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Sviluppare competenze e fare formazione sull’AI è fondamentale affinché vi sia un’innovazione consapevole

Nonostante sia una tecnologia rivoluzionaria, è sempre doveroso fare una giusta formazione sull’AI, in modo che l’innovazione sia consapevole, sia dei benefici sia dei rischi che questa nuova tecnologia può apportare all’essere umano. Ma non solo. Senza le adeguate competenze, l’interesse per l’AI rischia di scemare, perché non si riesce a produrre i risultati voluti.

Questo è ciò che ritiene Max Bulling, Director Sales Engineering di Econocom Italia, che ha redatto un lavoro proprio sull’importanza di sviluppare adeguate competenze e fare giusta formazione a riguardo della tecnologia dell’AI; in questo modo, l’innovazione può davvero definirsi consapevole.

Fare formazione sull’AI per un’innovazione consapevole

Secondo un rapporto Gartner, circa il 21% dei CEO ritiene l’AI una tecnologia strategica da qui ai prossimi 3 anni. Si prevede che la spesa per i software di AI generativa aumenterà fino al 35% del totale del software entro il 2027. Come sottolinea Bulling, ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale e senza precedenti, ben superiore rispetto alla prima Rivoluzione Industriale. E questo cambiamento tocca tutti i livelli delle organizzazioni, e coinvolge in maniera tangibile soprattutto le risorse umane.

La rivoluzione dell’AI sull’innovazione: la necessità di far formazione

I cittadini e i dipendenti devono però essere adeguatamente formati all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Da semplice bonus, nei prossimi anni sicuramente, come segnalato da Bulling, le aziende riterranno il saper utilizzare l’AI una competenza assolutamente di prim’ordine.

Molte domande di lavoro legate all’utilizzo dell’AI sono infatti aumentate, registrando un incremento di circa l’11%, almeno secondo il “Future of Work Report – AI at Work”, diffuso da LinkedIn lo scorso novembre.

Sempre secondo Gartner, per il 2028 l’AI Generativa sarà strettamente integrata nel mondo lavorativo, e saperla usare non sarà più solamente un plus. L’acquisizione di competenze specifiche per l’AI, come per esempio saper fornire i giusti prompt, sarà una priorità per le aziende.

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Ma non è tutto oro ciò che luccica. Oltre alle competenze, l’AI Generativa introduce anche ulteriori complessità. Infatti, esiste il grave rischio che i dipendenti impieghino molto tempo a cercare i giusti prompt. Ciò si aggiunge al fatto che dopo il responso dell’AI bisogni verificare la veridicità dei dati e correggere gli eventuali errori. Ciò può ovviamente vanificare i vantaggi dell’AI.

E non bisogna dimenticare la sfida più grande dell’AI, il dilemma che pone i maggiori quesiti etici. Ovvero, l’Intelligenza Artificiale necessita di un gran volume di dati per poter operare al massimo delle sue capacità, e ciò solleva delle questioni cruciali per quanto riguarda la privacy di tutti.

Come sottolinea ancora Max Bulling di Econocom, lo scenario è molto complesso e non di facile risoluzione. Ma, come continua nel suo lavoro, le soluzioni esistono, ma vanno implementate il prima possibile.

L’approccio di Econocom

Player come Econocom si dimostrano di vitale importanza per le organizzazioni. L’azienda infatti pone l’accento sul mettere le persone al centro, e ciò si traduce con il far sviluppare competenze ed expertise interne.

Un esempio di questo approccio è Copilot Kickstart, il servizio esclusivo di Econocom che offre un percorso strutturato e guidato verso un’adozione efficace dell’AI. Copilot Kickstart permette infatti di accelerare con l’adozione dell’AI e in particolar modo di Copilot per Microsoft 365. In questo modo, si sfrutta l’intelligenza artificiale per semplificare compiti complessi, ridurre errori umani e velocizzare i processi operativi.

Come sottolineato da Max Bulling, la formazione costante e continua è la chiave di volta per il successo delle aziende. Serve però anche un percorso specifico per far cambiare la mentalità delle persone nei confronti dell’Intelligenza Artificiale Generativa. Senza un programma di adoption e formazione, le persone, dopo un periodo iniziale di curiosità, smetteranno di utilizzare l’AI proprio per la frustrazione di non ottenere i risultati attesi.

E bisogna ricorda che la tecnologia è solamente uno strumento: solamente le conoscenze permettono di trarre il massimo dagli strumenti.

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