Viviamo in piena epoca dell’AI generativa, e possedere le giuste competenze e skills per sfruttarla a dovere è un imperativo per le aziende. Il potenziale di questa tecnologia è molto elevato e può apportare numerosi contributi sul lavoro. Eppure, come tutte le nuove tecnologie, è necessario avere le competenze necessarie per estrapolare il massimo potenziale e vantaggio di questa tecnologia.
L’innovazione dell’AI generativa è così rapida e veloce, tanto che sta variando molto i settori industriali moderni, che il 40% delle aziende italiane non sa come potrà evolvere il proprio settore nei prossimi 3 anni. O ancora, per il 71% delle aziende italiane non vi sono ancora le skills necessarie per sfruttare al meglio l’AI generativa. Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dalla ricerca Dell Technologies Innovation Catalyst.
AI Generativa: la mancanza di skills secondo le aziende
Dell Technologies, con la sua ricerca Dell Technologies Innovation Catalyst, ha analizzato un campione significativo di aziende in 40 paesi del mondo. Questi risultati sono stati di recente presentati al Comolake 2024, la conferenza internazionale che al momento è in corso presso il Centro Internazionale Esposizione e Congressi di Villa Erba a Cernobbio.
Gli attuali problemi con l’AI Generativa
Mancanza di skills e digital divide
Come sopracitato, per il 71% delle aziende italiane prese a campione ancora non sono state create le competenze e le skills necessarie per sfruttare al meglio la tecnologia dell’AI generativa. Anche le mansioni proprie del futuro ancora mancano, e questo potrebbe essere un problema da qui al 2030.
Ci sono anche altri aspetti critici che le aziende considerano, tra questi il digital divide. Infatti, per il 66% delle aziende prese a campione dalla ricerca Dell Technologies Innovation Catalyst, l’AI Generativa non farà altro che aumentare questo gap digitale. Mentre per circa il 60% delle aziende prese in esame vi è una mancanza importante di risorse e di talento per mantenere il passo con questa rapida e progressiva innovazione tecnologica del proprio settore. Questo potrebbe portare a numerose problematiche in futuro.
I futuri rapporti con il lavoro
L’80% delle aziende invece ritiene che le normative destinate a regolamentare l’utilizzo dell’AI Generativa siano fondamentali, in modo che il rapporto con questa tecnologia sia perfettamente sano e non porti squilibri sul mondo lavorativo. Cosa che ritiene invece il 58% delle aziende prese in esame dalla ricerca Dell Technologies Innovation Catalyst, che ritiene che la concentrazione della tecnologia dell’AI generativa nelle mani di pochi soggetti sarà causa di gravi squilibri di mercato.
Comunque, a conti fatti, le aziende italiano hanno una sostanziale fiducia nei confronti della tecnologia dell’Intelligenza Artificiale. Per circa l’82% delle aziende intervistate nella ricerca Dell Technologies Innovation Catalyst la partnership tra uomo e macchina sarà ancora più stretta. Stessa percentuale per coloro che credono che la tecnologia non sostituirà l’uomo, bensì ne aumenteranno il potenziale e le capacità.
Le parole di Filippo Ligresti
“L’AI rappresenta un vero e proprio punto di svolta che sta già avendo un impatto significativo sulla competitività di una grossa fetta del tessuto imprenditoriale italiano, portando cambiamenti positivi, innovazione, migliorando l’esperienza del cliente e abilitando nuovi modi di lavorare”, ha dichiarato Filippo Ligresti, VP&MD di Dell Technologies Italia.
Ligresti aggiunge anche: “Con una tecnologia così dirompente, sarà ancora più cruciale il tema della formazione e del re-skilling a livello nazionale: dobbiamo lavorare di sistema affinché gli attuali lavoratori e i giovani talenti siano dotati degli strumenti e dei percorsi professionali giusti per continuare a fare la differenza in un mercato che, grazie alla tecnologia, nel futuro prossimo potrebbe evolversi di anno in anno a ritmi senza precedenti”.
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