L’adozione dell’Intelligenza Artificiale è una priorità strategica e di massima importanza per i manager. Ma non è l’unica, poiché anche le relazioni con le Big Tech, il Ruolo con i C-Level e i CIO sono altre priorità di alta importanza per i C-Level. Mentre per i CIO le priorità sono Data strategy e Data Governance, strategia digitale, scoring model di sostenibilità, dominio di applicazione dell’IA e progettualità.
Questo è quanto emerge dal documento finale di chiusura della Terza Edizione degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale. Esso è un think tank nato nel 2022 grazie alla Fondazione per la Sostenibilità Digitale. Oltre 150 leader delle più grandi aziende pubbliche e private italiane si sono si sono incontrati e confrontati su temi di grande attualità.
Le azioni dei Top Manager per l’adozione dell’Intelligenza Artificiale
Il programma dell’evento è stato ampio e vasto, tra l’esplorazione degli impatti della sostenibilità legati all’adozione dell’Intelligenza Artificiale. Ma anche altri temi e tavole rotonde a riguardo della definizione di strategie operative. Una delle novità che sono state introdotte quest’anno è il gruppo Balint, un metodo basato sui gruppi di confronto che incoraggia la riflessione condivisa.
L’adozione sostenibile dell’Intelligenza Artificiale da parte dei manager
Uno degli spazi più importanti nella discussione lo ha avuto il tema dell’adozione responsabile e sostenibile dell’Intelligenza Artificiale. L’AI è stata a lungo discussa dai Top Manager presenti alla Terza Edizione degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale.
Si è infatti parlato di come essa, se utilizzata in maniera etica, può diventare uno strumento in grado di dare benessere a tutta la società, di come possa sviluppare in maniera organica l’economia del paese, e soprattutto di come essa sia in grado di ridurre l’impatto ambientale.
L’obiettivo della discussione era anche quello di elaborare un documento complessivo riguardante la roadmap per l’adozione dell’Intelligenza Artificiale. Questo sarà poi il primo passo per l’adozione sostenibile e responsabile della tecnologia dell’AI all’interno delle aziende.
Le altre priorità strategiche dei Top Manager
Ma l’adozione dell’AI non è stato l’unico argomento di discussione alla Terza Edizione degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale. Direttori Informatici e manager C-Level hanno poi sollevato altre discussioni su altri temi importanti e considerati strategici.
Le priorità dei C-Level
I manager a più alta responsabilità manageriale hanno evidenziato come i rapporti tra gli stessi C-Level sia in cima alle loro priorità. Tutti i C- Level, infatti, dovrebbero collaborare per avere una visione differente dell’AI, favorendone quindi un approccio integrato e cooperativo. L’AI deve essere anche contenuto, non solamente tecnologia, viene detto.
Altre priorità strategiche per i C-Level sono il rapporto con le Big Tech e la strutturazione di relazioni strategiche con questi fornitori di tecnologie al fine di definire gli elementi significativi dell’AI. Inoltre, anche le policy per l’adozione dell’AI e le relazioni con le organizzazioni interne sono state giudicate come priorità da parte dei manager C-Level.
Gli obiettivi prioritari dei CIO
Per i Direttori Informatici o CIO, le priorità erano simili ma con un approccio differente rispetto a quelle dei C-Level. Infatti, hanno affrontato il tema dell’AI in un’ottica di sostenibilità, in modo da ripensare al meglio la struttura IT.
Le priorità strategiche per i Direttori Informatici sono state: la Data Strategy e la Data Governance (votata dalla quasi totalità dei CIO presenti alla Terza Edizione degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale), l’inserimento dell’Intelligenza Artificiale all’interno della Digital Strategy, la Sostenibilità digitale dei modelli dell’intelligenza artificiale e lo Scoring model di sostenibilità.
Le dichiarazioni di Stefano Epifani
Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, ha dichiarato: “Anche quest’anno incontrarsi per due giorni qui a Varignana ci ha consentito di condividere problemi, approcci e soluzioni, costruire strategie comuni, comprendere come a partire dalla trasformazione digitale si possa far bene alla propria azienda e al Paese.”
Infine, Epifani conclude: “Quest’anno abbiamo ampliato la community ad altri ambiti aziendali, perché siamo convinti che la trasformazione in atto richieda un approccio profondamente multidisciplinare e abbia impatti su tutta l’azienda: per questo motivo è importate creare momenti di confronto tra le diverse funzioni.”
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