In un mondo sempre più digitale, anche i punti di vendita tradizionali stanno cambiando faccia, diventando essi stessi centri di digital commerce orientati al paradigma BOPIS (Buy Online, Pick Up in Store). Qui, spesso, l’evasione degli ordini presenta il problema della scarsa accuratezza delle scorte nei centri retail, che però potrebbe essere risolvibile tramite una tecnologia ormai comprovata: l’RFID. Ce ne parlano Amy Tennent, Senior Director Product Management di Manhattan Associates, e Brent Brown, Vice Presidente e General Manager, Advanced Location Technologies di Zebra Technologies.
Il dilemma dell’accuratezza delle scorte
Secondo i dati raccolti dal Wall Street Journal, lo scorso anno quasi il 42% degli ordini online ha coinvolto negozi fisici, sia come centri di fulfillment che come punti di ritiro/restituzione in negozio. Questa evoluzione digitale è guidata sia dalla richiesta dei consumatori di consegne rapide e gratuite, sia da opzioni di evasione omnicanale come il già citato BOPIS, curbside delivery e ship-from-store.
Nonostante il maggiore coinvolgimento dei negozi nel mondo del digital commerce vada a beneficiare i retailer, che possono sfruttare al meglio il loro stock disponibile, ciò comporta anche una maggiore attenzione verso l’accuratezza delle scorte. Questo è un problema diffuso nei punti di vendita tradizionali, che tendenzialmente registrano un’accuratezza di stock intorno al 60-70%.
Come mai è importante per un negozio avere un’accuratezza delle scorte? Per due principali motivi: il primo è il poter presentare con certezza un maggior numero di articoli nei loro canali digitali, con conseguente aumento delle vendite e della soddisfazione dei clienti; il secondo è evitare la riduzione degli ordini dei clienti e i conseguenti ritardi, l’aumento dei costi di evasione e la diminuzione delle vendite.
Niente panico, arriva l’RFID a darci manforte
Fortunatamente, la tecnologia giunge in soccorso dei punti retail fisici con la comprovata identificazione a radiofrequenza (RFID). Si tratta di una tecnologia in grado di migliorare notevolmente l’accuratezza dello stock in-store, in quanto è in grado di tracciare automaticamente ogni unità dall’ingresso all’uscita, di eseguire conteggi in tempi ridotti, di aiutare gli operatori a localizzare articoli difficili da individuare, e di fornire ai punti vendita la precisione di cui hanno bisogno per gestire con tranquillità gli ordini online.
Ma lasciamo che siano gli esempi a parlare. Molti clienti di Manhattan Associates, in seguito all’implementazione di sistemi RFID, hanno visto notevoli riduzioni nei tempi di conteggio settimanali delle scorte (ora circa 30-40 minuti), e un miglioramento dell’accuratezza dello stock dal 60% al 98%.
“Attualmente, Manhattan Associates propone soluzioni per i punti vendita esclusive e integrate che supportano in modo diretto l’RFID, applicando questa tecnologia per migliorare la gestione dello stock, l’evasione degli ordini online e il servizio clienti prima, durante e dopo la vendita” ha dichiarato Brent Brown. “Tutti questi vantaggi derivanti da un’unica applicazione riducono la ridondanza dei dati, le difficoltà di integrazione, le latenze e molto altro ancora”.
La tecnologia RFID è anche un’alleata per le transazioni
La tecnologia RFID non permette solo di aumentare l’accuratezza delle scorte, ma anche di accelerare i tempi delle transazioni e ridurre i requisiti di manodopera. Infatti, grazie all’RFID, gli operatori del punto vendita possono passare una serie di prodotti su un lettore RFID e rilevare immediatamente ogni articolo. Con ciò si ottiene un‘esperienza migliore e più comoda per il consumatore, mentre i retailer registrano una riduzione delle perdite di fatturato dovute alle lunghe file alle casse.
Insomma, nonostante non si tratti di una tecnologia nuova, l’RFID si dimostra ancora uno strumento valido, che potrebbe diventare il fattore chiave per i retailer che desiderano aumentare l’efficienza dei loro negozi fisici e coinvolgere i dipendenti e i consumatori in un modo che corrisponda alle loro aspettative.
Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare i siti web ufficiali di Manhattan Associates e Zebra Technologies.
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