sostenibili per la transizione ecologica

Secondo il report, entro il 2030, quasi un posto di lavoro su cinque che richiede competenze green potrebbe rimanere vacante a causa della carenza di candidati qualificati. Questo divario potrebbe arrivare a uno su due entro il 2050.

La richiesta di competenze sostenibili per la transizione ecologica

Tra le competenze green, quella legata agli approvvigionamenti sostenibili ha registrato l’incremento più alto (+60,3%), seguita da finanza sostenibile e politiche ambientali. Tuttavia, il report evidenzia una transizione impari: solo una donna su dieci possiede competenze green, rispetto a quasi un uomo su cinque.

Inoltre, nonostante il 61% della Gen Z esprima interesse per le carriere sostenibili, solo un giovane su dieci potrebbe sviluppare queste competenze al ritmo attuale di formazione. E il dato è parecchio sconcertante, perché proprio i giovani dovranno essere il motore della futura transizione ecologica.

La situazione italiana

In Italia, solo il 17% dei professionisti possiede attualmente un titolo di lavoro green o competenze legate alla sostenibilità. Sebbene la domanda di queste figure sia cresciuta globalmente del 5.9% annuo dal 2021 al 2024, in Italia l’aumento è stato solo dello 0.12%. Nonostante ciò, nel 2024 l’8.27% delle offerte di lavoro su LinkedIn in Italia ha riguardato professioni green, superando il 7.5% globale.

I settori ove le competenze sostenibili sono più ricercate in Italia sono rappresentati principalmente dal settore agricolo, dei servizi e dell’edilizia. Tra le professioni, la figura del geologo è sempre più ricercata, seguita poi da quella del consulente ambientale e degli esperti di sicurezza in ambito di sostenibilità.

I consigli di LinkedIn

LinkedIn, al netto dei dati riportati dal suo Green Skills Report 2024, suggerisce tre possibili consigli per migliorare questo aspetto.

L’integrazione degli investimenti nella forza lavoro negli obiettivi climatici. Infatti, è doveroso che le politiche per il clima includano programmi di formazione per le competenze green e pensando esclusivamente alla riduzione delle emissioni.

Anche riconoscere il ruolo dei lavoratori è essenziale. Ciò sottolinea l’importanza di una forza lavoro preparata per raggiungere gli obiettivi climatici. Ciò contribuirà a stimolare la collaborazione tra i vari settori e a sottolineare l’importanza della formazione in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Infine, la Collaborazione con i centri per l’impiego e istituzioni educative diventa un obiettivo estremamente importante da perseguire. Tracciare l’offerta e la domanda di competenze green a livello locale consentirà di adeguare le politiche e di misurarne l’efficacia nel passaggio verso un futuro più green.

Le dichiarazioni di Marcello Albergoni

Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia, ha affermato: “Questi dati sono un campanello d’allarme, e non si può più perdere tempo. “Ogni singolo obiettivo climatico è a rischio se non abbiamo una forza lavoro preparata per realizzare il cambiamento di cui abbiamo urgentemente bisogno. I nostri dati mostrano che i decisori politici hanno il potere di plasmare la domanda e l’offerta di talenti green.”

Infine, Albergoni conclude dichiarando: “Nel momento in cui i governi finalizzano il prossimo decennio di impegni per il clima, devono prevedere investimenti dedicati a creare la forza lavoro qualificata per far fronte alla crisi climatica.”

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