Huawei è una di quelle aziende che spaziano in tutti i settori del mercato e che influenzano, direttamente e indirettamente, quasi tutti gli aspetti della nostra vita professionale. Huawei Connect è l’evento annuale in cui il colosso cinese presenta le sue novità; nell’edizione 2024, che si è da poco tenuta a Parigi, si è parlato molto di trasformazione digitale in Europa, con una forte attenzione verso l’energia e la sostenibilità.
È strano, anche se non fuori luogo, sentir parlare ancora di trasformazione digitale. Non perché non sia importante, ma perché ormai si tratta di un processo in atto su molti livelli e che diamo sostanzialmente per scontato. Per una multinazionale come Huawei, che si propone sul mercato non con un singolo prodotto ma con un intero ecosistema che spazia dal dispositivo personale all’infrastruttura di un intero campus, il discorso cambia. Cambia perché il tema diventa quello di permettere ai propri clienti di completare il loro percorso di trasformazione digitale, rimanendo sui binari che puntano in direzione Net Zero.
La presenza in Europa
Per Huawei, la presenza in Europa significa lavorare sulla trasformazione digitale e green delle industrie sue clienti. Questo avviene con un particolare interesse nelle aree del turismo, dell’educazione e della sanità, dove Huawei può contribuire con le sue tecnologie di punta a livello enterprise: cloud, connettività e storage.
Combiniamo le nostre competenze in settori come networking, cloud, storage ed energia, innovando senza sosta per fornire sempre più valore ai nostri clienti. Come sempre, Huawei è in Europa, per l’Europa. Non vediamo l’ora di collaborare a stretto contatto con clienti e partner sul territorio per un futuro più sostenibile.
— Ken Hu, Chairman di Huawei
Dopo il discorso di apertura di Ken Hu, attuale Chairman di Huawei, per rafforzare l’idea sono saliti sul palco Pascal Terrien e Cillian O’Donoghue. Il primo è Chief Standardization Officer di EDF Group, nonché membro del comitato di standardizzazione dell’IEC (International Electrotechnical Commission); il secondo è Policy Director di Eurelectric.
Terrien si è concentrato principalmente sui benefici che la produzione di energia pulita può avere sul tessuto comunitario. Non solo per il clima, ma anche per il passaggio verso l’industria 5.0. In particolare, un ruolo strategico è ricoperto dagli standard europei per la qualità della produzione energetica. O’Donoghue, invece, in qualità di rappresentante di Eurelectric, ha puntato il dito su aspetti più pratici relativi alla gestione dell’energia in Europa. Purtroppo, i numeri non sono ancora dalla nostra parte, e il manager fa notare che, nonostante le grandi potenzialità del nostro continente, la situazione a livello di adozione risulta stagnante, anche se i tre quarti della produzione energetica sono già decarbonizzati.
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Secondo Eurelectric, ciò di cui l’Europa ha bisogno è un sistema più flessibile, in grado di far fronte ai costi di gestione delle congestioni energetiche. Inoltre, è necessario lavorare sui sistemi di immagazzinamento energetico: in Europa dobbiamo costruire e utilizzare batterie migliori. Infine, sarà indispensabile raddoppiare gli investimenti nella rete di distribuzione nel prossimo decennio, proprio per favorire la transizione energetica.
Il supporto sul territorio
La visione di Huawei per l’Europa, presentata a Connect 2024, non si ferma alle aziende, ma abbraccia anche la formazione sul territorio e le iniziative di inclusione digitale attraverso il programma TECH4ALL
Stiamo inoltre lavorando per una sostenibilità a lungo termine del settore industriale con la nostra iniziativa per l’inclusione digitale chiamata TECH4ALL. Attraverso collaborazioni con università e ONG in tutta Europa, abbiamo fornito nuove competenze digitali a oltre 80.000 persone.
— Ken Hu, Chairman di Huawei
Il programma TECH4ALL di Huawei mira a sostenere quelle realtà sul territorio che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita della popolazione attraverso la tecnologia. Questo include progetti di scolarizzazione per l’inclusione digitale di bambini e adulti, soprattutto nelle aree in cui la connettività è scarsa o assente. Comprende anche iniziative di promozione e conservazione del territorio, come le infrastrutture per la prevenzione degli incendi nelle aree boschive a rischio.
Le innovazioni presentate a Huawei Connect 2024
Per chiudere il cerchio e aggiornarci sulla tecnologia che Huawei mette in campo per partecipare alla trasformazione digitale sostenibile in Europa, interviene Michael Ma, Corporate VP e President of ICT Product Portfolio Management & Solutions di Huawei.
Ma parla subito di una forte spinta per lo sviluppo dell’Europa, favorita dall’uso dell’intelligenza artificiale in molti settori per un uso ottimizzato delle risorse e dell’energia. Questa trasformazione, che sta avvenendo per passi successivi, necessita però di potenziare una serie di tecnologie funzionali all’AI. In particolare, lo storage per accumulare dati che crescono in maniera esponenziale, le tecnologie alla base stessa dell’AI, che devono diventare sempre più raffinate, e la connettività necessaria per legare tutto insieme. Tutto questo, ovviamente, deve essere articolato in una pianificazione di lungo periodo.
Nel suo portfolio prodotti, Huawei ha molto da offrire su tutti questi fronti.
Nuove generazioni di connettività e storage
Per quanto riguarda la connettività, possiamo usufruire di una copertura a 10 Gbps per interi campus e stabilimenti grazie a CloudCampus.
L’accesso ai dati viene garantito con una CDN che si articola su tre livelli e offre forte una ridondanza sia a livello di apparato di rete, che di singolo dispositivo e di collegamento punto-punto. Con questa architettura, grazie anche alla soluzione DCI (ultra-high-speed Data Center Interconnect), è possibile garantire una commutazione in caso di fault in un arco temporale di millisecondi, anche tra data center diversi. Il Disaster Recovery, potrebbe quindi potenzialmente divenire molto simile allo switchover di un cluster.
Sempre parlando di accesso ai dati, per quanto riguarda lo storage, l’offerta si divide in tre linee. Tre che però concorrono a un sistema di memorizzazione unificato. Di queste tre linee, OceanStor Dorado si specializza nelle prestazioni, OceanStor Pacific nella densità di memorizzazione e OceanProtect in un backup efficiente e nella protezione dal ransomware. Rispetto alla generazione precedente, le nuove versioni migliorano le prestazioni di riferimento rispettivamente di 4 volte (Dorado), 8 volte (Pacific) e 3 volte (OceanProtect). Il tutto, infine, dichiarando un consumo energetico minore rispetto ai vecchi prodotti.
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