Il futuro dell’Italia nel settore della Space Economy

Sul lato della Space Economy l’Italia è sicuramente in miglioramento, ma ci sono ancora numerose sfide che deve affrontare. Il mercato è in crescita, e sono previsti numerosi altri investimenti. Eppure, ci sono ancora diverse sfide che limitano la flessibilità delle aziende. Ma risolvendole, si potrebbero dare lo slancio a un settore che sta crescendo a vista d’occhio.

Sfide e opportunità della Space Economy in Italia

A fare il punto della situazione ci pensa Lorenzo Feruglio, CEO e Co-founder di AIKO, durante la Giornata Nazionale dello Spazio. AIKO è una scaleup torinese che sviluppa software avanzati basati su Intelligenza Artificiale e automazione per applicazioni spaziali.

Lorenzo Feruglio ha dichiarato: “L’industria spaziale italiana sta attraversando un momento di grande fermento, alimentato da un crescente interesse per l’innovazione tecnologica e una forte spinta verso l’automazione e l’intelligenza artificiale. Nonostante le sfide legate ai lunghi tempi di ritorno sugli investimenti e alla competizione internazionale, l’Italia ha un’opportunità unica di consolidare il suo ruolo, soprattutto nell’ambito delle tecnologie spaziali avanzate. L’emergere di nuove fonti di finanziamento e la collaborazione tra pubblico e privato sono fondamentali per superare queste sfide e sfruttare il potenziale del settore.”

Il ruolo dell’AI nella Space Economy d’Italia

L’AI è destinata a giocare un ruolo fondamentale nel settore della Space Economy. Nel 2024, l’AI è già utilizzata per migliorare l’autonomia operativa dei satelliti e per la gestione dei dati spaziali, e il suo impatto continua a crescere. La gestione dei flussi di dati nelle missioni spaziali è una delle aree più complesse.

L’AI permette di ottimizzare la qualità dei dati, di ridurre i costi operativi e di migliorare l’efficienza. L’adozione dell’AI nelle costellazioni satellitari e nell’osservazione della Terra sta portando a un notevole miglioramento delle operazioni spaziali, grazie a una gestione più efficiente dei dati.

In aggiunta, il mercato dei servizi di osservazione della Terra è uno dei settori che sta riscuotendo un grande successo. Nel 2023, ha raggiunto un valore di 230 milioni di euro, segnando un incremento del 15% rispetto all’anno precedente.

L’integrazione dell’AI in questo ambito ha migliorato la capacità di analizzare enormi quantità di dati e ottimizzare la gestione delle risorse satellitari. Le costellazioni satellitari, che sono progettate per monitorare il nostro pianeta in tempo reale, sono in continua espansione.

Il difficile quadro normativo e la sfida del deorbiting

Un altro aspetto cruciale per il futuro della Space Economy italiana è la necessità di un quadro normativo chiaro e coerente a livello europeo, in particolare per quanto riguarda l’utilizzo commerciale dello spazio. La gestione dei detriti orbitali è una delle principali preoccupazioni per l’industria spaziale. La proliferazione di satelliti fuori uso e di detriti nello spazio infatti potrebbe compromettere la sicurezza delle future missioni. A tal proposito, il deorbiting, ossia la tecnologia per la rimozione sicura dei satelliti fuori uso, è una delle aree emergenti che può contribuire a mantenere il nostro spazio orbitale pulito e sicuro.

Inoltre, la proprietà intellettuale delle risorse extraterrestri è un altro tema poco regolamentato che potrebbe rallentare gli investimenti. L’assenza di norme chiare in questo ambito potrebbe limitare l’innovazione e le iniziative imprenditoriali. Ciò rallenterebbe la crescita dell’industria spaziale, in particolare per paesi come l’Italia che puntano a entrare nei mercati globali.

A riguardo, Lorenzo Feruglio, CEO e Co-founder di AIKO, ha dichiarato: “Nonostante queste sfide, vi sono segnali positivi di progresso. In questo, noi di AIKO ci stiamo muovendo in prima linea, facendoci promotori di un maggiore coordinamento regolatorio a livello europeo, partecipando attivamente a iniziative come il programma Zero Debris e i NewSpace Advisory Board dell’ESA. Questi sforzi mirano a creare un ecosistema spaziale più strutturato e sicuro, incentivando al contempo politiche che possano sostenere l’innovazione e l’espansione del settore spaziale europeo.”

Cosa ci si aspetta dal futuro?

In conclusione, l’Italia si trova a un punto di svolta nella Space Economy. Il paese vanta competenze tecnologiche avanzate, ma deve affrontare sfide significative legate alla dipendenza da fondi pubblici e a una concorrenza sempre più forte sui mercati internazionali. L’Italia ha il potenziale per diventare un leader nella Space Economy, partecipando attivamente alle missioni lunari e sfruttando le nuove opportunità offerte dall’innovazione spaziale.

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